Una startup tedesca impegnata nella produzione circolare della carta, un portale online realizzato da innovatori francesi per la vendita e l’acquisto di abiti pregiati di seconda mano, una compagnia romena che sviluppa hardware e software per la riduzione dello spreco alimentare nelle cucine professionali. Sono soltanto alcuni dei progetti finanziati da JICE, l’iniziativa congiunta sull’economia circolare avviata nel 2019 da Cassa Depositi e Prestiti, dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e da istituti bancari spagnoli, francesi, romeni, tedeschi e polacchi.
Un programma di investimenti da dieci miliardi di euro
Tra il 2019 e il 2023 questa intesa tra realtà europee si è posta l’obiettivo di mettere in campo 10 miliardi di euro di investimenti per soluzioni innovative, verdi e sostenibili. Nel primo anno di attività i finanziamenti concessi alle aziende e a nuove startup ammontano a 2,7 miliardi di euro. Agricoltura, processi produttivi, mobilità, trasporto urbano, gestione idrica e dei rifiuti: sono tanti e differenti i settori dei progetti finanziati in questa prima fase di iniziativa congiunta.
“L’iniziativa congiunta sull’economia circolare – si legge nella nota sul progetto JICE – persegue la propria missione attraverso finanziamenti e investimenti nel capitale di rischio delle imprese, al fine di favorire lo sviluppo di strutture finanziarie innovative per la costruzione di infrastrutture, la crescita delle aziende e la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione”.
Sostenere la transizione verso la circolarità
“Nel 2019, il Gruppo CDP ha rafforzato il proprio supporto alle pubbliche amministrazioni, alle comunità locali e alle imprese, al fine di promuovere la transizione verso un modello di circolarità. I progetti realizzati nell’ambito dell’iniziativa per l’economia circolare dimostrano la validità della partnership realizzata con la BEI e con gli altri primari Istituti Nazionali di Promozione europei, con la finalità di favorire il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Uniti” ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti.
Parole in sintonia con quelle di Werner Hoye, il presidente della Banca Europea per gli Investimenti europei che considera questo programma “un esempio tangibile di come si possa creare valore aumentando il coordinamento i soggetti coinvolti nell’impegno per un’economia circolare. Le più grandi istituzioni finanziarie pubbliche europee ora hanno una definizione comune di circolarità, condividono le migliori pratiche e possono far decollare più facilmente i progetti di economia circolare. Siamo orgogliosi di questa collaborazione che riflette l’ambizione condivisa di raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi“.
Il recupero del Palazzo delle Finanze a Scandicci
Tra i primi progetti finanziati c’è anche il restauro del Palazzo delle Finanze di Scandicci (Firenze). Un intervento di recupero di un complesso edilizio costruito negli anni ’90 e lasciato in balìa dell’abbandono per decenni. Con il contributo dell’iniziativa congiunta sull’economia circolare, i 28.700 metri cubi del Palazzo delle Finanze diventeranno l’Atelier Maroquinerie Yves Saint Laurent, il noto brand di abbigliamento e pelletteria francese. Un esempio di valorizzazione delle architetture esistenti e una dimostrazione di come sia possibile riqualificare grandi edifici inutilizzati.
Nei prossimi mesi l’iniziativa JICE continuerà il suo programma con la selezione di nuovi progetti e – continua la nota stampa – “si impegnerà sempre più in attività di promozione della conoscenza dell’economia circolare nel panorama economico e finanziario europeo”.
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