mercoledì, Dicembre 3, 2025

Giornata mondiale della Api: fondamentali per la biodiversità, esempio di economia circolare in natura

Secondo la FAO, il 75% delle colture alimentari del mondo dipende dall'impollinazione animale. Oggi questi insetti affrontano numerose minacce che mettono a rischio la loro sopravvivenza e, di conseguenza, l'equilibrio degli ecosistemi

Ludovica Nati
Ludovica Nati
Social media manager, copywriter, blogger e fotografa paesaggista. Collabora con diverse realtà i cui ambiti spaziano dalla sostenibilità ambientale alla medicina, dalla promozione territoriale e turistica alle aziende di servizi o di trasporti. Digital strategy, gestione social, redazione di testi SEO, copywriting, consulenza 2.0 e creazione di contenuti fotografici e grafici sono i suoi principali ambiti di competenza. Fa parte del network di Eco Connection Media

Oggi, 20 maggio, si celebra la Giornata Mondiale delle Api, un’occasione per riflettere sull’importanza di questi straordinari insetti per gli ecosistemi del nostro pianeta e addirittura per la nostra sopravvivenza. Le api in questi anni sono diventate simbolo degli insetti impollinatori per il loro ruolo cruciale nella biodiversità e nell’agricoltura, contribuendo significativamente alla sicurezza alimentare globale e alla salute degli habitat naturali.

Le api sono il simbolo degli insetti impollinatori

Le api sono, forse, gli impollinatori più riconoscibili e tra i più studiati tra tutti gli insetti. La loro abilità di impollinare una vasta gamma di piante, incluse quelle che producono frutta e verdura – cruciali per l’alimentazione umana -, le rende essenziali per la conservazione della diversità delle piante e per l’agricoltura. Infatti, secondo la FAO, circa il 75% delle colture alimentari del mondo dipende, in qualche modo, dall’impollinazione animale.

Si può ormai sostenere che le api siano diventate un simbolo e, in buona sostanza, nel cercare di tutelare la loro vita e habitat, ci si prende di fatto cura anche di migliaia di altre specie di insetti impollinatori. Ma come mai le api sono così particolarmente amate rispetto ad altri “colleghi”? Probabilmente i motivi sono culturali, estetici e comportamentali.

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Foto: Canva

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Come mai le api sono più amate di tanti altri insetti

Nella cultura popolare e nei media, le api sono spesso rappresentate in modo positivo. Sono simboli di diligenza, organizzazione e lavoro di squadra. Storie e cartoni animati per bambini, ad esempio, le raffigurano come creature laboriose e benefiche, contribuendo a un’immagine generalmente positiva. Negli ultimi anni, poi, si è diffusa sempre di più la consapevolezza del loro ruolo come impollinatori e di quanto ciò sia fondamentale per la produzione di frutta, verdura e fiori, e di come siano essenziali per la biodiversità e l’agricoltura. Questi imenotteri poi, generalmente, non sono aggressivi e tendono ad attaccare solo se si sentono minacciati. Non è poi da trascurare il fatto che, probabilmente, per molti hanno un aspetto distintivo e gradevole, con il loro corpo peloso e le strisce nere e gialle, che molti trovano esteticamente piacevole. Questo aspetto le rende visivamente attraenti e “carine” agli occhi di molte persone.

Vi è poi da ricordare che da secoli (se non millenni!) l’umanità vive a stretto contatto con le api, ricavandone benefici tangibili come miele, cera d’api e altri prodotti.

Infine, da sempre affascina la capacità organizzativa delle colonie con con una struttura sociale complessa. Questo comportamento, con ruoli chiaramente definiti per regina, operaie e fuchi, suscita ammirazione e curiosità, rendendole più interessanti e “simpatiche” rispetto ad altri insetti che conducono vite più solitarie.

Perché le api e gli insetti impollinatori sono in pericolo

Come già detto, le api sono fondamentali per la biodiversità e l’agricoltura, ma affrontano numerose minacce che mettono a rischio la loro sopravvivenza e, di conseguenza, l’equilibrio degli ecosistemi. Quanto è grave la situazione? Immaginatevi nelle vesti gialle e nere di un’ape e leggete il seguente elenco.

Tra le principali, la perdita dell’habitat è forse la più devastante. L’urbanizzazione, l’agricoltura intensiva e l’espansione industriale riducono le aree disponibili per la nidificazione delle api e la ricerca del cibo, distruggendo i fiori selvatici e le piante da cui raccolgono nettare e polline.

