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lunedì, Dicembre 9, 2024

Il mondo italiano delle plastiche biodegradabili e compostabili spiegato coi numeri

Quanti sono i prodotti in plastiche biodegradabili e compostabili prodotti in Italia? Quante imprese li producono? In quali Regioni si trovano? Vi raccontiamo il mondo delle bioplastiche coi numeri

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Redazione EconomiaCircolare.com

Il 7° rapporto annuale di Assobioplastiche (Associazione italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili), presentato l’11 giugno scorso, è un viaggio nel mondo delle bioplastiche italiane.

Facciamolo anche noi seguendo la pista dei numeri più importanti:

 

9,7%               L’aumento di fatturato tra il 2020 (815 mln €) e il 2019. Nel 2012 il fatturato valeva poco meno di 370 milioni di euro. Il tasso di crescita media annua tra il 2012 e il 2020 è stato superiore al 10%;

110.700          Le tonnellate di manufatti compostabili prodotti in Italia nel 2020. Valore cresciuto del 9,6% rispetto all’anno prima;

2.775              Gli addetti dedicati della filiera (+4,8% sul 2019). Si tratta del numero di persone che nelle aziende del comparto si occupano direttamente dei prodotti che entrano nella filiera delle plastiche compostabili. Numero più che raddoppiato rispetto al 2012, quando erano 1.280 unità;

278                 Le aziende della filiera (+ 1,1% rispetto al 2019). Si tratta di produttori di chimica e intermedi di base (4), produttori e distributori di granuli (21), operatori di prima trasformazione (193), operatori di seconda trasformazione (60). Nel 2012 gli operatori della filiera erano 143. La regione con il maggior numero di imprese è la Lombardia, che vede la presenza di oltre 45 aziende che occupano poco meno di 280 addetti dedicati, seguita da Veneto (29 aziende, 270 addetti), Campania (18 aziende, 255 addetti), Emilia Romagna, Puglia e Piemonte.

Leggi anche: “La direttiva Sup considera il mare una discarica”. Le ragioni di Marco Versari, Assobioplastiche

5%                  La crescita nella produzione dei film per agricoltura (bioteli per pacciamatura) nell’ultimo anno. Crescita che riflette la sempre maggiore attenzione del mondo agricolo, specialmente quello biologico, per soluzioni a basso impatto. Anche l’Europa, per l’agricoltura biologica, si sta muovendo in direzione della riduzione dell’utilizzo dei teli in plastica tradizionale: il 23 marzo scorso la Commissione Europea ha rilasciato un Action Plan che riconosce il ruolo dei materiali biodegradabili e compostabili e bio-based come strumento di potenziale riduzione degli impatti e predispone la definizione dei criteri e dei principi d’uso di tali materiali;

20%                L’aumento nella produzione di film per imballaggio (alimentare e non);

116%               La crescita, tra il 2019 e il 2020, dei volumi di articoli monouso compostabili.

Leggi anche: Il riciclo della plastica in Italia spiegato coi numeri

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