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sabato, Novembre 30, 2024

Premio Nuovo Bauhaus europeo, tutti i riconoscimenti. Ma a vincere è la voglia di circolarità

Rigenerazione urbana, relazioni sociali, natura, sostenibilità e circolarità, innovazione: ecco i protagonisti della cerimonia di premiazione dei New European Bauhaus Prizes

Andrea Martire
Andrea Martire
Laureato in Scienze Politiche, ha avuto una lunga collaborazione con "Il Caffè Geopolitico", testata di settore. Lo spinge uno spiccato interesse per lo studio del territorio urbano di Roma est, in cui vive e a cui ha dedicato 4 libri tra il 2017 e il 2022. Impiegato nell'associazionismo sindacale agricolo, ha esordito con un saggio ad Expo Milano nel 2015. È presidente di un'associazione che cerca di valorizzare quello che altri chiamano "periferia"

Tanta economia circolare e anche un po’ d’Italia tra i vincitori del Premio Nuovo Bauhaus europeo 2023, giunto ormai alla terza edizione. Proclamati a fine giugno nella cornice istituzionale di Bruxelles, i 15 vincitori riceveranno un premio monetario fino a 30.000 EUR e un pacchetto di comunicazione per aiutarli a sviluppare e promuovere ulteriormente i loro progetti e concetti.

I premiati

Tra i primi 5, appartenenti alla categoriaCampioni del nuovo Bauhaus europeo”, ha ottenuto il premio del pubblico il progetto “il Giardino della comunità” di Podgorica (Montenegro), una superficie di 10.000 metri quadrati che si basa sui principi del giardinaggio tradizionale, che mira a rispettare la natura, la diversità e la produzione organica ed è concepito come un intreccio di una “foresta” di alberi da frutto e produzione di verdure di stagione. Il raccolto viene distribuito alle famiglie svantaggiate attraverso le organizzazioni umanitarie locali, e ai volontari dell’orto.

Gli altri premiati sono Ripple (Irlanda), per la categoria “Collegamento con la natura”; si tratta di borgo urbano trasformato in spazi rigenerati e resilienti per via del fatto che la comunità residente ha accettato la sfida di costruire il Paradise Garden, parco con materiali vegetali e riuso delle acque piovane; il “Sacromonte Caves Museum” (Spagna), in cui sono state ricreate 10 grotte con ambientazione risalente a 100 anni fa con focus sulle origini del flamenco (siamo a Granada) e ricostruzione della vita risalente ad allora; Aalborg est (Danimarca), sobborgo da isolato ad inclusivo, ovvero come un luogo malfamato fino a qualche tempo fa sia oggi delizioso, grazie all’uso delle luci ed alla riorganizzazione degli spazi pubblici diventando un modello di co-creazione grazie al coinvolgimento della cittadinanza. Tra i premiati anche il progetto Tova (internazionale), nella categoria “Plasmare un ecosistema industriale circolare e sostenere il concetto del ciclo di vita”, si tratta di un piccolo edificio nato con l’utilizzo della terra stampato poi in 3D capace di costituire il centro di un micro-ecosistema.

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New European Bauhaus Prizes, concorso estremamente vitale

Ma di cosa parliamo? La Commissione europea ha varato l’iniziativa nel 2020, con l’intento di riunire le comunità e stabilire un collegamento tra il Green Deal europeo e la vita e gli spazi abitativi quotidiani.  L’iniziativa invita tutti gli europei a immaginare e costruire insieme un futuro sostenibile e inclusivo, gradevole per gli occhi, la mente e l’anima. Creando ponti tra diversi contesti di provenienza, adottando un approccio interdisciplinare e fondandosi sulla partecipazione a tutti i livelli, il nuovo Bauhaus europeo è d’ispirazione per un movimento volto a favorire e guidare la circolarità e la conseguente trasformazione delle nostre società secondo tre valori inscindibili:

  • sostenibilità, dagli obiettivi climatici alla circolarità, all’inquinamento zero e alla biodiversità;
  • inclusione, valorizzando la diversità e garantendo l’accessibilità, anche economica;
  • estetica e qualità dell’esperienza per le persone, attraverso la progettazione, le emozioni positive e i benefici in ambito culturale.

