fbpx
giovedì, Maggio 16, 2024

Rethink Pack!, premiati i migliori eco-concept per imballaggi circolari

Nel corso dell’evento finale della prima edizione di “Ecodesign the future”, il workshop di eco-progettazione realizzato da Economiacircolare.com in collaborazione con Erion Packaging, sono stati premiati i tre progetti più innovativi nel campo del packaging

Silvia Santucci
Silvia Santucci
Giornalista pubblicista, dal 2011 ha collaborato con diverse testate online della città dell’Aquila, seguendone le vicende post-sisma. Ha frequentato il Corso EuroMediterraneo di Giornalismo ambientale “Laura Conti”. Ha lavorato come ufficio stampa e social media manager di diversi progetti, tra cui il progetto “Foresta Modello” dell’International Model Forest Network. Nel 2019 le viene assegnata una menzione speciale dalla giuria del premio giornalistico “Guido Polidoro”

Svelati gli eco-concept vincitori del contest di “Ecodesign the future, packaging edition”, il workshop design per la sostenibilità, realizzato da Economiacircolare.com in collaborazione con Erion Packaging e patrocinato dall’ISIA – Istituto universitario di design italiano e dal Poliarte di Ancona.

Rethink Pack!, l’evento di presentazione e premiazione delle idee più innovative nel campo del packaging di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), si è tenuto sabato 26 marzo alle 16 presso l’ADI Design Museum a Milano e in diretta streaming sui canali social di EconomiaCircolare.com. L’evento è stata un’occasione per confrontarsi sull’importanza dell’ecodesign e per scoprire insieme le idee che potrebbero rivoluzionare il settore degli imballaggi.

Gli eco-concept presentati sono frutto di un lungo percorso, iniziato lo scorso ottobre, che ha coinvolto 30 giovani neolaureate e neolaureati, provenienti da aree disciplinari diverse (design, filosofia, economia, ingegneria, chimica) e da tutta Italia: dopo una prima parte didattica con lezioni online di professionisti ed accademici, supportati da progettisti project manager, i partecipanti si sono messi alla prova con la fase progettuale, affrontando il tema del packaging di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), con una visione volta alla lettura della contemporaneità, guidati da Marco Pietrosante, designer e docente universitario, ed Elisa Delli Zotti, service and graphic designer, docente dell’ISIA Roma Design.

Gli eco-concept dei partecipanti a Ecodesign the future

I cinque team si sono impegnati nella realizzazione di sette idee progettuali, con l’intento di coniugare riutilizzo, riduzione dei rifiuti ed estetica al servizio della sostenibilità:

  • Re-Palletize [qui la scheda riassuntiva del progetto] propone diverse soluzioni di packaging riutilizzabile in modo da ridurre gli scarti tipici dell’imballaggio terziario, in particolare per ciò che attiene al pallet.
  • EX-BOX si sviluppa come un packaging secondario trasformabile in un espositore da banco. L’involucro di cartone ondulato presenta al suo interno una grafica stampata con inchiostri biodegradabili, personalizzabile in base alle esigenze del produttore.
  • Coltipack è un progetto che si concentra sugli imballaggi primari dei tablet. Una volta estratto il tablet, la confezione permette di fare un’esperienza ludica ed educativa: il filler interno biodegradabile è costituito da un tappetino di torba sul quale si possono coltivare direttamente dei semini assortiti di microgreens.
  • Il progetto Trim consiste nell’applicazione di cartamodelli di oggetti di uso comune sull’esterno del packaging primario di prodotti tecnologici da poter ritagliare e montare, tramite pieghe e incastri, in oggetti utili all’utilizzo del prodotto stesso.
  • Con Bug Hotel, un packaging primario in cartone diventa una casa per impollinatori (api e lepidotteri) nei centri abitati.
  • RI-viaggia è una scatola di packaging secondario in cartone ondulato che può essere ritirata presso i negozi o all’interno di centri commerciali e, effettuate delle piccole modifiche guidate, riutilizzata come contenitore.
  • Expo-pallet è un progetto che consiste in un volume parallelepipedo modulare composto da una base rigida in polipropilene delle dimensioni standard di un pallet e un coperchio rigido in polipropilene pensato per essere agevolmente sollevato e girato a 180°. Nel magazzino di stoccaggio, il pallet viene riempito, sigillato e trasportato al punto vendita, dove diventa espositore degli stessi prodotti che ha trasportato.

