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Maglieria con filati recuperati da scarti tessili
Lo fo io produce accessori invernali in maglieria quali cappelli, sciarpe, guanti, stole e ponci con filati recuperati da scarti tessili. Nasce dalla tradizione familiare nel tessile pratese come ramo aziendale dell’impresa di famiglia che si occupava solamente delle prime fasi della filiera produttiva. Dopo la chiusura dell’azienda, i macchinari sono stati rilevati e adesso Lo fo io si occupia di ogni fase: produzione, assemblaggio, lavaggio e stiro.
L’interattività del distretto pratese e le collaborazioni tra piccole realtà artigiane, sono un elemento fondamentale per Lo fo io, che da qualche anno collabora con i celebri cenciaioli pratesi, ovvero artigiani che riciclano scarti tessili dal 1850.
I prodotti hanno forme classiche unite alla freschezza di colori e materiali. Due prodotti in particolare si differenziano da tutti gli altri: il Ganzo e lo Sciarpello. I canali di vendita passano dei prodotti da quelli convenzionali, come rivenditori, piattaforma online e fiere, al non convenzionale, ovvero il teatro. Lo fo io, infatti, porta in tournée diversi spettacoli spettacoli, tra cui "Genesi del Rigenero", monologo di indole comica che racconta il riciclo degli scarti tessili a Prato.
Il contributo di Lo fo io nella filiera è duplice: acquista il filato rigenerato che poi mette in produzione e aiutia i cenciaioli nella fase di privazione di cerniere, bottoni ed etichette dagli abiti usati per prepararli al ciclo di rigenerazione.
I prodotti sono ricavati da filati riciclati da scarti tessili e l’intera filiera è interna alla realtà. Un prodotto particolare è Ganzo, uno scaldacollo senza cuciture fatto da appositi macchinari circolari che oltre alla sua funzione da scaldacollo può esser usato come cappello. Molto colorato e decorato, è composto di filati rigenerati di cotone, lana e cashmere.
L’organizzazione è estremamente piccola. Lo fo io porta avanti la sua attività facendo attenzione alla prevenzione degli sprechi, alla cura dei consumi e al rispetto dell’ambiente nelle scelte quotidiane: mobilità in bicicletta, valorizzazione di macchinari datati, raccolta differenziata. Nel caso di errori di produzione, i capi sbagliati o fallati vengono disfatti o rammendati per sistemare il difetto, per cercare di non trasformarli in rifiuti, che per quanto riguarda il materiale tessile dell’azienda sono vicini allo zero.
Lo fo io ha etica un del lavoro che antepone il tempo per la persona al fatturato, alla produzione e alle ore lavorative.
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