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lunedì, Dicembre 16, 2024

Tradotto in italiano il fumetto con le “scomode verità” sull’economia circolare

Grazie a Transition Italia, il nodo della rete internazionale di Transizione, arriva il fumetto che accompagna e sintetizza il libro “Le impossibilità dell’economia circolare". Il volume, realizzato da Fattore X con l’Agenzia federale per l'Ambiente tedesca (Uba), va oltre le illusioni di una sostenibilità facile da realizzare

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Redazione EconomiaCircolare.com

Lettrici e lettori di EconomiaCircolare.com hanno già avuto modo di conoscere il fumetto che accompagna e sintetizza il libro “Le impossibilità dell’economia circolare. Separare le aspirazioni dalla realtà”, volume realizzato da Fattore X con l’Agenzia federale per l’Ambiente tedesca (Uba) che accende i riflettori sulle condizioni necessarie per rendere davvero la circolarità un fattore abilitante della conversione ecologica.

La versione in inglese del fumetto è stata realizzata dagli scienziati Christoph Hinske ed Harry Lehmann insieme alla “semplificatrice visiva” Virpi Oinonen di Business Illustrator e finanziata da 360° Dialogues, un progetto The Engagement Company, mentre da pochi giorni l’opera è disponibile anche in lingua italiana grazie a Transition Italia, il nodo italiano della rete internazionale di Transizione.

“Le sfide dell’economia circolare sono un argomento che molte persone vogliono evitare. Voglio dire, chi vuole essere il guastafeste della sostenibilità? Nessuno” racconta Virpi Oinonen presentando il suo lavoro. “Al contrario: si cerca di essere positivi e fiduciosi, si ha bisogno di soluzioni alla crisi climatica e alla sostenibilità! E l’economia circolare è una soluzione! Tuttavia, non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia. I problemi devono essere discussi”.

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Con questo spirito il fumetto “Le impossibilità dell’economia circolare”, distribuito con licenza Creative commons (CC-BY-NC-ND 4.0), riassume gli elementi chiave del libro guidando lettrici e lettori a una più rapida comprensione dei rischi legati a una visione superficiale della circolarità. L’obiettivo, evidenzia l’autrice delle 40 tavole illustrate, “è evidenziare i problemi chiave nell’attuale dibattito sull’economia circolare, senza togliere la speranza (spero!)”.

Il fumetto appena tradotto in italiano condensa le idee chiave del libro realizzato con il contributo dell’Uba, realizzato con i contributi di oltre 40 studiosi per andare oltre le “illusioni”, raccontare tutte le “scomode verità” sull’economia circolare e individuare le strade da percorrere per affrontare con efficacia l’emergenza climatica e ambientale.

Le diverse tavole del fumetto riportano in calce il riferimento bibliografico all’autore del libro che ha espresso e approfondito quel particolare concetto espresso attraverso le illustrazioni e i balloon. Una delle tavole, ad esempio, ritrae l’economia circolare nelle forme di una picozza, con davanti una montagna che raffigura la rigenerazione. Il testo di accompagnamento ne chiarisce il senso: l’economia circolare non è l’obiettivo da raggiungere, ma uno strumento che deve essere in grado di portare l’industria e l’umanità a rigenerare il Pianeta attraverso la sostenibilità.

Il fumetto si conclude poi con un ritratto e una citazione. La persona ritratta è Harry Lehmann, direttore generale della Divisione pianificazione ambientale e strategie di sostenibilità dell’Uba e presidente del Factor X Club, il gruppo di esperti che ha dato vita a diverse pubblicazioni – quella sulle impossibilità dell’economia circolare è la quinta – basate sui principi del “fattore 10”, in base al quale entro il 2050 i Paesi più industrializzati devono ridurre di dieci volte i flussi di materiali e l’intero Pianeta di due.

Nella tavola del fumetto Lehman spiega che abbiamo il vantaggio di disporre di tutto ciò che serve in termini di conoscenze e tecnologie per realizzare la sostenibilità a livello globale. Ma poi conclude con una domanda chiave a proposito di queste conoscenze e tecnologie: “Le useremo per costruire un futuro sostenibile basato sul ben-essere o sul ben-avere?”.

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