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sabato, Dicembre 21, 2024

Sondaggio ‘A buon rendere’: 80% italiani chiede il deposito su cauzione

Dall’indagine commissionata dalla Coalizione “A Buon Rendere" risulta forte la preoccupazione per la dispersione dei rifiuti nell’ambiente ed emergono dubbi sulla quantità di plastica riciclata

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Redazione EconomiaCircolare.com

Una larghissima maggioranza degli italiani vorrebbe l’introduzione di un sistema di deposito su cauzione per gli imballaggi delle bevande. Inoltre, né l‘introduzione della cauzione né la restituzione della lattina o della bottiglietta sono visti come difficoltà. Sono questi i risultati del sondaggio “Gli italiani e l’ipotesi di un sistema di deposito degli imballaggi per bevande” realizzato a metà novembre 2023 dalla Campagna A Buon Rendere – per un Deposito Cauzionale in Italia” e AstraRicerche e i cui risultati sono stati diffusi oggi.

“Il fatto che si siano ottenute risposte sostanzialmente omogenee dagli elettori di qualunque area area culturale e politica ci conferma che il problema e la potenziale soluzione che la nostra campagna promuove non sono temi divisivi, e generano invece lo stesso tipo di richieste nei cittadini”, ha commentato Enzo Favoino Coordinatore Scientifico A Buon Rendere: “La dispersione dei contenitori per bevande, la necessità di adottare il deposito cauzionale come strumento per risolverlo, e per conseguire gli obiettivi stabiliti dalle Direttive UE sono cioè tematiche percepite dai cittadini in modo sostanzialmente analogo: sia a destra, che al centro, che a sinistra”.

Gli intervistati sono stati 1.005 residenti in Italia di età compresa tra i 18 e i 65 anni, secondo un campionamento rappresentativo di tutti gli italiani.

DRS deposito cauzione
Fonte: A buon rendere

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“Il deposito su cauzione sarebbe un grande salto in avanti verso gli obiettivi europei”

La conoscenza dei sistemi di deposito su cauzione (DRS nella sigla inglese) – in Europa saranno a breve 16 quelli attivi – è maggioritaria ma ancora limitata: il 61.4% degli intervistati dichiara di sapere cos’è il deposito su cauzione per gli imballaggi finalizzato a massimizzarne il riciclo. Mentre il restante 38,6% non ne ha mai sentito parlare. “Il che conferma l’importanza della nostra Campagna – affermano da A buon rendere – che si propone di diffondere la conoscenza sul sistema, i suoi benefici, e come introdurlo in maniera efficace sull’esempio di quanto già avviene nella maggior parte dei Paesi Ue”.

DRS deposito cauzione

Dopo aver ricevuto informazioni sul funzionamento del deposito su cauzione, l’81,4% degli intervistati afferma di volere che il DRS venga adottato anche in Italia; il 71,2 non ritiene che riconsegnare bottigliette o lattina sia “un grande sforzo” e il 72,8% non giudica un problema anticipare una cauzione he poi verrà restituita alla consegna dell’imballaggio.

Per l’83,1% del campione, il DRS come sarebbe un sistema in grado di far fare all’Italia “un grande salto in avanti” verso gli obiettivi di sostenibilità europei.

DRS deposito cauzione

Preoccupano i rifiuti dispersi nell’ambiente: per il 91.6% l’abbandono delle bottiglie di plastica in strade, parchi e spiagge rappresenta “un problema molto grave o grave”.

Il littering causato dalla dispersione della plastica viene percepito più pericoloso rispetto a quello causato da altri materiali, come nel caso delle lattine – che è comunque considerato molto grave o grave dal 90.4% – o del vetro delle bottiglie (comunque percepito come grave/molto grave dall’87.5%).

Questa preoccupazione, sottolineano da A buon rendere, accomuna i cittadini di qualunque area politica: l’abbandono delle bottiglie di plastica è considerato grave o molto grave dal 91,2% degli elettori di sinistra e dall’89,7% dagli elettori di destra, quello delle lattine rispettivamente dall’87,6% e dall’87,1% e quello delle bottiglie di vetro dall’84,2% e dall’87,1%.

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Obiettivi europei e dubbi sul riciclo

Rispetto alla direttiva Europea sulla plastica monouso (che impone agli Stati membri di arrivare entro il 2029 al 90% di raccolta di bottiglie per bevande in plastica) l’85.9% degli italiani ritiene sia giusto che il nostro rispetti obiettivi tanto ambiziosi (e per il 73.2% l’Italia sarebbe ancora molto lontana rispetto ai target europei).

Colpisce il fatto che, stando al sondaggio, gli italiani “non sono fiduciosi sul reale riciclo delle bottiglie in plastica”: il 34,4% pensa ne vengano raccolte in modo differenziato meno di 40 su 100. Nel caso delle lattine la situazione di sfiducia aumenta, in particolare tre le donne più giovani: il 36,6% pensa che non si arrivi nemmeno a 40 su 100; mentre per il vetro il 44% ritiene invece che si riciclino più di 60 bottiglie su 100.

“I risultati emersi suggeriscono che la narrazione nazionale sull’Italia campione del riciclo– adottata anche in reazione ad alcune misure del Regolamento Europeo Imballaggi e Rifiuti da imballaggio – non risulti convincente”, afferma Silvia Ricci Coordinatrice della Campagna A Buon Rendere: “La dispersione degli imballaggi che gli Italiani hanno quotidianamente sotto gli occhi li induce probabilmente a dubitare di tale narrazione. Ogni anno oltre 7 miliardi di contenitori per bevande sfuggono al riciclo, uno spreco che potrebbe essere ridotto del 75-80% attraverso l’introduzione di un Sistema di Deposito efficiente con vantaggi ambientali, economici ed occupazionali”.

Più dell’84% degli intervistati sostiene inoltre che le tasse sui rifiuti siano troppo alte e l’86,1% che sia grave o molto grave che i contenitori non differenziati finiscano – come attualmente spesso avviene – in discariche o inceneritori a spese dei contribuenti.

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