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giovedì, Gennaio 23, 2025

Iscrizioni aperte per la III edizione del corso di Green Marketing 

Sono aperte le iscrizioni per la terza edizione del corso di Green Marketing e Comunicazione della sostenibilità, organizzato da EconomiaCircolare.com e patrocinato da Isia Roma Design – Istituto Italiano di Design e da Accredia – l’Ente Italiano per l’Accreditamento.

Il corso, che combina teoria e pratica, prevede due incontri online a settimana per due mesi, con un workshop finale in presenza il 16 e 17 maggio presso la sede dell’Isia Roma Design.
Il focus principale sarà sul green marketing e sulle strategie di comunicazione della sostenibilità, con particolare attenzione alla valorizzazione dell’operato di enti e aziende evitando di incappare in pratiche considerate ingannevoli e poco trasparenti, note comunemente come greenwashing.

Chi parteciperà al corso avrà modo di imparare a comunicare in modo autentico ed efficace le azioni mirate alla sostenibilità.

 

Non aspettare che i nodi vengano al pettine, sbroglia la matassa della tua comunicazione green!

Il corso è rivolto a dipendenti e freelance che desiderano acquisire conoscenze e competenze nell’ideazione, nello sviluppo e nella presentazione di strategie di comunicazione “green”, finalizzate a promuovere e valorizzare le azioni intraprese da aziende, enti e organizzazioni. È adatto anche a chi ha concluso da poco un percorso universitario e intende intraprendere una carriera nel campo della comunicazione sostenibile, partendo dalle basi e acquisendo le conoscenze necessarie per affrontare le sfide di un settore in continua crescita.

Greenwashing: sai già riconoscerlo?

Il termine greenwashing è stato coniato dall’ambientalista statunitense Jay Westerveld nel 1986 per descrivere pratiche ingannevoli adottate da alcune catene alberghiere, che esaltavano l’impatto ambientale del lavaggio della biancheria per incoraggiare gli ospiti a ridurre l’uso di asciugamani. In realtà, dietro questa apparente preoccupazione per l’ambiente, si nascondevano interessi economici legati alla riduzione dei costi operativi.

Il greenwashing può essere definito come un “marketing ecologico di facciata”, che mira a migliorare l’immagine di un’azienda senza apportare cambiamenti concreti alla sostenibilità dei suoi processi produttivi o dei suoi prodotti. Le tattiche di greenwashing includono spesso messaggi vaghi o immagini fuorvianti, e talvolta vengono enfatizzate donazioni o accordi con associazioni che non hanno un impatto significativo sull’ambiente.
L’obiettivo di queste pratiche è far sembrare che l’azienda si impegni per l’ambiente, pur senza intraprendere azioni reali e misurabili.

In alcuni casi, il greenwashing non deriva da malafede, ma da una mancanza di competenze in materia di sostenibilità e gestione ambientale, che porta a confondere il green marketing con pratiche poco trasparenti o ingannevoli.

Alcuni casi noti di greenwashing

1. “Connecting the world. Protecting its future” – Lufthansa 
 

La pubblicità di Lufthansa, che nel marzo del 2023 aveva come payoff: “Connecting the world. Protecting its future”, è stata vietata nel Regno Unito dopo che la Advertising Standards Authority (ASA) ha accusato il Gruppo di aver trasmesso un messaggio fuorviante. 

Nello specifico, la pubblicità mostrava l’immagine di un aereo sovrapposta a quella della Terra, accompagnata dal payoff sopracitato e dall’hashtag #MakeChangeFly, suggerendo un cambiamento più rispettoso dell’ambiente e un impegno verso un futuro più sostenibile. Tuttavia, l’ASA ha ritenuto che l’affermazione fosse priva di una base chiara e che non fosse adeguatamente supportata da evidenze concrete. Nella sua sentenza, l’Autorità ha sottolineato che il messaggio fornito dalla compagnia non era trasparente riguardo agli effetti reali delle sue attività sull’ambiente.

2. “Always iconic. Now more sustainable” _ Adidas

Adidas è stata accusata di affermazioni legate alla sostenibilità false e fuorvianti per la campagna “Always iconic. Now more sustainable” usata per sponsorizzare le sue iconiche scarpe Stan Smith riciclate solo al 50%.

