Dalla Danimarca, e più specificamente dalla Co-ordination for Gender Studies dell’Università di Copenaghen e dalle autrici Rømer Christensen e Michala Hvidt Breengaard, arriva un progetto che ha lo scopo di aprire una discussione nei comuni danesi: si tratta della diffusione del report Green Transport – Technology and Diversity. L’assunto di partenza del documento destinato ai dipendenti comunali danesi nei settori dei trasporti, dell’ambiente e dell’ingegneria, è che il trasporto è una sfida complessa e multilaterale per questo servono nuove prospettive che consentano lo sviluppo di un sistema di trasporto intelligente, inclusivo e innovativo per tutti i cittadini.
La guida smonta i luoghi comuni e mette in luce come, nonostante l’apparente uguaglianza tra uomini e donne in Danimarca, persistano differenze significative nei modelli di trasporto dovute a squilibri strutturali nella società e nel settore dei trasporti stesso.
Come ci si sposta in base al genere
Storicamente, le esigenze di spostamento delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti sono state privilegiate rispetto alle incombenze legate alla sfera domestica: un’asimmetria che continua a influenzare la pianificazione dei trasporti in modo spesso invisibile ma che riflette come viene data priorità alla sfera della produzione a scapito delle attività di vita quotidiana e cura, che molto spesso sono svolte dalle donne delle famiglie o dai lavoratori e lavoratrici che si occupano del lavoro domestico e di cura.
Questo porta a ignorare che fattori come il genere, l’età, la disabilità, il reddito e l’etnia determinano quanto sia facile o difficile per le persone spostarsi. Chi ha più responsabilità di cura tende a fare più spostamenti rispetto a chi si muove solo per lavorare (tendenzialmente gli uomini), il che implica la necessità di un trasporto pubblico più accessibile e flessibile. A sostegno di questa tesi la guida usa i casi studio di comuni danesi, dove si osserva che la pianificazione dei trasporti spesso non tiene conto delle esigenze specifiche di chi svolge lavoro domestico e di cura.
Quando nevica a Stoccolma
Un esempio interessante riguarda la gestione della neve a Stoccolma. Tradizionalmente, le strade principali erano sgomberate per prime, favorendo i pendolari in auto, per lo più uomini. Tuttavia, un cambio di priorità ha visto la pulizia delle strade secondarie e dei marciapiedi – percorsi più frequentemente utilizzati dalle donne e dai bambini – portando a una riduzione degli incidenti e a una maggiore sicurezza per tutti i cittadini. Tra i risultati che sono stati messi in luce da questo caso studio c’è anche quello economico: dando la priorità agli spostamenti su strada (auto) si pensava di favorire la dimensione economica, mentre il vero investimento è stato quello di pulire prima i marciapiedi: il risparmio dovuto al minor numero di incidenti (distorsioni, fratture, contusioni) sia in termini sanitari che di assenze lavorative è risultato rilevante.
La mancanza di servizi igienici pubblici è un altro esempio di come la pianificazione dei trasporti possa ignorare le esigenze specifiche delle donne. In molti casi, le donne, che spesso viaggiano con bambini piccoli, necessitano di più tempo e strutture adeguate per soddisfare le loro esigenze durante i viaggi. La carenza di tali strutture può limitare la loro mobilità e la loro partecipazione attiva nella società.
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Più donne al volante
Il rapporto evidenzia, inoltre, diverse iniziative danesi che mirano a migliorare l’uguaglianza di genere nel settore dei trasporti. Una campagna lanciata nel 2020, intitolata “Più Donne al Volante”, ha cercato di aumentare il numero di donne autiste di mezzi pesanti dal 2% al 10% entro il 2030. Questa iniziativa, frutto di una collaborazione tra fornitori di trasporti, sindacati e organizzazioni industriali, può essere estesa con successo all’intero settore dei trasporti, specialmente in relazione agli orari di lavoro e alla cultura lavorativa.
I comuni danesi svolgono un ruolo cruciale nell’implementazione delle politiche di trasporto verde e inclusivo. Secondo i piani d’azione climatica DK2020, è fondamentale coinvolgere attivamente i cittadini per raggiungere gli obiettivi climatici. Questo include la creazione di piattaforme dove tutti i cittadini possano esprimere le proprie preoccupazioni e desideri, garantendo così che la transizione verso un sistema di trasporto verde sia inclusiva e partecipativa, e permettendo la sperimentazione di progetti di comunità per un trasporto più sostenibile.
Il report rappresenta, inoltre, un tentativo interessante per stimolare gli attori locali a lavorare considerando la diversità come parte integrante della transizione verde e del settore dei trasporti. Attraverso esempi pratici e casi di studio, il documento evidenzia come una pianificazione dei trasporti che tenga conto delle differenze di genere possa migliorare non solo l’uguaglianza ma anche la sicurezza e l’efficienza del sistema di trasporto per tutti i cittadini.
La guida è stata distribuita ai 98 comuni della Danimarca. Bisognerà vedere se e come verrà applicata, e con quali risultati ma, come spesso accade, i cambiamenti iniziano dal porsi domande, studiare, raccontare le storie di quello che funziona e di quello che potrebbe funzionare meglio, di cose piccole che raccontano storie più grandi come i bagni, le panchine e la luce alle fermate degli autobus.
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