giovedì, Novembre 6, 2025

Se anche le batterie delle auto elettriche sono troppo grandi

Batterie EV più piccole significa minori impatti ambientali lungo l’intero ciclo di vita: per questo il mercato delle automobili elettriche deve cambiare, andando nella direzione di modelli più piccoli. L’opposto di quanto sta accadendo finora, dove in tutto il settore dell'automotive prevale il gigantismo di SUV e affini

Tiziano Rugi
Tiziano Rugi
Giornalista, collaboratore di EconomiaCircolare.com, si è occupato per anni di cronaca locale per il quotidiano Il Tirreno Ha collaborato con La Repubblica, l’agenzia stampa Adnkronos e la rivista musicale Il Mucchio Selvaggio. Attualmente scrive per il blog minima&moralia, dove si occupa di recensioni di libri. Ha collaborato con la casa editrice il Saggiatore e con Round Robin editrice, per la quale ha scritto il libro "Bergamo anno zero"

I modelli di automobile in circolazione diventano sempre più grandi, e con essi le batterie. Mano a mano che il settore dei trasporti procede verso l’elettrificazione, questo andamento del mercato è un aspetto da monitorare con attenzione. Perché batterie più grandi significa più litio, più cadmio, più nichel per produrle: e quindi maggiori impatti ambientali, visto che si tratta di materie prime critiche in buona parte estratte nelle miniere. Mentre, più in generale, automobili più piccole consumano meno energia, rispetto a modelli più ingombranti.

E allo stesso tempo ci ricorda quanto sia importante accelerare nell’economia circolare, per recuperare i preziosi materiali dalle batterie a fine vita, piuttosto che estrarne di nuovi. Se non si interviene, questa tendenza rischia di compromettere molti dei benefici ambientali e sociali dell’elettrificazione dei trasporti perché aumenta la domanda di minerali scarsi e mette a dura prova i sistemi energetici, ostacolando gli sforzi per realizzare una transizione ecologica verso fonti di energia più pulite e rinnovabili.

Batterie più piccole, invece, hanno una serie di vantaggi ambientali: consumano meno energia, richiedono meno minerali critici e quindi riducono le emissioni lungo l’intero ciclo di vita e la pressione sulle catene di approvvigionamento. Secondo un’analisi di Transport & Environment, dare priorità ai veicoli elettrici più piccoli in Europa potrebbe ridurre la domanda di minerali critici del 25%. Allo stesso modo, un rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia mostra che misure mirate a frenare la domanda di veicoli grandi potrebbero ridurre la domanda globale di minerali per le batterie dei veicoli elettrici del 18-20% entro il 2050.

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Automobili sempre più grandi nelle strade

Il trend, ormai, è stabile da alcuni anni: le automobili sono sempre più grandi. Nel 2023, due terzi dei modelli elettrici in circolazione nei principali mercati mondiali erano Suv, pick-up o auto di grandi dimensioni. In Europa, le auto elettriche di piccole e medie dimensioni erano meno del 40%, in Cina il 50%, mentre negli Stati Uniti erano appena il 25%. Una tendenza che rispecchia la crescita delle automobili a combustione interna di grandi dimensioni: in Europa oltre la metà delle vendite di veicoli a benzina o diesel erano di questa categoria. Al tempo stesso, dal 2011, le vendite di auto piccole in Europa sono diminuite del 50%, mentre le vendite di Suv sono triplicate e il distacco è destinato a crescere ulteriormente.

Ad alimentare questa tendenza è una combinazione di fattori. I consumatori spesso associano i veicoli più grandi e i Suv a maggiore sicurezza, spazio e versatilità, facendone la scelta preferita per la prima autovettura. La vendita delle automobili di grandi dimensioni è ulteriormente spinta dall’offerta: le previsioni indicano che soltanto circa un quarto dei nuovi modelli elettrici attesi entro il 2028 sarà costituito da auto piccole o medie. In alcuni casi, sono le politiche pubbliche e gli incentivi governativi a essere strutturati in modo da favorire i veicoli di grandi dimensioni. In alcune città degli Stati Uniti, ad esempio, i crediti d’imposta fino a 7.500 dollari risultano spesso più vantaggiosi per i Suv elettrici.

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I vantaggi di automobili elettriche più piccole

La crescente diffusione di veicoli elettrici più grandi presenta, però, una vasta gamma di problemi. Possono consumare fino al 20% in più di energia rispetto ai veicoli elettrici più piccoli, esercitando una maggiore pressione sulla domanda di elettricità e sulle infrastrutture di rete. Richiedono più minerali critici, come litio e cobalto, per produrre batterie più grandi, che aumentano le emissioni lungo il ciclo di vita del veicolo.

