giovedì, Novembre 6, 2025

Circolare, la cultura che mette in rete le risorse e riduce gli sprechi

Al via la piattaforma digitale rivolta alle organizzazioni culturali per promuovere la circolarità e la sostenibilità degli eventi

Nicoletta Fascetti Leon
Nicoletta Fascetti Leon
Giornalista pubblicista, allevata nella carta stampata. Formata in comunicazione alla Sapienza, in giornalismo alla Scuola Lelio Basso, in diritti umani all’E.ma (European Master’s Programme in Human Rights and Democratisation) di Venezia. Ha lavorato a Ginevra e New York nella delegazione UE alle Nazioni Unite. Vive a Roma e da nove anni si occupa di comunicazione ambientale e progetti di sostenibilità

Il mondo della cultura si attrezza alla sfida della transizione ecologica. E anche gli strumenti per ripensare i propri modelli di produzione e consumo si fanno sempre più numerosi e concreti. È il caso di Circolare, l’iniziativa che dà forma all’economia circolare applicata alle organizzazioni che organizzano eventi culturali, unendo tecnologia, design e visione collettiva.

L’idea progettuale, realizzata con fondi del Next generation EU, è di Santarcangelo dei Teatri, con la collaborazione di CDCA, ASSO, Ecoarea e la mediapartnership di EconomiaCircolare.com. L’obiettivo è tanto semplice quanto ambizioso: costruire una rete nazionale di realtà culturali che condividono beni e risorse in modo sostenibile, promuovendo risparmio economico, riduzione degli sprechi, formazione continua e nuove forme di collaborazione

Una piattaforma, molte possibilità

Il cuore del progetto è una piattaforma digitale, aperta alle iscrizioni degli enti culturali dallo scorso giugno e presentata al pubblico al Santarcangelo festival, durante il talk “Circolare: la cultura che scambia” tenuto l’8 luglio, con la partecipazione di Alessandra De Santis (Economiacircolare.com), Laura Greco (A Sud, CDCA), Rossella Fugaro (Ecoarea), Francesco Suzzi (ASSO), Nicolò Volpato (Tangible), Matteo Fabbri (Extera) e la moderazione di Marta Lovato (Santarcangelo dei Teatri).

Come è stato raccontato durante la conferenza, Circolare è frutto di un percorso di progettazione durato diversi mesi, accompagnato da Tangible e Extera, come partner di design e tecnologia. La piattaforma è declinata in tre aree: una per il prestito di beni e attrezzature tra le organizzazioni, un’altra per la realizzazioni di acquisiti condivisi e l’ultima per la promozione di fornitori sostenibili. Si tratta di strumenti concreti grazie ai quali gli iscritti potranno ridurre gli sprechi, valorizzare beni esistenti che altrimenti resterebbero inutilizzati o dismessi, rafforzare i legami all’interno del settore, stimolando scambi tra realtà territorialmente distanti ma accomunate dagli stessi valori. L’ambizione è promuovere una cultura della sostenibilità, non solo ambientale ma anche organizzativa e gestionale.

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Circolare Circular Talk Cultura sostenibile

Oltre la tecnologia: un nuovo ecosistema culturale

Il progetto è attualmente nella sua fase pilota, con la raccolta di feedback degli utenti per migliorare la piattaforma nella sua evoluzione futura. Ma Circolare non è solo uno strumento digitale, è un vero e proprio ecosistema collaborativo. È una risposta concreta alla frammentazione spesso presente nel settore culturale, che punta a costruire connessioni solide tra soggetti che operano con risorse limitate, ma con grande capacità progettuale.

“Circolare nasce da una necessità e un desiderio – spiega Marta Lovato, responsabile per la sostenibilità del Santarcangelo Festival – Da una parte la necessità di metterci in rete con altre realtà per proseguire nel nostro impegno sulla sostenibilità che, agendo singolarmente, rimane limitato. Dall’altra il desiderio di mettere a sistema la condivisione delle risorse che noi, come tante organizzazioni culturali che conosciamo, già attuiamo, ma che rimane circoscritta, mentre potrebbe essere molto ampliata a vantaggio di tutte le organizzazioni, nonché dell’ambiente.” 

Un modello replicabile e aperto al futuro

Il potenziale di Circolare va oltre il suo primo sviluppo. L’interfaccia è pensata per essere accessibile e includere una platea sempre più ampia di soggetti: istituzioni pubbliche, associazioni, enti no profit, operatori del terzo settore, fornitori di beni e servizi attenti agli impatti sociali e ambientali.

Circolare dimostra che anche la cultura può fare la sua parte, diventando un laboratorio per l’innovazione sostenibile. La sfida è immaginare un futuro in cui la creatività non si misura solo con la quantità di risorse, ma con la qualità delle relazioni e della condivisione, per un cambiamento ormai urgente e ineludibile.

circolare eventi

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*La rubrica è realizzata nell’ambito di ECO-Ecologicamente Culturali, un progetto di Fondazione Ecosistemi, Promo PA Fondazione, 4Form e A Sud co-finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU nell’ambito del PNRR. Il progetto fa parte di Cultura Sostenibile, un programma di A Sud, EconomiaCircolare.com e CDCA in collaborazione con Melting Pro

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