Quella degli inceneritori in Sicilia è una storia emblematica, che parte da una cronica difficoltà nella gestione dei rifiuti urbani. Dove, per dirla con un ossimo, si agisce in una perenne emergenza. Per provare a contestualizzare la scelta della giunta Schifani, ufficializzata il 21 novembre 2024 attraverso l’approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, abbiamo pensato a un racconto a fumetti.
Ricorrere al giornalismo a fumetti – o graphic journalism, secondo la definizione anglosassone che anche in Italia è parecchio diffusa – è stata una scelta immediata, anche se non semplice. Di fronte avevamo una serie di dati e di elementi complessi che, almeno all’inizio, ci hanno fatto temere per un’efficace restituzione visiva. E invece, grazie al lavoro delle persone che hanno partecipato all’omonimo workshop del festival Le parole giuste (che si è tenuto dal 27 al 29 marzo a Roma), il risultato è per noi ampiamente soddisfacente.
Grazie ai docenti e collaboratori della nostra testata Luigi Politano e Andrea Turco, le corsiste e i corsisti del workshop “Graphic journalism e inchiesta” hanno fornito una panoramica delle motivazioni che hanno spinto la Regione Siciliana a ricorrere a due impianti – da realizzare a Palermo e Catania – che nella “gerarchia dei rifiuti” sancita a livello europeo sono invece al penultimo posto. Hanno poi inserito figure specializzate che chi legge questo giornale potrà divertirsi a riconoscere e hanno scelto di affrontare in maniera critica il solito accostamento che si fa in Italia con il famoso “inceneritore di Copenaghen”, quello, per capirci, con la pista da sci all’esterno.
In poche pagine, dunque, partendo da un singolo caso di studio si è messa sotto una diversa luce quella che le corsiste e i corsisti hanno definito “economia combustiva”, attraverso un efficace parallelismo con l’industria fossile. Ringraziamo infine per i disegni e il lettering il bravissimo Davide Lista, che potete seguire qui.
Non ci resta che augurarvi buona lettura.
* Questo lavoro è uno degli elaborati pratici conclusivi della seconda edizione del festival Le parole giuste, il festival del giornalismo d’inchiesta ambientale organizzato dall’associazione A Sud e dal magazine EconomiaCircolare.com (edito dalla Cooperativa Editrice Circolare). Tra gli appuntamenti del festival Le Parole Giuste accreditati dall’Ordine dei Giornalisti per l’ottenimento dei crediti della formazione professionale, cinque sono stati corsi frontali / laboratoriali realizzati con il sostegno del JournalismFund Europe nell’ambito del progetto “The Right Climate Words”, realizzati a cura di EconomiaCircolare.com assieme ad A Sud, FADA Collective, Fandango Podcast, RoundRobin Editrice, Voxeurop,European Data Journalist Network e CFFC – Centro Formazione Fotografia Contemporanea.
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