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venerdì, Novembre 15, 2024

Percorsi di lettura, allenare lo sguardo alla natura che ci circonda

Dalle storie collettive delle pianure modenesi ad una passeggiata con Rachel Carson e la sua meraviglia per i mondi naturali. Passando per una newsletter che intreccia un diario dell'orto a esercizi di scrittura. Ecco gli appuntamenti con le letture del mese

Sarah Di Nella
Sarah Di Nella
Sarah Di Nella è socia della libreria Tuba. Oltre a dedicarsi a questo spazio femminista, traduce fumetti e cura dal 2013 Bande de Femmes, il festival di fumetto e illustrazione che si svolge per le strade del quartiere Pigneto a Roma. È giornalista professionista.

Tornare a fare spazio al mondo di creature umane e non umane, intrecciare insieme i fili del tempo e delle stagioni, lottare contro i sistemi che questi mondi vogliono sfruttare e spezzare, è quello che fanno con un approccio originale il romanzo di Silvia Cavalieri, L’argine delle erbarie, le Brevi lezioni di meraviglia di Rachel Carson e la newsletter Braccia rubate che Barbara Bernardini cura insieme a Maria Claudia Ferrari Bellisario. Vi invitiamo ad immergervi in questi mondi.

Storie collettive sugli argini del fiume

L’esordio letterario di Silvia Cavallieri, L’argine delle erbarie, pubblicato da Solferino e vincitore del premio LetteraFutura promosso da InQuiete Festival di scrittrici a Roma, lascia il segno. Il racconto corale e traboccante che attinge a piene mani nella terra limacciosa che borda Secchia, un fiume che si fa personaggio, e nella sua lingua, quel dialetto dal suono gutturale e cantilenante. La scrittura di Cavalieri ha la sicurezza di chi maneggia le parole e non sbaglia, travolge, e chi legge si lascia trascinare dal racconto. Il romanzo è un affresco rurale e storico ambientato tra gli anni Trenta e la la Liberazione, in cui sono le voci della terra e delle erbarie a narrarci le storie collettive di un territorio, quello della Bassa modenese, che in queste pagine sembra il mondo intero. Ci sono i pastori e la loro transumanza, ci sono gli zingari e le loro magie, ci sono gli emigranti e le donne rimaste indietro, ci sono le mondine e i fascisti, c’è la fame e la fatica, ci sono le maldicenze e c’è la rabbia.

lettura natura_ erbarieSi comincia con lo straripare di Secchia del 1934, e sull’argine si dipanano le storie  di Armida e Liuba, di Zaira e di Strulghina, l’anziana che passa il dono a tutte loro. A questa genealogia di medichesse che curano con erbe, empatia e sapienza antica animali e umani, e che in altri tempi furono chiamate streghe, si intrecciano le vite di chi vive alla Motta al ritmo delle stagioni e della terra. Con le loro mani, le guaritrici si fanno baluardo e rimediano ai danni degli uomini che spesso sono guasti e usano violenza contro le donne. Tra germogli, figure di creta e creature totemiche arginano e ricuciono gli strappi, nelle proprie vite e in quelle delle altre. Una sorellanza infestante che esonda la sola umanità e fa comunità con i boschi, le anatre, i rospi o la rugiada.

Col passare degli anni – undici in tutto – i luoghi sono rimasti gli stessi ma chi li abita si è fatto diverso. Dove c’erano le feste del raccolto e al Pioppeto degli zingari dove si vedeva il circo o il cinema, si è insediata la lotta partigiana contro i nazifascisti, gli zingari sono stati rinchiusi nei campi e i divari politici sono diventati questione di vita o di morte. Con il loro nome di battaglia, La Marisa, La Bianca e La Luisa, insieme a molte altre, si sono lasciate alle spalle il ruolo dismesso che gli veniva concesso da padri, fratelli, figli e mariti, per muoversi tra il lavoro dei campi e la lotta partigiana che ha tirato a sé la lotta femminista poi, a rivendicare autonomia e spazi di libertà sempre più importanti. E a consegnarci le voci di partigiane, che siano provenienti da fonti storiche, familiari o inventate, e di donne che hanno lottato e che  nonostante il sessismo dominante non sono state silenziate.

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Allenare la meraviglia per la natura con Rachel Carson

“Brevi lezioni di meraviglia. Elogio della natura per genitori e figli” è un testo lieve scritto nel 1956 da Rachel Carson – una biologa marina che presto avrebbe firmato Primavera silenziosa, pietra miliare del movimento ecologista – che invita a nutrire la meraviglia che coglie chiunque e a tutte le età, quando si trova ad immergersi e osservare le creature non umane che condividono con noi il Pianeta. Un invito rivolto alle grandi persone e a quelle più piccole a ritrovare e non perdere uno sguardo capace di stupore: un’emozione che ci fa abbracciare fauna e flora in maniera orizzontale e ci ripara da un approccio estrattivista al mondo. Pagina dopo pagina chi legge viene guidato dalle parole semplici di Rachel Carson e dalle meravigliose illustrazioni di Elisa Talentino per Abocca edizioni.

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Foto: Spaziob**k

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Scrivere al ritmo della luna 

Ad ogni novilunio arriva la newsletter gratuita Braccia Rubate che raccoglie e semina contributi e spunti di riflessioni messi insieme da Barbara Bernardini, autrice del meraviglioso – in senso carsoniano – Dall’orto al mondo. Piccolo manuale di resistenza ecologica pubblicato da Nottetempo nel 2023. Nel plenilunio arriva Sentieri curata da Maria Claudia Ferrari Bellisario, anche lei attiva nel mondo dell’editoria.

Si parla di cura, di relazioni, di terra, di luoghi e di libri con cadenza bisettimanale, quindi. Un precipitato gioioso di utopia e contadinazioni, di fallimenti e incontri, come si legge sulla pagine di iscrizione alla newsletter, uno strano spazio di scrittura “per raccontarti cosa accade nell’orto, per invitarti a scrivere e inventare tramite gli esercizi di fantastica, e a girovagare tramite dei sentieri di lettura, di cammino e di osservazione. L’intenzione è di rubarti le braccia, la testa, gli occhi, qualche volta le gambe: sottrarre un po’ di tempo al da fare quotidiano per seminare un’idea nuova. Se ti va, nessun obbligo, nessun interesse per i risultati, per la produttività, per la riuscita. C’importa solo delle chimere”.

L’invito è quello di iscrivervi subito e lasciarvi ammaliare dagli spunti che vi verranno recapitati dalle autrici e dalle creature che coinvolgono nelle loro passeggiate a piedi e a mente. Con il rischio di ritrovarvi, seguendo le loro orme, a fare connessioni tanto inaspettate quanto meravigliose.

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