mercoledì, Novembre 5, 2025

Gagliano Aterno si aggiudica il “New European Bauhaus” per la rigenerazione dei piccoli Comuni

Al piccolo paese abruzzese il più importante premio europeo sulla rigenerazione dei piccoli Comuni. Invece di trasformare l’ex convento in un resort turistico, si è scelto di supportare attività desiderate dalla popolazione. In un processo di democrazia partecipativa dove c’è anche spazio per l’economia circolare

Andrea Turco
Andrea Turco
Giornalista glocal, ha collaborato per anni con diverse testate giornalistiche siciliane per poi specializzarsi su ambiente, energia ed economia circolare. Redattore di EconomiaCircolare.com. Per l'associazione A Sud cura l'Osservatorio Eni

“Oggi Gagliano Aterno parla all’Europa”. Con questa dichiarazione Luca Santilli, sindaco di un paesino abruzzese di appena 250 abitanti, ha comunicato la vittoria del “New European Bauhaus – Boost for Small Municipalities 2025”, il più importante premio europeo sulla rigenerazione dei piccoli Comuni. 

La premiazione è avvenuta il 30 settembre nella sede del Parlamento europeo, a Bruxelles, dove la delegazione abruzzese si è fatta notare anche per aver esposto la kefiah, il copricato tradizionale della cultura araba, ed esibendo sul palco della premiazione le spillette coi colori  bianco, nero, verde e rosso, in solidarietà alla popolazione palestinese che sta subendo un innegabile genocidio ad opera dello stato di Israele.

Gagliano 2

Sono stati 20 i progetti selezionati come vincitori del premio Bauhaus, all’insegna del mantra “piccolo è bello”, con l’obiettivo di favorire processi partecipativi, impegno multilivello e approcci transdisciplinari. Ogni progetto vincitore, e dunque anche Gagliano Aterno, si è aggiudicato in concreto una somma di 30mila euro.  Oltre all’importo monetario, ogni vincitore beneficerà di un pacchetto di comunicazione fornito dalla Commissione europea (ad esempio, promozione nei social media e nei siti web della Commissione europea, assistenza per produrre un breve video e supporto nella promozione dei progetti).  

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“Ritornanti al Convento”, il progetto vincitore di Gagliano Aterno

Nell’ambito della seconda edizione del New European Bauhaus in Regions and Cities event, il piccolo Comune di Gagliano Aterno ha presentato il progetto “Ritornanti al Convento”. Dal 2021 l’amministrazione comunale e un gruppo multidisciplinare di ricercatrici e ricercatori (provenienti da varie università italiane) ha promosso un lungo processo partecipativo e democratico per fare in modo che fossero le stesse persone che vivono a Gagliano Aterno a scegliere gli utilizzi del convento di Santa Chiara, un’ampia struttura medioevale situata nel centro del paese e da dove è possibile scorgere il monte Sirente, che caratterizza quella parte della Valle Subequana che sta in provincia de L’Aquila. 

Il convento, divenuto inagibile a causa del terremoto de L’Aquila del 2009, è stato poi un progetto pilota del piano di ricostruzione pubblica post-sisma. Risalente all’XI secolo, nella sua storia è stato prima un convento di clausura delle suore clarisse fino al 1921 ed era poi diventato, fino al 2019, una caserma forestale. Con la sua prossima riapertura i nuovi spazi del convento, sembravano inizialmente orientati al turismo. Una scelta “pigra”, di comodo, e quanto mai lontana dai desideri e dai bisogni di una piccola comunità che, invece di abitare uno dei tanti borghi abruzzesi, aspirava e aspira a vivere in un paese reale.

