Nell’immaginario collettivo degli ultimi anni, novembre è diventato sinonimo di un unico assordante richiamo al consumo come ci ricordano pubblicità online, volantoni e cartelloni stradali. Il Black Friday, con il suo strascico di sconti aggressivi ed acquisti impulsivi, domina le conversazioni e le strategie di marketing non solamente nel mercato americano ma ormai anche nel Vecchio Continente spingendo i consumatori ad inseguire un modello economico lineare basato sull’usa e getta che il nostro pianeta non può più permettersi. Tuttavia, da qualche anno, un’onda contraria, più silenziosa ma tenace, sta crescendo: quella del Circular Monday, la giornata dedicata al consumo circolare che si celebra ogni anno il lunedì che precede il “venerdì nero”. Quest’anno, l’appuntamento è fissato per lunedì 24 novembre 2025.
Nato in Svezia nel 2017 da un’idea di Alexandra Davidsson e Henning Gillberg ed inizialmente conosciuto come White Monday, il Circular Monday è molto più di una semplice campagna di sensibilizzazione. È un movimento globale che mira a normalizzare e rendere desiderabile un’alternativa concreta all’iperconsumismo. L’obiettivo non è demonizzare l’acquisto in sé, ma spostare il focus: dall’acquisto di prodotti nuovi all’adozione di soluzioni circolari come la riparazione, il noleggio, la condivisione, l’acquisto di seconda mano e l’upcycling. Invece di cedere alla tentazione di “comprare cose delle quali non abbiamo bisogno”, il movimento ci invita a riscoprire il valore di ciò che già esiste.
Un movimento globale con un cuore italiano
La forza del Circular Monday risiede nella sua capillarità e nella sua capacità di unire, sotto un unico ombrello, una moltitudine di attori del cambiamento. Come spiega Lorenzo Conti – uno dei referenti italiani – ad oggi, il movimento è attivo in oltre 40 Paesi e conta su una rete di più di 1.400 “circular buddies”: aziende, organizzazioni, startup, università, media e influencer che, con il loro operato, promuovono attivamente i principi dell’economia circolare. Nel 2024, la campagna ha raggiunto oltre 40 milioni di persone, un segnale inequivocabile che la domanda di un’economia più giusta e sostenibile è in forte crescita.
Anche in Italia c’è chi sta facendo la sua parte con crescente entusiasmo. Da poco più di un anno, un team di sei giovani volontari ha preso in mano le redini della campagna nel nostro Paese, lavorando con passione per tessere una rete di contatti e dare visibilità alle eccellenze circolari italiane. In questo breve lasso di tempo, sono riusciti a coinvolgere nel movimento quasi 100 realtà nazionali. Si tratta di un mosaico variegato che spazia da sartorie che riparano e rigenerano abiti a piattaforme per il noleggio di attrezzature, da negozi di usato a startup innovative che trasformano materiali di scarto in nuovi prodotti di design.
Il cuore pulsante dell’iniziativa è il suo database online, consultabile gratuitamente, che punta ad essere un archivio mondiale di imprese circolari e che quindi consente a chiunque di trovare prodotti e servizi sostenibili vicino a sé o online (un po’ come l’Atlante di Economiacircolare.com). Vuoi riparare il tuo smartphone invece di buttarlo? Cerchi un abito per una cerimonia da noleggiare? Vuoi acquistare mobili di seconda mano di qualità? Il database del Circular Monday è la bussola per orientarsi anche oltre i confini italiani in un mercato che sta provando ad offrire alternative valide al modello lineare. L’obiettivo è chiaro: rendere le soluzioni circolari non solo visibili, ma anche facilmente accessibili e convenienti, abbattendo le barriere che ancora troppo spesso separano i consumatori dalle scelte sostenibili.
Sul sito, nella sezione “Resources“, è poi possibile accedere ad un ricco hub di conoscenza: materiali scaricabili, linee guida per la comunicazione, elementi grafici e foto per chiunque voglia contribuire a diffondere il messaggio. Non mancano le segnalazioni degli eventi, inclusi ovviamente quelli nostrani.
Inoltre, la partnership con ClimateHero offre un altro strumento pratico: un calcolatore dell’impronta di carbonio che permetta a chiunque, in soli cinque minuti, di misurare il proprio impatto climatico e ricevere consigli personalizzati per ridurlo. Per le aziende, invece, strumenti come il “Circular Action Guide” trasformano la visione circolare in un piano d’azione concreto, aiutandole a comunicare i benefici ambientali dei loro prodotti, come il risparmio di CO₂, e a guadagnare la fiducia dei consumatori.
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Dalla singola giornata alla settimana circolare: gli eventi da non perdere
L’edizione 2025 si preannuncia ancora più ambiziosa. Il movimento sta evolvendo da una singola giornata ad una vera e propria Circular Week che si tiene dal 17 al 24 novembre. Una settimana di eventi, dibattiti e approfondimenti per catalizzare l’attenzione sul potenziale trasformativo dell’economia circolare.
Il primo appuntamento chiave è stato il 17 novembre 2025, con il broadcast “Succeeding in Circular Ecosystems: From Strategy to Action”, organizzato in collaborazione con ClimateHero nell’ambito del COP30 Climate Hub. Un’occasione di alto livello durante la quale leader aziendali ed innovatori hanno esplorato come la circolarità possa diventare una direzione strategica e non solo un obiettivo di sostenibilità. Tra i temi illustrati vi sono le roadmap di successo, per spiegare come le industrie lineari possano effettuare una transizione efficace e del rapporto, a volte conflittuale, tra riuso e riciclo.
Il culmine della settimana sarà, ovviamente, il lunedì 24 novembre. Oltre all’invito rivolto a chiunque – cittadine e cittadini, imprese, istituzioni – a sostenere la campagna con un semplice gesto, come la condivisione di un post sui social media con l’hashtag #circularmonday, si terrà l’evento principale online.
Il “Circular Monday 2025 – Global Main Event” si svolgerà in versione digitale dalle 15:00 alle 16:00 (CET). La partecipazione è gratuita, previa registrazione. Sarà un’ora di ispirazione e confronto, con interventi di figure chiave del movimento come la co-organizzatrice Elin Bergman e la co-fondatrice Alexandra Davidsson, che ripercorreranno l’evoluzione della campagna. Tra le voci vi sarà anche il portavoce italiano Simone Grasso, che parlerà di una serie di appuntamenti già in calendario come swap party e laboratori di artigianato locale, che si stanno tenendo in Italia in queste settimane.
Verranno inoltre presentati gli highlights del broadcast della COP30, aggiornamenti dai portavoce globali e, in diretta, i primi risultati dell’edizione 2025. Un momento per sentirsi parte di un’attivazione globale, uniti, per un giorno, da un’unica voce.
Voi siete pronti per essere Consum-attori consapevoli?

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