Dal punto di vista dell’economia circolare è la festa più consumista e sprecona dell’anno. Il Natale o, meglio, le festività natalizie che si allungano fino al 6 gennaio arrivano in un anno, il 2022, che è stato contrassegnato dalla crisi energetica.
Conviene risparmiare, lo sappiamo, e allo stesso tempo è comprensibile e umano il desiderio delle persone di tornare a illuminare le città, di tornare a stare insieme, di andare avanti come se guerra e pandemia non esistessero.
Ma davvero ciò è possibile, tralasciando l’aspetto etico di tale scelta? La crisi climatica ci dice di no, come confermano le alte e inedite temperature di questi giorni che preannunciano un 2023 che, a detta degli esperti, potrebbe essere l’anno più caldo della storia. E vale sempre l’avverbio “finora”.
Sappiamo benissimo che l’economia circolare è un cambio di paradigma e che a incidere maggiormente su questo processo devono essere la politica e le grandi aziende. Però Natale è, forse, anche la festa in cui i nostri gesti e le nostre azioni sono più significative, più evidenti. E allora ecco il senso di questo Speciale, in cui raccogliamo i consigli per un Natale più circolare.
Come sempre, attendiamo i vostri suggerimenti e i vostri commenti. Intanto buone feste!
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