Il divario di genere interessa anche la green economy. C’era da sospettarlo, ma la certezza arriva da uno studio condotto da LinkedIn nella propria banca dati. “Sappiamo che le donne sono sproporzionatamente vulnerabili alle devastazioni del cambiamento climatico – si legge nel report –. I nostri risultati indicano che stanno anche perdendo l’opportunità di essere parte della soluzione climatica”. Il social network professionale ha infatti rilevato un divario nelle competenze green. E così, conclude LinkedIn, “mentre l’urgenza del problema climatico aumenta, il nostro pianeta sta perdendo il pieno contributo di un gruppo che rappresenta quasi la metà della forza lavoro globale”.
Vi raccontiamo il report attraverso i dati più rilevanti.
10% Le donne con almeno una competenza green. Il rapporto di LinkedIn (The Green Gender Gap. A special edition of LinkedIn’s Global Green Skills Report 2023) rileva che solo 1 donna su 10 possiede le cosiddette competenze verdi. Il rapporto tra gli uomini è 1 su 6. “In altre parole – sottolinea LinkedIn – a 9 donne su 10 manca anche una sola competenza verde”. Cosa questo voglia dire in un mondo – e in un mercato del lavoro – sempre più orientato alla sostenibilità è intuibile. Precedenti ricerche di LinkedIn dimostrano che la domanda di competenze verdi sta crescendo molto più rapidamente dell’offerta e che coloro che possiedono competenze verdi sono in netto vantaggio quando si tratta di assunzioni. “Anche se le assunzioni complessive sono rallentate tra febbraio 2022 e febbraio 2023, nello stesso periodo gli annunci di lavoro che richiedevano almeno una competenza verde sono cresciuti in media del 15,2%. Inoltre, da marzo 2020, il tasso di assunzione medio su LinkedIn per i lavoratori con almeno una competenza verde è stato superiore del 29% rispetto al ritmo generale delle assunzioni nella forza lavoro”.
66% La quota maschile dei “talenti green”. Ancora secondo LinkedIn, “i due terzi del pool di talenti verdi a livello globale – composto da lavoratori con almeno una competenza o un’esperienza di lavoro verde – è di sesso maschile”.
21% Le donne dirigenti nel settore delle rinnovabili. LinkedIn ha focalizzato la ricerca sul settore delle energie rinnovabili. “Sebbene le donne siano sottorappresentate in tutta la forza lavoro globale e in particolare nei ruoli di leadership – si legge – il problema è particolarmente grave nel settore delle energie rinnovabili”. Infatti le donne rappresentano Il 21% delle C-suite delle energie rinnovabili: un dato bassissimo, ma più basso rispetto alla media (25) di donne dirigente degli altri settori economici. Rappresentano poi il 34% della forza lavoro nelle rinnovabili, contro il 44% di altri settori. E Il 21,8% dei fondatori di società di energia rinnovabile contro il 29,8% di altri ambiti. Le donne vicepresidente di una società di energia green sono il 20%, rispetto al 27% di altri settori.
Inoltre LinkedIn aggiunge dettagli sulle nuove assunte. “Quando gli uomini iniziano a lavorare nel settore delle energie verdi, la transizione è meno brusca rispetto alle donne, come si evince da un parametro che chiamiamo ‘somiglianza di competenze’”, spiega il rapporto. La somiglianza di competenze tra i primi lavori verdi degli uomini e i loro lavori precedenti tende a essere del 27% superiore alla somiglianza di competenze delle donne. “Questo divario è aumentato dal 2016, quando gli uomini che hanno scelto un lavoro verde avevano una somiglianza di competenze superiore del 14% rispetto alle donne”.
25% La crescita del green skills gender gap. Il divario di genere nelle competenze verdi è cresciuto del 25% negli ultimi 7 anni, passando dai 4,9 punti percentuali del 2016 agli attuali 6,1 punti percentuali, spiega LinkedIn.
3 Le maggiori probabilità degli uomini rispetto alle competenze verdi trasversali. Non tutte le competenze sono uguali, ovviamente. LinkedIn, nel proprio data base, ha identificato una serie di competenze verdi ‘trasversali’. “Alcune delle competenze verdi trasversali più importanti riguardano la manutenzione, la riparazione e la produzione”. Gli uomini, rileva il social network professionale, “hanno quasi 3 volte più probabilità delle donne di possedere competenze verdi ‘trasversali’, necessarie per la crescita dell’economia verde ma non specifiche di quest’ultima”.
12,3% Il tasso di crescita annuale del numero di donne con competenze green. Dal 2021, la quota di donne con competenze verdi è cresciuta, secondo le rilevazione di LinkedIn, più nettamente di quella degli uomini: 12,3% contro 9,1% di crescita annuale. Tuttavia, “questi progressi non sono stati abbastanza significativi da colmare il divario”. Cresciuto infatti del 25%: da 4,9 punti percentuali nel 2016, quando circa il 12% degli uomini e il 7% delle donne erano talenti green, a 6,1 punti percentuali oggi.
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