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venerdì, Novembre 15, 2024

Costruzione e demolizione, end of waste in Gazzetta, parte tavolo di confronto al MASE

Dopo il lavoro per risolvere i problemi del decreto 152/2022, il nuovo end of waste per i rifiuti da costruzione e demolizione è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale. Al ministero dell’Ambiente parte un tavolo di confronto permanente

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Redazione EconomiaCircolare.com

Richiesta dalla imprese all’indomani della pubblicazione del precedente (e problematico) decreto End of Waste per i rifiuti da costruzione e demolizione, e messa a punto dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, la nuova norma è arrivata ieri in Gazzetta ufficiale. “Più economia circolare e tutela ambientale ma anche pieno supporto a filiere strategiche del Paese che potranno meglio sfruttare materia prima seconda” ha sottolineato il viceministro all’Ambiente Vannia Gava, che ha parlato di “svolta importante” e avviato un tavolo di confronto permanente con il settore.

Soddisfatti i riciclatori: “Diamo merito al vice Ministro Gava e agli uffici del Ministero della rapidità con cui sono riusciti ad apportare le necessarie modifiche alla versione iniziale del Decreto sull’End of Waste degli inerti, migliorandolo decisamente. Il Decreto oggi ha il merito di chiarire i tanti dubbi contenuti nel Decreto 152/2022”, ha commentato Paolo Barberi, presidente ANPAR, associazione di categoria degli impianti fissi e mobili che riciclano rifiuti inerti.

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Il tavolo permanente

Come spiega una nota del MASE, il viceministro ha avviato un “tavolo di confronto permanente con il settore al fine di monitorare sul campo l’effetto delle nuove norme”.  La scelta di avviare da subito un tavolo di confronto non è scontata e dimostra l’apertura del ministero alle istanze del mondo produttivo.

L’articolo 7 del decreto stabilisce che “Entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, acquisiti i dati di monitoraggio relativi all’attuazione delle disposizioni stabilite dal medesimo attraverso il Registro nazionale delle autorizzazioni al recupero […] il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica valuta l’opportunità di procedere ad una revisione dei criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto”. Il viceministro Gava, dunque, ha anticipato la valutazione sull’opportunità e ha reso permanente il tavolo di confronto.

La filiera plaude. Ancora Barberi: “Accogliamo molto positivamente l’annunciata costituzione di un tavolo permanente che testimonia la volontà di mantenere costante il dialogo con le Associazioni di categoria, che nel periodo di monitoraggio (e quindi non solo al termine) potranno suggerire, sulla base delle evidenze che emergeranno dall’applicazione sul territorio, ulteriori modifiche e miglioramenti ove necessario”.

E aggiunge: “Alcune criticità, ancora presenti nel testo, potrebbero inoltre essere risolte ancora prima dell’entrata in vigore, attraverso chiarimenti”.

rifiuti costruzione demolizione
Foto: Canva

I problemi ravvisati dai riciclatori

Le criticità cui accenna il presidente ANPAR, sono emerse in particolare a luglio (come EconomiaCircolare.com ha raccontato) durante un incontro a Bedizzole (BS) promosso da ASSOAMBIENTE e ANPAR. Proprio a Bedizzole le imprese chiedevano di riaprire il tavolo di confronto. Tra i problemi lamentati dalla imprese, ad esempio, l’esclusione dall’End of Waste dei rifiuti interrati e dei rifiuti provenienti da siti sottoposti a bonifica (ancorché inerti e non pericolosi) (qui ulteriori dettagli).

Nel frattempo, accogliendo la proposta avanzata durante il citato convegno da Enrichetta Lupo,  delegata ANPAR per la Lombardia, l’Osservatorio Regionale lombardo sull’economia circolare e la transizione energetica dovrebbe raccogliere “casi concreti relativi alle difficoltà create dal nuovo Regolamento agli operatori e faccia da incubatore per nuove proposte da veicolare al MASE come contributo per l’attività di monitoraggio”.

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