L’idrogeno è la risorsa energetica del futuro?
di Andrea Turco
Tutti ne parlano, tutti lo vogliono, ma in pochi sanno esattamente in cosa consiste e conoscono i risvolti di ogni suo possibile utilizzo. Negli ultimi tempi l’idrogeno, formula chimica H2, ha attirato su di sé le attenzioni, uscendo fuori dal dibattito specialistico ed entrando nel discorso pubblico, nazionale e internazionale.
Attorno all’idrogeno si concentra, semplificando, una domanda essenziale: è la risorsa energetica del futuro o è un grande inganno per perpetuare l’insostenibile modello di sviluppo che ci ha condotto fino a qui?
Fedeli alla linea fondatrice di economiacircolare.com, quella del giornalismo costruttivo, intendiamo fornire un sunto del dibattito che parta dalle criticità per offrire soluzioni su un tema complesso. Il nostro focus è dunque un punto di partenza, che non intende (non può) esaurire ogni aspetto ma che vuole comunque avviare un percorso di approfondimento.
Non potevamo non partire dal quadro legislativo europeo che, dopo anni di tentennamenti e false partenze, nell’ultimo anno ha decisamente puntato sull’idrogeno. A influenzare le istituzioni, però, sono state le aziende fossili che, secondo i detrattatori, puntano all’idrogeno per rifarsi una verginità “green” e allo stesso tempo manentenere il proprio modello produttivo.
Anche in Italia le aziende a partecipazione pubblica si sono già lanciate sul nuovo business. Ma con sfumature cromatiche diverse che sottintendono differenti priorità. Enel, ad esempio, punta sull’idrogeno verde. Mentre Eni insiste sull’idrogeno blu, soprattutto attraverso il progetto di cattura e stoccaggio di carbonio a Ravenna.
Nel nostro focus troverete poi i dubbi e le osservazioni di Vincenzo Balzani, coordinatore di Energia per l’Italia, insieme a un approfondimento sulla strategia italiana per l’idrogeno, redatta dal Mise, e la ricerca avviata dal Miur.
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