[di Valeria Torazza]
Artigiana e designer insieme, sarta nella sua accezione più alta, Italia Furlan con il laboratorio Arti…ficio, firma abiti, accessori e gioielli originali, “fatti a mano”, riciclati e riciclabili
Sinossi
Arti…ficio è il nome del laboratorio artigianale di Italia Furlan, che crea abbigliamento prevalentemente da materiale plastico ceduto da un’azienda che produce gonfiabili per eventi sportivi e banner promozionali. Dopo l’uso questi elementi vengono ceduti al laboratorio ed è qui che entra in campo la creatività di Italia: la plastica si trasforma in abbigliamento, in particolare impermeabili, ma anche costumi da bagno, con scelte di stile e accostamento di colori e disegni che colpiscono per l’allegria. Nella presentazione del suo lavoro, semplice e concisa, Italia aggiunge che i banner e i gonfiabili sono già prodotti con bottiglie riciclate e che i bottoni sono di legno e fatti a mano dal suo compagno di vita, artigiano del legno. Il tutto per essere poi nuovamente separato e riciclato a fine vita dell’indumento. Può darsi che il lavorare con materiali così colorati e il mettere in moto la fantasia creativa abbia inciso sulla stessa personalità di quella che si può definire una vera artista della sartoria. Tuttavia potrebbe anche essere il contrario: fatto sta che Italia Furlan ha l’aspetto dell’eterna ragazzina, gioiosa genuina e vivace, entusiasta nelle sue iniziative che non sono soltanto commerciali ma che comprendono eventi di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti.
Italia Furlan ha “abbracciato la sua vocazione” all’età di 4 anni creando gioielli dalle caramelle.
“A casa non avevamo la televisione”, racconta Italia, “e lavoravo con le mani; la manualità era incentivata e premiata dalla mia famiglia”. Voleva imparare a cucire, così all’età di 8 anni approda nel laboratorio di due capaci sarte e per tre anni apprende un mestiere, la pratica sartoriale. Racconta che le due signore, già piuttosto anziane, per compiacerla ed invogliarla le chiesero di scegliersi un modello e di acquistare la stoffa per realizzare un vestito per sé. Italia, che non sapeva nulla di tessuti e delle complicazioni del cucito, scelse la seta e un abito a balze: non sapeva che entrambi questi elementi avrebbero reso laboriosa la riuscita dell’abito. Con caparbietà, riuscì a realizzare il suo vestito ma in tempi così lunghi che ormai non era più della sua taglia!
Aneddoti a parte, il curriculum di questa artista e artigiana del riciclo comprende anche un diploma in grafica pubblicitaria, un titolo di studio per certi versi in contrasto con la sua tendenza anticonsumista ma che di fatto ha fornito una base scolastica al suo estro creativo, nell’ambito del design e della progettazione.
A 18 anni con coraggio ed investendo quanto guadagnato nei mercatini estivi, apre il suo laboratorio artistico artigianale di alta sartoria: “Arti…Ficio”, Arti, perché usa tante tecniche, Ficio per la sua etimologia, da facĕre, “fare”. “Arti…Ficio” si trova a Finalborgo, in provincia di Savona, annoverato tra i borghi più belli d’Italia e anche questo rappresenta un elemento significativo: la ricerca di bellezza contraddistingue il percorso dell’artista.
Italia Furlan è cresciuta con la cultura del riuso e del riciclo. Non è un modo di vita che ha dovuto o voluto apprendere ma piuttosto che le è stato trasmesso e che si è radicato nella normale routine, sia nel privato sia nel pubblico.
Con un approccio che è tutto fuor che punitivo e catastrofico, guarda al mondo pensando al rispetto della natura e delle nostre, ormai limitate, risorse.
Dal disegno dei modelli alla confezione Italia Furlan ha creato una collezione pret-à-porter, “CollorCollection”, che comprende impermeabili e altri capispalla e accessori, utilizzando i gonfiabili pubblicitari, a loro volta realizzati dalle bottiglie di plastica riciclate. Un riciclo di seconda generazione e che potrà a sua volta tornare nel ciclo dell’economia circolare. Con i tessuti pubblicitari elasticizzati Italia Furlan realizza anche costumi da bagno.
I “tessuti” da riutilizzare le vengono forniti dall’azienda Peraria, leader in Italia nel settore dei gonfiabili, banner grafici e altri tessuti pubblicitari.
I capi sono di alta qualità e di indubbia bellezza e allegria: nelle creazioni sartoriali entra in gioco l’accostamento dei colori e i modelli “disegnati” sulle figure per valorizzarne le forme e migliorare la performance come capi impermeabili.
L’altro elemento implicito nell’artigianalità è “il fatto su misura” che si traduce anche nel rispetto delle differenze sia dei materiali sia delle persone.
Oltre alle collezioni pret-à-porter Italia Furlan con Arti…Ficio ha firmato abiti teatrali, spose di carta, regine di plastica: abiti preziosi con materiali più vari, poveri, riciclati e riciclabili.
A settembre 2018 Italia Furlan ha realizzato la sua sposa di carta: un abito fatto su misura con la carta di giornale; già in precedenza aveva sapientemente “giocato” con altri materiali, cannucce, alluminio, buste di plastica, tappi anche per creazioni destinate ad occasioni speciali.
Per concludere sul tema plastica “Il mio miglior consiglio: cerca di non comprare la plastica a meno che non sia riciclata”, afferma Italia Furlan.