Lo scorso 19 maggio, la Camera dei Deputati ha istituito un vero e proprio sistema di interscambio di pallet; un modello che sancisce l’obbligo normativo di restituire a destino lo stesso numero di pallet che si sono ricevuti per una consegna di merci trasportate.
Un passo in direzione di un modello più circolare per l’intero settore logistico, che ora vedrà il destinatario della merce trasportata su pallet obbligato a riconsegnare i bancali ricevuti, dello stesso tipo e della stessa qualità, o equiparabile.
Stando a quanto deciso, l’obbligo di restituzione ricadrà sempre sul destinatario della merce, a meno che non sia stata prodotta una lettera di manleva scritta da parte del proprietario. A distanza di poco più di un mese dalla scelta legislativa, è già possibile trarre un primissimo bilancio?
Il sistema di interscambio di pallet: il voucher
Nel caso che l’interscambio contestuale dei pallet non sia possibile, chi riceve la merce dovrà emettere un voucher contenente il nome dell’emittente, il beneficiario (proprietario/committente), il tipo e la quantità dei pallet e la data.
Nel caso in cui non vengano riconsegnati i pallet entro 6 mesi dalla data del voucher, scatterà l’obbligo del pagamento da parte del soggetto obbligato alla restituzione, di un importo pari al valore di mercato di ciascun pallet.
La legge stabilisce, inoltre, che ogni patto contrario alle norme stabilite nella legge, è nullo.
“Si tratta di una riforma chiesta da tempo da migliaia di imprese afferenti alla filiera della logistica nella grande distribuzione. – ha dichiarato il primo firmatario dell’emendamento al Decreto Tagliaprezzi che istituisce il nuovo sistema di interscambio, il senatore del Movimento 5 Stelle, Gabriele Lanzi – I pallet per un’impresa rappresentano dei veri e propri asset che oltre ad andare incontro al normale deperimento, molto spesso vengono dispersi nel processo di carico e scarico merci non facendo ritorno all’originario proprietario. Questo circolo vizioso comporta perdite economiche rilevanti per chi a fine anno si trova a fare i conti con centinaia di bancali acquistati e utilizzati per l’invio delle proprie merci, ma mai recuperati”.
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L’importanza di un’economia circolare per l’industria dei pallet
I pallet rappresentano un caso emblematico per l’economia circolare dal momento che sono uno dei pochissimi prodotti, onnipresenti nella moderna catena di approvvigionamento, a livello globale.
Miliardi di pallet sono utilizzati ogni giorno nel mondo. Operano da interfaccia tra l’imballaggio del prodotto e l’attrezzatura per la movimentazione del materiale di carico. I pallet possono essere realizzati con materiali diversi, dal legno alla plastica, cartone ondulato o metallo, e possono essere realizzati sia con materiali vergini che riciclati; fanno parte di economie circolari, sia tecniche che biologiche.
Ad esempio, società di pooling di pallet come CHEP e PECO Pallet, riparano e riutilizzano i pallet, invece di inviarli rotti alle discariche. I materiali in legno possono infatti essere facilmente riparati, riutilizzati, riciclati o utilizzati come biocarburanti.
I pallet in plastica, allo stesso modo, sono un altro esempio di economia circolare perché sono progettati per un uso continuativo grazie al loro materiale e la loro struttura. Non è raro che un pallet di plastica duri fino a 15 anni senza alcun bisogno di riparazione, in catene di approvvigionamento selezionate.
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Economia circolare: progettazione, marketing e prezzi competitivi
In generale, l’industria dei pallet potrebbe trarre grandi vantaggi da un maggiore utilizzo dei principi dell’economia circolare, a partire dalla progettazione stessa dei pallet. I pallet progettati fin dall’inizio con l’idea di essere riciclati o rigenerati, contribuiranno infatti ad una capacità di riutilizzo più efficace.
Per ciò che riguarda l’industria dei pallet in legno, l’applicazione di modelli circolari, potrebbe, inoltre, essere utilizzata come vera e propria strategia di marketing per attirare potenziali clienti interessati a mitigare l’inquinamento e il cambiamento climatico.
I produttori di pallet riciclati, infine, possono fare di più con meno. I prezzi bassi pagati per un pallet di legno usato ha un enorme impatto sul costo del processo di rigenerazione, garantendo la possibilità ai produttori di offrire ai clienti un prodotto molto competitivo in termini di costi, qualità e tempi di consegna.
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