Un’altra seria minaccia è l’uso diffuso di alcune tipologie di pesticidi in agricoltura, che possono essere letali per le api o avere effetti sub-letali, compromettendo il loro comportamento negli spostamenti, la capacità di alimentazione e la riproduzione. Inoltre, le api sono vulnerabili a varie malattie e parassiti, come l’acaro varroa destructor, che indebolisce le colonie trasmettendo virus e attaccandosi alle api e alle loro larve. Altre malattie includono la nosema, un’infezione fungina, e diverse infezioni virali.

I cambiamenti climatici, invece, modificano le stagioni, influenzando la disponibilità di risorse alimentari per le api a causa del cambiamento dei tempi di fioritura delle piante. Temperature estreme e eventi meteorologici insoliti possono essere direttamente dannosi per le api.

Le api devono anche affrontare la competizione e predazione da specie invasive, come il calabrone asiatico, che predano direttamente le api e sono una minaccia crescente in diverse parti del mondo.

L’inquinamento ambientale, inclusa la contaminazione dell’aria e dell’acqua, può poi influenzare negativamente la salute delle api, con sostanze tossiche che si accumulano nelle piante utilizzate per il loro nutrimento. Infine, le monocolture agricole limitano la diversità delle fonti alimentari disponibili per le api, rendendole più vulnerabili a malattie e carenze nutrizionali e aumentando la dipendenza da pesticidi.

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Le api: architetti dell’economia circolare

Proprio la struttura sociale delle api fa nascere l’associazione tra il lavoro di questi instancabili impollinatori e lo studio degli schemi organizzativi che attuino i principi dell’economia circolare. Quanto compiuto da questi imenotteri può essere ritenuto, infatti, un modello eccezionale di efficienza e sostenibilità. Questi insetti, con la loro straordinaria capacità di creare e mantenere sistemi altamente efficienti, offrono lezioni preziose su come potremmo ristrutturare le nostre economie affinché siano più rispettose dell’ambiente.

Ecco alcuni spunti di riflessione in tal senso.

Uso efficiente delle risorse e minimizzazione degli sprechi

Le api sono maestre nell’uso efficiente delle risorse (e sono esempio concreto dell’aforisma attribuito al pensiero di Gunter Pauli “in natura i rifiuti non esistono (e neanche la disoccupazione”)! Ogni aspetto della loro esistenza, dalla raccolta del nettare alla produzione del miele, è un esempio di massimizzazione delle risorse disponibili. Le api raccolgono il nettare e il polline dalle piante circostanti, trasformandoli in cibo (miele) e materiale per costruire (cera), senza sprechi. Questa capacità di trasformare completamente le risorse raccolte in prodotti utili è al cuore dell’economia circolare.

Nel mondo delle api, quindi, quasi nulla va sprecato. La cera d’api, per esempio, viene utilizzata per costruire le celle dell’alveare dove viene conservato il miele e dove crescono le nuove api. Anche quando la cera diventa troppo vecchia o danneggiata, le api la rielaborano e la riutilizzano, mostrando un incredibile esempio di “riciclo” interno.

Sostenibilità e collaborazione

Le api operano in una delle società più collaborative esistenti in natura. Ogni ape ha un ruolo specifico che contribuisce al benessere dell’intera colonia, che sia una foraggiatrice, una nutrice, o la regina. Questa struttura sociale non solo promuove un’elevata efficienza, ma garantisce anche la sostenibilità a lungo termine dell’intera colonia. L’approccio collaborativo delle api potrebbe ispirare modelli di business più sostenibili, dove le aziende lavorano insieme piuttosto che in competizione, per ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre gli sprechi.

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Foto: Canva

Api fonte di ispirazione per design e innovazione

Arte, architettura e design da tempo traggono ispirazione dalle celle esagonali degli alveari per creare spazi più efficienti. L’architettura degli alveari è stata infatti utilizzata anche in diversi progetti di ingegneria poiché gli esagoni sembrano essere la forma migliore per sorreggere ampie strutture.

Educazione e sensibilizzazione partendo dall’esempio delle api

Le api ci insegnano che ogni piccolo contributo è cruciale e che, lavorando insieme, possiamo avere un impatto positivo significativo sul nostro pianeta.

Promuovere la consapevolezza dell’economia circolare e delle sue pratiche può essere ispirato anche dal modo in cui le api sostengono la biodiversità e l’ecosistema attraverso la loro attività quotidiana.

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