Leggi anche: Ecodesign the future, i modelli di business che fanno bene all’ambiente

I vincitori del contest 

Tra questi, tre progetti si sono distinti, in particolare, per la componente fortemente innovativa, capace di integrare funzionalità e circolarità e sono stati selezionati da una giuria di esperti del settore per la premiazione:

EX-BOX, realizzato dal team composto da Eros Biasotto, Renata Marano e Linda Volta, dove l’integrazione di più funzioni e l’eliminazione del packaging monouso hanno reso il progetto pienamente integrato nella logica della sostenibilità.

Coltipack, di Annachiara De Marco, Sara Gransinigh e Fabrizio Virga, in cui la connessione tra digitale ed analogico che caratterizza il progetto, gli conferisce una particolare aderenza ai temi della contemporaneità. Un progetto che, inoltre, stimola la sensibilità e il confronto sulle sfide globali di tutela delle risorse naturali.

Expo-pallet, di Riccardo Botta, Angela Maria Miceli e Davide Monaco, in cui il doppio uso del pallet ed il suo riuso in un ciclo continuo, conferiscono al progetto le caratteristiche specifiche dell’economia circolare.

Leggi anche: Ecodesign degli imballaggi: ecco come renderli più sostenibili

Le voci di Rethink Pack!

Tanti gli ospiti che hanno partecipato alla tavola rotonda e ai momenti di networking, nel corso dell’evento milanese. “I tre ambiti del packaging indagati, – ha affermato Marco Pietrosante – primario, secondario e terziario e la loro intersezione, hanno dato luogo ad un ricco ventaglio di possibilità che si sono poi concretizzati in sette prototipi. I concept elaborati hanno la comune ricerca sul tema della declinazione contemporanea della sostenibilità, dall’ibridazione tra digitale ed analogico alla riduzione dei passaggi nella filiera della distribuzione, dal superamento della lettura del packaging come scarto al riuso in forme e modalità innovative, dall’attenzione alla relazione con le altre forme di vita del pianeta all’atteggiamento ludico ed esperienziale”.

Questo corso ci ha mostrato – ha sottolineato Maurizio Bernardi, presidente di Erion Packaging – che ripensare il packaging per un futuro realmente circolare è davvero possibile e che la risposta è ancora una volta nelle nuove generazioni. Sono felice che Erion Packaging abbia potuto mettere a disposizione la propria esperienza e il proprio know-how così da far scoprire agli studenti un modo diverso di fare impresa in cui il futuro e il benessere del Pianeta è al primo posto e il design dei prodotti e degli imballaggi ricopre un ruolo da protagonista nella transizione ecologica in atto. Percorso che tutti noi saremo chiamati a intraprendere sempre di più negli anni a venire.” 

E di cambiamento ha parlato anche ha detto Marica Di Pierri, direttrice responsabile di EconomiaCircolare.com e componente del Comitato dei promotori del workshop:  “Un cambiamento culturale sul fronte della formazione e dell’innovazione – ha detto – sono per EconomiaCircolare.com gli strumenti per rifondare la logica attraverso cui si progetta e si produce, soprattutto in un settore con un’alta produzione di rifiuti come quello del packaging. Grazie a questo percorso abbiamo intercettato giovani che hanno raccolto la sfida elaborando concept di grande impatto e funzionalità, risultato della perfetta unione tra competenze trasversali e una visione olistica e circolare della progettazione”.

Leggi anche: Ecodesign the future, comunicare la sostenibilità evitando il greenwashing si può

© Riproduzione riservata

spot_img

POTREBBE INTERESSARTI

Ultime notizie