Senza dimenticare un dato preoccupante: automobili più grandi sono un rischio maggiore per la sicurezza stradale di pedoni e ciclisti in caso di incidenti. Studi mostrano che i veicoli più grandi, a causa della loro maggiore massa e del frontale più alto, aumentano del 45% il rischio di incidenti mortali per i pedoni. È stato calcolato che aumentare la massa di un veicolo di 300 chilogrammi accresce del 30% il rischio di lesioni mortali per ciclisti, motociclisti e pedoni.

I veicoli elettrici più piccoli offrono, invece, una serie di vantaggi che possono aiutare ad affrontare queste problematiche. Prima di tutto sono più efficienti per la mobilità urbana, soprattutto nelle città europee spesso caratterizzate da centri storici con strade strette e vie affollate. I veicoli elettrici più piccoli occupano meno spazio, rendendo la circolazione e il parcheggio più agevoli. Se affiancati a servizi di car sharing possono offrire un’opzione di mobilità conveniente per i cittadini.

Considerando poi che nei Paesi europei la distanza media giornaliera degli spostamenti in auto è di appena 12,4 km per persona, i veicoli elettrici più piccoli sono una scelta migliore per il pendolarismo urbano, il tempo libero e i viaggi brevi, visto che le auto familiari compatte hanno comunque in media un’autonomia minima di 135 km.

Tuttavia, passare a veicoli elettrici più piccoli non risolverà da solo le sfide più ampie della dipendenza dall’automobile. Sebbene tutti i vantaggi visti finora, i veicoli elettrici possono solo integrare, e non sostituire, gli sforzi per affrontare problemi come la congestione del traffico e la crescita dei veicoli privati in circolazione. Nelle città del futuro, una mobilità urbana sostenibile richiederà soluzioni alternative come la diffusione del trasporto pubblico, dell’uso della bicicletta o maggiori spostamenti a piedi.

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Batterie auto elettriche
Fonte: Canva

Incoraggiare l’acquisto di veicoli più piccoli

Infine, la scelta di acquistare veicoli elettrici di dimensioni ridotte non spetta soltanto ai cittadini. Politiche efficaci dei governi giocano un ruolo ancora più importante. Incentivi finanziari mirati, come sussidi e condizioni di finanziamento favorevoli possono guidare i consumatori verso un modello piuttosto che un altro.

Un’altra soluzione per orientare gli acquisti può venire dalla tassazione. Ad esempio, in Francia è stata introdotta una tassa sul peso per i veicoli a combustione interna e ibridi plug-in oltre i 1.600 kg, mentre la città di Parigi ha triplicato le tariffe di parcheggio per i Suv. In Norvegia, la tassazione all’acquisto dei veicoli elettrici è basata sul peso e sulle emissioni, in modo da rendere i modelli più grandi e ad alte emissioni molto più costosi. Inoltre, in tutta Europa, oltre 320 città hanno introdotto zone a basse emissioni che limitano l’uso di veicoli grandi e molto inquinanti nei centri urbani.

Per rendere modelli più piccoli un’opzione più attraente per i consumatori, inoltre, può essere utile investire per espandere le infrastrutture di ricarica, in modo da alleviare le preoccupazioni dei consumatori sulle limitazioni di autonomia spesso associate ai veicoli elettrici più piccoli. Infine, aumentare la consapevolezza sui benefici economici, ambientali e sociali dei veicoli elettrici compatti, in particolare in contesti urbani, è essenziale per sostenere un cambiamento di comportamento a lungo termine.

Del resto, anche dal mercato stanno arrivando i primi segnali di un cambiamento verso veicoli elettrici più piccoli e accessibili economicamente. I produttori cinesi di auto stanno espandendo rapidamente la loro presenza in Europa. BYD, ad esempio, ha annunciato piani per costruire uno stabilimento di produzione di veicoli elettrici in Ungheria e sta introducendo modelli economici e compatti come la BYD Seagull e la Wuling Bingo, entrambi con un prezzo inferiore ai 10.000 euro. La concorrenza cinese ha spinto i costruttori europei, tra cui Volkswagen, Renault e Stellantis, a lanciare veicoli elettrici più piccoli e più accessibili, con nuovi modelli previsti a meno di 25.000 euro.

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