“La finalità generale dell’intervento – si legge nella proposta di Gagliano – è quella di mettere in campo azioni di riutilizzo virtuoso degli spazi pubblici che favoriscano nuove opportunità per la crescita dell’imprenditoria locale e forniscano servizi al territorio per contribuire allo sviluppo sostenibile, del paese e dell’intera Valle Subequana”. Dal 2021, quindi, si è innescata una lunga fase di “appalto partecipato”, sancita dal progetto “Ritornanti al Futuro”, che ha visto poi definire le attività imprenditoriali da innescare nei locali del convento: un ristorante, un emporio, un coworking, una sala conferenze, un ostello.

Attività che sono state avviate (il ristorante, il coworking, la sala conferenze), o stanno per esserlo (l’ostello, l’emporio), e che si estendono alla prima metà del convento, ufficialmente inaugurata a marzo 2025. L’obiettivo di Gagliano Aterno, dunque, è “aver impostato una metodologia partecipativa replicabile nella progettazione della ulteriore metà dell’ala del convento” nonché “di aver proposto un intervento di innovazione architettonica di design rethinking che in un’ottica circolare ha dato nuova vita ad un immobile adibito ad altri usi contribuendo ad un piano più ampio di ripristino, riqualificazione e rigenerazione di alcuni degli spazi pubblici centrali della vita degli abitanti di Gagliano”.

Vale la pena ricordare che in questi anni il piccolo paese abruzzese ha ottenuto una serie di altri notevoli risultati, che hanno convinto più di 20 persone a scegliere di trasferirsi (dati dell’ufficio Anagrafe) e a centinaia di altre di attraversare gli spazi di un paese che nel suo piccolo, è proprio il caso di dirlo, sta tracciando un possibile modello di ripopolamento, legato non all’inseguimento di un modello di sviluppo fallimentare e legato alla crescita economica ma definendo un processo orizzontale, sostenibile e circolare.

Dal 2021 Gagliano Aterno ha:

  • avviato una delle prime CER (comunità energetiche rinnovabili) dell’Abruzzo;
  • costruito una “radio di comunità” (radio antiche rue, qui);
  • aperto la libreria “Simon Tanner”, con oltre 24mila “volumi d’occasione” e i due titolari che da Roma hanno scelto di trasferirsi nella Valle Subequana;
  • ricostruito un forno, di prossima apertura;
  • costruite tre edizioni del festival culturale “Libriganzi”;
  • creato lo “Spazio turismo”, che attraverso la gestione della cooperativa Il Bosso offre servizi turistici di escursionismo, cicloturismo e promozione della mobilità sostenibile.

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A Gagliano c’è spazio per l’economia circolare

In questi anni tumultuosi e ricchi di esperienze a Gagliano Aterno non tutto ha sempre funzionato per il verso giusto, tra rallentamenti burocratici e incomprensioni con le altre amministrazioni locali. Ci sono questioni che non sono state risolte, necessarie sia per le vecchie che per le nuove generazioni, come il diritto alla casa o la costante penuria di servizi: dall’ospedale distante decine di chilometri alla mancanza di un ufficio postale o della stazione ferroviaria. D’altra parte, pur con tutte le buone intenzioni, un singolo paese non può pensare di risolvere da solo la precisa volontà politica di accompagnare le aree interne verso un loro “inevitabile declino”, per citare il recente documento diffuso dal governo Meloni. 

vista dall'alto di gagliano

Eppure è proprio in aree come queste, e in condizioni simili, che l’economia circolare può attecchire meglio, specie se associata a processi di democrazia partecipativa. E lo dimostra proprio il caso di Gagliano Aterno. Nel progetto reclutato vincitore dall’Unione Europea, infatti, tra gli elementi che sono stati valutati come positivi per la riapertura del convento di Santa Chiara ci sono anche il “design degli spazi che saranno a disposizione della cittadinanza per assemblee, convegni, conferenze, coworking per una modulabilità dello spazio utile ad un uso il più efficiente possibile” e la “riduzione nella creazione di scarti naturali” attraverso l’uso di “materiali naturali (no materiali chimici) e riutilizzo ove possibile di materiali, infrastrutture e prodotti già presenti”.

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