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lunedì, Dicembre 16, 2024

RECON, il portale di ENEA per supportare le comunità energetiche. “Richieste da tutta Italia”

Da poco più di un anno è attivo il portale di ENEA che aiuta a valutare se e quali condizioni è possibile costituire una comunità energetica rinnovabile, attraverso pochi e semplici passaggi. Ne abbiamo parlato con Matteo Caldera, responsabile scientifico del progetto

Andrea Turco
Andrea Turco
Giornalista freelance. Ha collaborato per anni con diverse testate giornalistiche siciliane - I Quaderni de L’Ora, radio100passi, Palermo Repubblica, MeridioNews - e nazionali. Nel 2014 ha pubblicato il libro inchiesta “Fate il loro gioco, la Sicilia dell’azzardo” e nel 2018 l'ibrido narrativo “La città a sei zampe”, che racconta la chiusura della raffineria di Gela da parte dell’Eni. Si occupa prevalentemente di ambiente e temi sociali.

Sulla crisi energetica di questi mesi, ben al di là dell’essere risolta, il nostro Paese ha al suo arco un numero piuttosto basso di frecce con le quali provare a disinnescare quello che si preannuncia un inverno particolarmente difficile, con il taglio delle forniture di gas da parte della Russia che da timore è diventato realtà. Di queste frecce una, certamente, è costituita dalle comunità energetiche.

La domanda da cui partivamo nel nostro Speciale dell’anno scorso è ancora più urgente: è possibile avere un’energia che sia autogestita dal basso, alimentata soltanto da fonti rinnovabili e che porti pure a un risparmio sulla bolletta elettrica? Dal punto di vista politico per le comunità energetiche rinnovabili (cer), dopo la conversione in legge del decreto Milleproroghe 162/2019 che recepisce la direttiva europea Red II, si attende ancora il decreto attuativo da parte del ministero della Transizione Ecologica. Anche se le lentezze legislative non hanno fermato il fermento di una partecipazione di cittadini e cittadine sempre più numerosa.

Dal punto di vista pratico, invece, un valido supporto alla possibile costituzione di nuove comunità energetiche arriva da ENEA. Attraverso RECON, il simulatore online che aiuta a capire se e a quali condizioni è possibile creare una nuova cer. Si tratta di un portale web che prende per mano l’utente, chiedendogli di rispondere ad alcune indicazioni per essere capace di valutare da sé possibili rischi e valide opportunità. Per capirne di più abbiamo rivolto qualche domanda a Matteo Caldera, ricercatore ENEA e responsabile scientifico del progetto.

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Che impatto e che numeri ha avuto RECON dal suo avvio a maggio 2021?

RECON è lo strumento sviluppato da ENEA per la valutazione economica delle comunità di energia rinnovabile e degli autoconsumatori collettivi. È stato rilasciato al pubblico a maggio 2021 ed è disponibile online. Da allora è stato utilizzato da più di 1650 utenti che hanno inserito 2330 progetti di cui circa 1700 sono stati simulati (statistiche al 12 luglio 2022). Il tasso medio di nuovi utenti registra un trend in continua crescita, con circa 120-150 nuovi utenti al mese. Gli utenti registrati a RECON spaziano dagli enti pubblici agli operatori del settore energetico, dai progettisti e consulenti (categoria più rappresentata) agli installatori e manutentori, dalle associazioni alle cooperative, dalle software house alle università ed enti di ricerca. Significativa è la percentuale di privati cittadini. I giudizi e i commenti ricevuti dagli utenti sono positivi, in termini di comprensione delle opportunità offerte dalle comunità energetiche e di valutazione delle performance energetiche ed economiche dei casi studio simulati. RECON inoltre è utilizzato da diversi enti locali e aziende che stanno progettando comunità energetiche e che hanno sottoscritto accordi di collaborazione con ENEA.

Quali sono le Regioni dove, secondo il simulatore, ci sono più comunità energetiche e quali quelle dove ce ne sono di meno?

In base alle statistiche di utilizzo di inizio luglio, la regione per la quale sono state fatte maggiori simulazioni è la Lombardia, seguita dal Lazio e dall’Emilia Romagna. L’altro dato significativo è che sono state simulate comunità energetiche ed autoconsumatori collettivi in tutte le regioni italiane.

Avete riscontrato una buona partecipazione in merito all’autoconsumo collettivo? E come valutate le adesioni?

Circa metà delle simulazioni su RECON riguardano progetti di autoconsumo collettivo. Si tratta di una configurazione particolarmente interessante, soprattutto nelle città, e con un elevato potenziale di replicabilità. Inoltre, ben si presta alle disposizioni transitorie dell’art. 42 bis della legge n.8/2020, ancora in vigore nelle more della pubblicazione dei decreti attuativi del decreto legislativo 199/2021.

In attesa del decreto attuativo sulle cer, il simulatore a quali leggi fa riferimento? E quando ci sarà il decreto il simulatore dovrà essere modificato?

RECON è basato sull’art. 42 bis del decreto 192/2019 convertito in legge n. 8/2020 e sui relativi provvedimenti attutativi, ovvero la delibera ARERA n. 318/2020 per le caratteristiche delle CER e la restituzione delle componenti tariffare legate agli oneri di rete evitati, il DM MISE 16 settembre 2020 per l’incentivo sull’energia condivisa, le regole tecniche del GSE e gli artt. 119 e 121 del decreto legge n. 34/2020 convertito in legge n. 77/2020 per quanto riguarda l’applicazione del Superbonus alle CER e agli autoconsumatori collettivi. È in corso l’attività di sviluppo del simulatore per renderlo conforme con le disposizioni del decreto legislativo 199/2021 di recepimento della direttiva RED II e dei decreti attuativi che saranno pubblicati nei prossimi mesi.

Il simulatore appare di facile utilizzo ma allo stesso tempo presuppone una serie di conoscenze tecniche come il punto di connessione alla rete elettrica o il consumo energetico. Non c’è il rischio che le cer siano strumenti per pochi?

Nella progettazione di RECON gli sviluppatori hanno posto particolare attenzione alla semplicità di utilizzo e al tipo e al numero di dati di input, in modo che possano essere comprensibili e relativamente facili da reperire anche per il normale cittadino. Ad esempio, i dati sui consumi elettrici sono facilmente desumibili dalle bollette e sono richiesti con la stessa terminologia. Da questo punto di vista, una delle principali finalità di RECON è accrescere la conoscenza dei cittadini nei confronti dell’uso consapevole e razionale dell’energia, favorendo il loro coinvolgimento attivo nella transizione energetica di cui le comunità energetiche rappresentano una delle applicazioni più interessanti.

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