Mediterranea
- Non profit
- Prodotto circolare
- B2C
PRODOTTI DI DESIGN TRA INCLUSIONE E CIRCOLARITÀ
Mediterranea è nata all’inizio del 2018 grazie alla sinergia tra la Famiglia Vincenziana, la Cooperativa Sociale Medihospes, l’associazione no profit Linaria e Margherita Grasselli. Principale obiettivo di Mediterranea, diventata associazione culturale nel gennaio 2019, è la riqualificazione delle competenze professionali di un gruppo di beneficiari SPRAR, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria, regolarmente soggiornanti a Roma, che si intende sostenere al fine dell’inserimento nel tessuto sociale e lavorativo capitolino.
Tutto il percorso consiste anche nella riqualificazione e la valorizzazione dei terreni incolti di proprietà della Congregazione della Missione (circa due ettari di terra) in Via della Nocetta 191 a Roma, dove si è creato un vivaio specializzato in piante del bacino del Mediterraneo, un orto, un giardino delle erbe aromatiche e una produzione di oggetti di design per esterno.
Tutte le piante che si coltivano in vivaio sono parte, per usi e tradizioni, paesaggi, storie, tecniche e saperi, di una cultura antica e comune a tutti i popoli che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Una scelta botanica ben precisa e definita che rende Mediterranea un progetto non solo di inclusione e di integrazione, ma anche un progetto culturale. Grazie a questa scelta, Mediterranea vuole contribuire a ridurre lo spreco di acqua e la manutenzione, diffondendo quindi giardini urbani sostenibili per sottolinearne anche il valore educativo, e non solo estetico.
Mediterranea, grazie alla produzione di oggetti di design, vuole promuovere e stimolare la creatività di tutto il gruppo di lavoro, raccogliere ed elaborare materiali poveri, di scarto o avanzi della produzione industriale, con cui sviluppare prodotti unici dedicati prevalentemente all’outdoor. Con un team multiculturale di apprendisti designer e artigiani si creano oggetti semplici e funzionali. La metodologia è learning by doing per creare e avviare una formazione sperimentale, interdisciplinare e multiculturale, anche in collaborazione con designer, artisti, grafici, architetti e paesaggisti.
Coabitazione di tradizioni diverse, di contaminazioni positive, di storie, Mediterranea è diventato in pochi mesi un luogo “di intraprendenza”, di cura, formazione e sviluppo di risorse e reti del territorio.
Meditteranea crea arredo e giochi per bambini (frutto della progettazione e della collaborazione di playground realizzati in Centri di Accoglienza o case famiglia), tavoli, tavolini, vasi, sedie e panche, librerie, hotel per insetti, orti verticali e pedane in legno, tutti oggetti ibridi, dall’uso flessibile, costruiti con materiale di scarto, come per tutto il resto della piccola produzione.
Plastica, legno, vetro, ferro, compongono un mix eterogeneo di materiali organici e inorganici reperiti direttamente nel parco (gli scarti delle potature), regalati (casse di legno) o trovati (confezioni di plastica e vetro) che vengono smontati, trasformati, assemblati anche in funzione delle diverse caratteristiche materiche, creando inattesi accostamenti e oggetti sempre diversi, resilienti e sostenibili.
Mediterranea adotta sempre modalità, tecniche e competenze per attuare almeno quattro dei principi di economia circolare, per quanto riguarda le tre attività principali, orto, vivaio e design:
Ecoprogettazione, progettare i prodotti pensando fin da subito al loro impiego a fine vita, quindi con caratteristiche che ne permetteranno lo smontaggio o la ristrutturazione;
Modularità e versatilità, dare priorità alla modularità, versatilità e adattabilità del prodotto affinché il suo uso si possa adattare al cambiamento delle condizioni esterne;
Approccio ecosistemico, pensare in maniera olistica, avendo attenzione all’intero sistema e considerando le relazioni causa-effetto tra le diverse componenti;
Recupero dei materiali, favorire la sostituzione delle materie prime vergini con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero che ne conservino le qualità.
Fin dall’inizio, Mediterranea centra i suoi obiettivi di inclusione e integrazione sociale di un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati residenti a Roma, generando strategie partecipative con laboratori di formazione, con il contributo di amici giardinieri, ortolani, artisti, grafici, stilisti, architetti, designer e grazie al sostegno e a collaborazioni con associazioni, enti e università, tra le quali il vivaio di Cascina Bollate, l’istituto Gustolab International Food System and Sustainability, la Washington University, l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie di Roma (AANT). Insieme si vogliono sviluppare le capacità e le risorse straordinarie del gruppo di migranti coinvolti in tutte le fasi del lavoro e che provengono dall’Africa Subsahariana al Medio Oriente.
Il design e i manufatti artigianali realizzati da Mediterranea sono nello stesso tempo strumento di riflessione sociale e ambientale, legati alla cultura del riciclo e del riuso, allo sviluppo di un’economia virtuosa e circolare.
Per quanto riguarda le politiche ambientali, Mediterranea produce e coltiva in vivaio piante a clima mediterraneo con le quali si propongono giardini che necessitano di minore manutenzione e meno spreco di acqua rispetto al giardino tradizionale urbano. L'orto è biologico al 100% e vuole diffondere non solo l'agricoltura in città a km 0, ma di buona qualità e con diverse varietà.