In tale cornice, è stato inoltre affermato che il logo “End plastic waste” del prodotto è troppo vago in quanto è “improbabile che indossare un paio di scarpe da ginnastica Stan Smith realizzate con materiale non completamente riciclato porrà fine all’inquinamento da plastica”. Nel 2022 il marchio Adidas è stato ammonito dalla Advertising Ethics Jury (JDP) per una pubblicità una delle sue sneakers: la Stan Smith.

3. “Shop our selection of sustainable fashion pieces that make you both look and feel good” _ H&M e settore moda del Regno Uniti

Nel marzo del 2021, la Competition and Markets Authority (CMA) ha avviato un’indagine per smascherare le false affermazioni del mondo della moda britannico. Infatti il settore è responsabile dell’ 8% delle emissioni globali di carbonio, oltre a causare sprechi e inquinamento (nel solo Regno Unito, quasi 300mila tonnellate di vestiti usati vengono bruciati o seppelliti ogni anno).

Tra i casi di maggiore rilievo compare la linea “green” del noto marchio H&M, che nel 2019 lancia lo slogan “Shop our selection of sustainable fashion pieces that make you both look and feel good” (Acquista la nostra selezione di capi di moda sostenibile che ti fanno apparire e sentire bene). La campagna focalizzata sulla sostenibilità di prodotti in cotone “biologico” e poliestere riciclato non è stata supportata da informazioni sufficienti.

Il nostro corso

 Il programma include anche approfondimenti normativi per affinare la comprensione del contesto giuridico legato alla sostenibilità e lo studio di metodologie per misurare e rendicontare il risultato delle proprie azioni di comunicazione.

Il corso avrà inizio il 17 marzo e fino all'8 maggio si svolgerà online principalmente il lunedì e il giovedì, con qualche eccezionale cambio con la giornata del mercoledì, dalle 18 alle 20, più un quarto d'ora finale di Q&A.

La masterclass online del 12 maggio permetterà di interagire con organizzazioni che hanno fatto della sostenibilità e della sua corretta comunicazione un asset chiave del loro business.

A conclusione del corso si terrà un workshop in presenza a Roma, il 16 e 17 maggio, che darà la possibilità di lavorare divisi in gruppi, ad eccezione di esigenze particolari, sulla strategia di comunicazione di un servizio o prodotto proposto dalle tutor o direttamente da chi partecipa al corso.

Non è obbligatorio frequentare tutte le lezioni online e il workshop in presenza, ma è altamente consigliato per non perdere tasselli importanti. Per permettere una migliore esperienza di apprendimento metteremo a disposizione le registrazioni e le slide di ciascun incontro a partire da 2 o 3 giorni dopo la lezione.

Per ottenere l'attestato di partecipazione è necessario frequentare almeno il 70% degli incontri.

L'ammissione avverrà seguendo l'ordine di iscrizione, fino a mezzanotte del 17 febbraio sarà possibile usufruire dell'early bird per chi partecipa singolarmente e dell'offerta riservata alle organizzazioni che iscrivono almeno due dipendenti.

Il programma del corso di Green marketing e comunicazione della sostenibilità è disponibile per il download qui. Questa III edizione si arricchisce di nuovi moduli laboratoriali, sviluppati seguendo i feedback di chi ha partecipato lo scorso anno con l'obiettivo di offrire una ulteriore opportunità di applicare concretamente quanto appreso nelle lezioni teoriche.

I e le docenti del corso sono professionisti e professioniste del settore, con esperienza consolidata anche come formatori e formatrici aziendali.

I nomi delle aziende che parteciperanno alla masterclass saranno annunciati a breve. Durante la scorsa edizione, tra i partecipanti c’erano il fondatore di Rifò, il fondatore di Movopak e la co-fondatrice e CMO di Junker App.

Possibilità di usufruire dell'early bird o dell'offerta per organizzazioni entro la data del 17 febbraio.
Corso gratuito per 1 persona
che vuole svolgere il ruolo di tutor d'aula.

  • Early bird privati
    799€ (IVA inclusa) al posto di da 969€ entro il 17 febbraio

  • Enti e organizzazioni
    20% di sconto dal prezzo di 969€, per un totale di 775€ (IVA inclusa) se iscrivono almeno due dipendenti entro il 17 febbraio.

  • Community
    30% di sconto dal prezzo di 969€, per un totale di 678€ (IVA inclusa) per le persone che si uniscono o sono già nella community - valido fino a data di inizio corso.

