“Le strade di Caferağa faticano a sopportare il peso che devono sostenere”, ha detto Hanife Dağıstanlı, a capo del quartiere rinomato per storia e cultura. Con 22 mila residenti e 2,3 milioni di visitatori giornalieri, Caferağa, nella nella parte asiatica di Istanbul, affronta un sovraffollamento che impatta duramente sulla vita quotidiana, soprattutto per anziani, persone con disabilità e famiglie con bambini. I soli due accessi principali al quartiere e la ristretta rete stradale concentrano il traffico in poche arterie. Caferağa conta inoltre una quota di residenti anziani doppia rispetto alla media nazionale, dato che rende la mobilità sicura e accessibile una priorità assoluta. Secondo le rilevazioni di Eurostat, nel 2024 la Turchia ha registrato una percentuale relativamente bassa di persone anziane, circa il 10,2 %, nonostante la tendenza all’invecchiamento nel Paese rimanga evidente.
Uno studio del World Resources Institute (WRI) che ha coinvolto anche il quartiere turco, nell’ambito dell’iniziativa “Deep Dive Cities” propone un impegno a lungo termine per costruire ambienti urbani più sostenibili e “resilienti”, con il coinvolgimento dei residenti e dei funzionari municipali.
Il contrasto all’overturism (e non solo)
Da aprile 2024 il comune di Venezia fa pagare ai turisti giornalieri un biglietto d’ingresso per visitare le zone più famose, Parigi e Barcellona hanno imposto restrizioni più severe sugli affitti a breve termine e molte città del mondo sperimentano nuovi modi per bilanciare l’overturism con le esigenze dei residenti e gli obiettivi di sostenibilità.
A Caferağa il sovraffollamento turistico si unisce al traffico intenso, che contribuisce al “peggioramento dell’inquinamento atmosferico di Istanbul e scoraggia le persone dall’utilizzare mezzi di trasporto più puliti, come la bicicletta”. Il quartiere del distretto di Kadıköy, affacciato sul Mar di Marmara a sud, nord e ovest non sta pensando a biglietti d’ingresso o a tassare di più gli affitti per costruire un’alternativa all’attuale modello turistico e di vita. La strategia sarà quella di ripensare “collettivamente il quartiere per renderlo più pulito, più sicuro e più vivibile per tutti”, si legge nello studio del WRI.

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Oltre all’overtourism, le ondate di calore
Caferağa non deve fare i conti solo con il sovraffollamento, con un afflusso turistico che supera di 105 volte ogni giorno la sua popolazione residente. I residenti sono sempre più “alle prese con i pericoli del caldo estremo e dell’inquinamento atmosferico causati dal riscaldamento globale. Le ondate di calore estive a Istanbul stanno già peggiorando e potrebbero diventare molto più gravi nei prossimi anni”, spiega il WRI.
Già a giugno le autorità cittadine mettevano in allerta gli abitanti della Turchia su temperature superiori i 35 gradi Celsius, unitamente al pericolo di incendi boschivi e agli allarmanti livelli dei serbatoi d’acqua. “I gas di scarico del traffico aggravano il problema, rendendo più pericoloso stare all’aperto nelle giornate calde”.
Un’altra città possibile
Pensare e disegnare un’altra idea della città è però possibile. A causa della sua popolazione più anziana, il distretto di Kadıköy, di cui fa parte Caferağa, è stato incluso nel Programma di trasformazione delle strade di Istanbul, che sostiene una “progettazione urbana sostenibile e a misura d’uomo”. Nel settembre 2023 Caferağa ha trasformato infatti la piazza Mehmet Ayvalıtaş, al centro del quartiere. Limitazione temporanea del traffico veicolare, utilizzo di vernici a base d’acqua e arredi urbani modulari, nuove panchine e aree verdi come luoghi di riposo e collettività: “Lo spazio, solitamente dominato dai veicoli, è diventato, quasi dall’oggi al domani, un vivace luogo di ritrovo per residenti e visitatori”. E più a misura di futuro: “I colorati attraversamenti pedonali vicino alla scuola elementare hanno migliorato la sicurezza e la visibilità”.
Insieme, sperimentando collettivamente nuovi scenari dell’abitare lo spazio, la comunità di Caferağa ha individuato cinque raccomandazioni fondamentali per migliorare la qualità della vita e affrontare le questioni di sostenibilità: priorità allo spazio pedonale, più biciclette e monopattini, un nuovo sistema di navette locali, regolamentazione dei parcheggi e delle consegne da parte dei camion. Cinque misure attualmente in fase implementazione e attuazione.

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Partecipare è la soluzione
“Il coinvolgimento della comunità è fondamentale. Processi di pianificazione partecipativi e inclusivi sono essenziali per sviluppare soluzioni di successo. Aiutando gli stakeholder locali e i residenti a comprendere le sfide e lavorando a stretto contatto con loro per identificare le soluzioni, Caferağa è giunta a un quadro che soddisfa veramente le esigenze della comunità”, si legge sul report WRI. Incontri regolari di quartiere, piattaforme digitali per suggerimenti e feedback: così i residenti plasmano, cambiano e perfezionano le loro esigenze. Un modello che affronta alcune tra le più grandi sfide contemporanee dell’urbanistica e dei cambiamenti climatici, e che potrebbe essere ripreso da altri quartieri e città del mondo. Ad esempio “aggiungere alberi da ombra e vegetazione lungo i marciapiedi e le piste ciclabili riduce contemporaneamente il calore urbano, incoraggia gli spostamenti a piedi e in bicicletta e favorisce un senso di comunità tra i residenti. Gli sforzi per calmare il traffico renderanno il quartiere più sicuro, più percorribile e, in ultima analisi, più sostenibile”, suggerisce il WRI. Uno sguardo collettivo, e a lungo termine, sulla Caferağa del domani.
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