Contenuto in abbonamento
Benvenuti al quinto numero della rassegna internazionale di EconomiaCircolare.com. Oggi diversi focus sull’economia circolare. Partendo da una discarica californiana, nella contea di Orange, dove la produzione di compost, l’impiego di droni e robot hanno permesso di tagliare le emissioni di metano. E poi la ricetta dell’International Solid Waste Association per migliorare la produzione di compost. E ancora economia circolare, in Europa, con i rischi di frammentazione normativa per l’EPR tessili. Ma parliamo anche di diritti, con l’allarme della relatrice speciale ONU sul clima per i crescenti rischi di violazione di diritti umani legati all’aumento del prelievo di materi prime necessarie per la transizione energetica. E poi hacker e fonti fossili, banche centrali ed energie rinnovabili.
Buona lettura!
DRONI E COMPOST: LA RICETTA DI ORANGE COUNTY PER DISCARICHE INTELLIGENTI
La contea di Orange, California, sta rivoluzionando la gestione delle discariche per ridurre le emissioni di metano. Attraverso un programma di compostaggio, che ha già trasformato oltre 64.000 tonnellate di rifiuti organici in compost gratuito per la comunità, e tecnologie avanzate come droni e robot per il monitoraggio del gas, OC Waste & Recycling ha già evitato l’immissione di 12.400 tonnellate di CO₂ equivalente, contribuendo a un’aria più pulita e a una comunità più sana.
Nel 2022, le discariche hanno rappresentato il 22% delle emissioni di metano della California: una delle principali fonti di questo gas serra.
Quello che facciamo è prendere ciò che nessuno vuole. Quando abbiamo iniziato questo percorso nel 2017, la domanda era… possiamo trasformare rifiuti contaminati in un prodotto utile?
David Tieu, vice direttore OC Waste & Recycling
Leggi la notizia sul sito del Rocky Mountain Institute (RMI)
ISWA: LA GUIDA PER UN COMPOST SENZA CONTAMINANTILa contaminazione è un grave ostacolo al riciclo dei rifiuti organici, riducendo l’efficacia del compostaggio e aumentandone i costi. Per affrontare il problema, l’International Solid Waste Association (ISWA) ha pubblicato una guida che offre soluzioni concrete per prevenire e gestire contaminanti fisici, chimici e biologici. Rimuovere e smaltire contaminanti nei rifiuti organici costa tra 150 e 230 euro per tonnellata, un valore fino a quattro volte superiore al normale costo di trattamento del rifiuto organico nei centri di compostaggio europei. Uno studio in Malawi ha evidenziato che il 12% del tempo lavorativo negli impianti di compostaggio viene impiegato solo per rimuovere plastica e altri contaminanti, riducendo l’efficienza operativa.
Leggi su sito Waste management world |
NASCE IL TEXTILE PRO FORUM, PER ARMONIZZARE LA NORMATIVA SULLA RESPONSABILITÀ ESTESA DEL PRODUTTOREA Bruxelles è stato lanciato il Textile PRO Forum, un’iniziativa volontaria che mira a coordinare l’attuazione dell’Extended Producer Responsibility (EPR) per il tessile in Europa. Con la raccolta differenziata dei rifiuti tessili obbligatoria, l’obiettivo è armonizzare le pratiche tra i diversi Stati membri, evitando che le aziende debbano affrontare modelli normativi differenti. Coordinato da EURATEX e Refashion, il forum coinvolge produttori e associazioni. 27 modelli EPR diversi in Europa: ogni Stato membro sta sviluppando il proprio schema EPR per il tessile, aumentando la complessità per le aziende che operano su più mercati.
Leggi la notizia sul sito web EURATEX |
TRANSIZIONE VERDE E DIRITTI UMANI:DALLA RELATRICE ONU, MONITO SUI MINERALI CRITICIElisa Morgera, relatrice speciale dell’ONU su clima e diritti umani, avverte sui rischi legati alla crescente domanda di minerali critici per la transizione energetica. Secondo Morgera, l’estrazione intensiva di litio, rame e nichel nei paesi del Sud globale causa danni ambientali e sociali. La relatrice invita a valutare alternative all’estrazione, come il riciclo, e a considerare l’impatto delle politiche climatiche sui diritti umani delle comunità locali. L’Agenzia Internazionale dell’Energia prevede che la domanda di minerali per la transizione verde triplicherà entro il 2030 e quadruplicherà entro il 2040, aumentando la pressione sulle risorse naturali e sulle comunità locali. Secondo il Global Resource Outlook dell’ONU, le economie ad alto reddito consumano sei volte più materiali rispetto ai paesi poveri e generano dieci volte più emissioni pro capite, alimentando disuguaglianze e crisi ambientali. Le violazioni dei diritti territoriali sono un fenomeno in crescita, spesso legato al fatto che le voci delle popolazioni indigene e delle comunità locali, compreso il diritto di dire no all’estrazione mineraria, non sono sempre prese in considerazione o ascoltate Ketakandriana Rafitoson, direttrice della ong Publish What You Pay
Leggi la notizia su Climate Home News |
BANCHE CENTRALI E CLIMA: LA LETTERA APERTA CHE CHIEDE PIÙ INIZIATIVA ALLA BCEL’EPA, l’agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente, secondo POLITICO affronta una crisi interna mentre il secondo mandato di Donald Trump sta per entrare nel vivo. Molti dipendenti, segnati dal precedente mandato, stanno valutando l’uscita dall’agenzia. La strategia dichiarata di ridurre il “deep state” e il possibile taglio dei fondi fanno temere un grave “svuotamento di competenze” che potrebbe paralizzare l’agenzia e compromettere la protezione ambientale negli Stati Uniti. A quattro anni dall’adozione della Climate Roadmap, 61 organizzazioni ed esperti chiedono alla Banca centrale europea (BCE) di aggiornare la propria strategia climatica. L’aumento dell’inflazione e l’abbandono degli acquisti di asset hanno rallentato le politiche verdi dell’Eurotower. La lettera aperta propone misure concrete per sostenere la transizione ecologica senza compromettere la stabilità finanziaria. Esortiamo il Consiglio direttivo della BCE a proporre un nuovo e migliorato piano climatico nell’ambito della revisione della strategia di politica monetaria del 2025 dalla lettera aperta
Leggi il documento sul sito di Reclaim Finance |
HACKERAGGIO E CAUSE CLIMATICHE: LE ACCUSE A EXXONDocumenti presentati in un tribunale di Londra collegherebbero ExxonMobil e la società di lobbying DCI Group a una rete di hackeraggio che avrebbe sottratto informazioni da attivisti climatici. Le vittime erano coinvolte in cause legali miliardarie contro le compagnie petrolifere per danni ambientali. L’israeliano Amit Forlit, accusato di aver orchestrato l’operazione, sostiene che l’hacking sia stato commissionato da DCI per conto di Exxon, che però nega ogni coinvolgimento.
Leggi la notizia su E&E News di POLITICO |
BOOM RINNOVABILI IN CINA: SUPERATO CON SEI ANNI DI ANTICIPO L’OBIETTIVO 2030Nel 2024 la Cina ha installato 357 gigawatt di capacità eolica e solare, con un aumento del 45% per il solare e del 18% per l’eolico rispetto all’anno precedente. Questo traguardo le ha permesso di superare con sei anni di anticipo l’obiettivo di 1.200 GW di energia rinnovabile fissato per il 2030. Nonostante rimanga il più grande emettitore globale di CO₂, la Cina sta consolidando la sua leadership nella transizione energetica e nella produzione di tecnologie pulite.
Leggi la notizia su Associated Press |
© Riproduzione riservata