[su Ansa.it del 05.12.2017]Ecodom, prima Roma provincia con 15 esempi virtuosi
ROMA – Le migliori esperienze nel campo dei rifiuti che sia recupero di materie prime o riduzione degli sprechi, raccolte nell’Atlante italiano dell’economia circolare – promosso da Ecodom (il principale Consorzio italiano per il recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e dal Centro di documentazione sui conflitti ambientali in Italia – vedono al primo posto per la Lombardia con il 23% del totale, seguita da Lazio (15,9%), Toscana (12,7%), Emilia Romagna (7%) e Veneto (7%), a seguire Liguria, Trentino Alto-Adige, Piemonte (4%), Puglia e Marche con il 3%; la provincia di Roma è in testa alla classifica con 15 esempi virtuosi, in seconda posizione Milano con 12.
Per la commissione Europea – viene spiegato – “grazie all’economia circolare si potranno creare 2 milioni nuovi posti di lavoro e registrare un risparmio annuo di circa 72 miliardi di euro per le imprese europee”.
I settori coinvolti in Italia appartengono a categorie differenti, cosa che indica “la capacità italiana di attingere risorse da ciò che viene dismesso e di riuscire a cambiare le abitudini di consumo: il 19% sono aziende che si occupano del riciclo dei rifiuti e di recupero di materiali, come Bimora che ha realizzato la macchina dei vuoti a rendere per la raccolta differenziata; Junker, un’app per smartphone che riconosce i rifiuti e indica in quali bidoni vanno gettati; Tyrebirth che ricicla in soli 30 minuti gli pneumatici fuori uso attraverso l’utilizzo delle microonde”.
Il 15% delle imprese segnalate nell’Atlante realizza prodotti di moda e di arredamento (borse, agende, cinture, tappeti) come Alisea che ha creato “Perpetua, la matita composta all’80% di grafite che non sporca le mani, non si rompe e scrive anche senza punta” e Carmina Campus che “ha trasformato i fondi di lattine per una linea di design usando le linguette per farne preziosi bracciali, anelli, orecchini e collane”. Ci sono anche esempi (14%) di riciclo nell’edilizia come TS Asfalti, che ricicla l’asfalto, Mook che utilizza legni consumati dal mare e oggetti dimenticati dalla città, e ancora aziende che producono tinture eco-sostenibili o eco-architettura.
Infine, del settore alimentare fanno parte il 10% delle imprese incluse nell’Atlante come il Centro di Lombicultura che “gestisce la produzione e la vendita di humus di lombrico per rendere migliore la struttura del terreno” o Funghi espresso che “utilizza i fondi di caffè per coltivare i funghi”, o Crush, “la nuova gamma ecologica di Favini, realizzata con residui di agrumi, uva, ciliege, lavanda, mais salvate dalla discarica che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero”.
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