    Si procede con l'iscrizione al corso effettuando il pagamento tramite bonifico bancario al seguente IBAN:IT64P0501803200000017260118, intestato a "Editrice Circolare Società Cooperativa A Responsabilità Limitata", causale "Contributo corso Green marketing 2025 - Nome e cognome partecipante al corso”, e inviando la ricevuta del bonifico alla mail corsi@economiacircolare.com.

    Nel caso di organizzazioni specificare anche il nome dell'ente nella causale e indicare l'indirizzo di fatturazione nella mail.

    Nel caso di persone iscritte alla community specificare "COMMUNITY" nella causale e nella mail.

In risposta alla mail si avranno le indicazioni per accedere alla piattaforma di erogazione del corso. Si può far riferimento alla stessa mail anche per eventuali chiarimenti.

Per proporsi come tutor d'aula, e seguire gratuitamente il corso, bisogna inviare alla stessa mail dii cui sopra il cv aggiornato e scrivere in oggetto: "Corso Green Marketing 2025 - Tutor d'aula."
La persona selezionata riceverà risposta entro il 14 febbraio.

Questo corso è per chi vuole lavorare nel marketing e nella comunicazione che oggi ha sempre più l'esigenza di diventare green senza cadere nel greenwashing.

Quindi si rivolge sia a professionisti/e che vogliono arricchire il loro bagaglio di competenze, sia a universitari/e che stanno concludendo il percorso di studio e intendono avviare la carriera lavorativa in questo ambito.

I Green Jobs 

L'analisi dell'OCSE amplia il concetto di green jobs introducendo una nuova categoria: le "green-driven occupations". Questa definizione va oltre i tradizionali lavori green, includendo anche professioni che, pur non contribuendo direttamente alla riduzione delle emissioni, sono destinate a crescere grazie alla domanda di beni e servizi necessari alla transizione ecologica, essendo fondamentali per il supporto delle attività sostenibili.

Tra il 2015 e il 2019, il 20% degli impiegati nei Paesi OCSE ha ricoperto occupazioni orientate alla sostenibilità. La maggior parte di queste posizioni non sono nuovi lavori, ma ruoli già esistenti che ora richiedono competenze aggiuntive per rispondere alle nuove esigenze ambientali.

Il Green Skills Report 2024: Crescita della domanda di competenze green

Il Green Skills Report 2024, pubblicato durante la COP29 da LinkedIn, offre una panoramica dettagliata della transizione ecologica nel mercato globale del lavoro. I dati mostrano un incremento annuo del 5,9% nella domanda di competenze green tra il 2021 e il 2024, con un picco dell'11,6% solo nell'ultimo anno.

Il rapporto evidenzia anche una sfida importante: l'offerta di competenze green cresce solo del 3,2% annuo, creando un divario significativo che potrebbe arrivare al 18,7% entro il 2030 e al 101,5% entro il 2050, sottolineando le difficoltà nel trovare profili qualificati per soddisfare la crescente richiesta di competenze attinenti al ambito della sostenibilità, oramai sempre più trasversale.

Come sostenuto dall'Ocse, Il Green Skills Report 2024 supporta la tesi che i green jobs non riguardano solo l'emergere di nuove professioni, ma anche la trasformazione di ruoli tradizionali, tra cui vengono nominati i/le professionisti/e del marketing, che sono chiamati/e a integrare conoscenze e competenze green nelle loro funzioni, sottolineando come la sostenibilità stia diventando un asset imprescindibile in tutte le attività professionali.

La situazione in Italia

Secondo il Green Skills Report 2024, l'Italia mostra una crescita quasi stagnante della domanda di competenze green, con un incremento annuale di soli 0,12% tra il 2021 e il 2024. Anche il Rapporto GreenItaly 2024 conferma questa tendenza, evidenziando anche una lieve diminuzione dei Green Jobs (-1,8%) nel 2023, che rappresentano il 13,4% dell’occupazione totale. Tuttavia, essendo risultate il 52,6% delle attivazioni di contratti green previste nel 2023 di difficile reperibilità, il lieve calo è stato collegato al mismatch strutturale tra domanda e offerta, evidenziando ancora una volta la necessità di colmare il gap con opportuni programmi di formazione.

 

 

 

Per chiarimenti ulteriori sul corso mandare una mail a: corsi@economiacircolare.com
e risponderemo il prima possibile.

Riconosci il greenwashing, impara il green marketing