Si va, dunque, verso la stimolazione di un nuovo paradigma sociale che faccia da collante tra la vita pratica, quotidiana, degli europei ed i progetti ambiziosi dalla valenza socio ambientale.

Come sono andate le prime due edizioni? Le comunità locali sono state in grado di creare legami tra loro, trovando soluzioni creative tendenti a migliorare la qualità della vita con la nascita di benefici diffusi.

Come si colloca il nostro Paese?

Un po’ d’Italia, invece, nella categoria “Stelle nascenti del nuovo Bauhaus europeo”, riservato agli under 30. Assieme ai francesi di Roofscapes (start up che riusa i terrazzi cittadini per farne nuovi spazi verdi ecosostenibili) e di “Factory Factory Shop”, in cui i lavoratori del tessile e gli artigiani di Roubaix fanno diventare un negozio da luogo in cui si compra a luogo in cui si crea, ai lituani di “Biblioteca della Natura” per la categoria “Riconoscere un senso di appartenenza”, ai danesi di “Saga — un viaggio curativo attraverso il gioco”, progettazione di un playground accessibile a bambini e genitori che utilizzano sedie a rotelle oppure no, per creare un ambiente di gioco unico in cui le differenze vengano sostanzialmente annullate, hanno trionfato (e vinto il premio di 15.000 euro) i materani di “Noi Giardino Comunitario Ortadini”, nella categoria “Riconnessione alla natura”: si tratta di un’associazione che fa placemaking, orticoltura e rigenerazione urbana, coniugando l’inclusione con l’agricoltura sostenibile.

I vincitori di “Campioni dell’istruzione del nuovo Bauhaus europeo“, invece, ricevono un premio monetario di 30.000 euro per iniziative di apprendimento e istruzione. Si tratta di Klimaatspeelplaats (Belgio), ricostruzione di un ambiente di gioco legato al paesaggio con architetti, insegnanti e specialisti dell’outdoor per contrastare la cattiva qualità dell’aria attraverso la piantumazione di alberi e arbusti; l’Università galleggiante di Berlino (Germania), architettura sperimentale per esplorare il futuro dell’educazione all’architettura; Scienza nelle comunità migranti (internazionale), incontro tra scienziati locali e comunità di migranti svantaggiati che si confrontano su temi scientifici di rilevanza continentale per favorire processi di definizione del lavoro tra comunità; Danube Design Lab Ruse (Bulgaria), al fine di incoraggiare gli studenti svantaggiati a creare spazi pubblici  sostenibili lungo le rive del Danubio a Ruse; ed infine Land &Hand (Paesi Bassi), collettivo di artisti, designers e ricercatori che collaborano con artigiani, imprenditori e policy makers alla ricerca dei giusti modi di plasmare i servizi ed usare i materiali.

Ma c’è spazio per altre due realtà nazionali, nella categoria IUE – vincitori di European Urban Initiative – azioni innovative; si tratta di S4T di Rovereto (Tn) sul tema “Preservare e trasformare il patrimonio culturale“; la Stazione di Rovereto si trasformerà in luogo di comunità e sviluppo in chiave di sostenibilità e We-Z (Municipio III di Roma — Montesacro); recupero di verde e aree pubbliche attualmente inutilizzate attraverso la realizzazione di nuovi spazi da restituire ai cittadini, oltre alla valorizzazione del polo archeologico della Villa di Faonte.

Non sfugge, dunque, l’importanza di questa particolare competizione, in termini sociali soprattutto. Appuntamento al prossimo aprile ma occorre affrettarsi, il bando scade a settembre!

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