I materiali a base biologica o biomateriali derivano parzialmente o interamente da biomasse e non sono costituiti da componenti di origine fossile. Seppur materiali comuni come il legno e la carta possono essere definiti tali, genericamente si definiscono ‘bio’ quei materiali che, oltre ad essere costituiti da risorse biologiche rinnovabili, vengono prodotti attraverso una serie di processi estensivi.
L’utilizzo dei biomateriali in economia circolare
Rinnovabili, biodegradabili e compostabili: i biomateriali consentono di utilizzare metodi a basso consumo di energia e di applicare strategie alternative di gestione del rifiuto, come la biodegradazione. In un’economia circolare, oltre a promuoverne l’utilizzo, si tiene conto degli impatti ambientali che un biomateriale può avere durante tutto il suo ciclo di vita.
Per quanto riguarda la sostenibilità, in termini di cambiamento climatico, i materiali a base biologica hanno impatti più bassi rispetto ai materiali convenzionali, ma nell’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) si devono prendere in considerazione anche le emissioni di gas serra legate al cambio di uso della terra, all’eutrofizzazione e alla riduzione di ozono, che nel caso dei biomateriali possono avere impatti ambientali rilevanti. Durante la creazione di nuovi biomateriali è quindi importante analizzare le prestazioni e le eventuali alterazioni sull’ambiente.
Il ruolo strategico dei bioprodotti
Dai materiali a base biologica derivano parzialmente o interamente i bioprodotti. Questi elementi, essendo costituiti da materie rinnovabili, possono aiutare a ridurre la CO2 e a offrire altri vantaggi come la bassa tossicità e la biodegradabilità.
A livello europeo il settore dei bioprodotti è considerato prioritario poiché costituisce un’occasione per l’ economia di essere più sostenibile e ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili. Secondo stime della Commissione Europea i prodotti a base biologica e i biocarburanti producono entrate annuali per approssimativamente 57 miliardi di euro e occupano 300.000 lavoratori.
L’Unione Europea ha definito diverse strategie e iniziative che mettono in primo piano il ruolo dei biomateriali e il rapporto con l’economia circolare:
- strategia sulla bioeconomia, un piano d’azione in cui uno dei pilastri fondamentali riguarda lo sviluppo di mercati e della competitività dei settori della bioeconomia, incluso il settore dei bioprodotti, tramite per esempio la conversione di flussi di rifiuto in prodotti a valore aggiunto
- pacchetto economia circolare, creato per promuovere la transizione ad un’economia più forte e circolare dove si incentiva un utilizzo più sostenibile delle risorse tramite il riciclo e il riuso dei prodotti
- partnership europea dell’innovazione sulle materie, una piattaforma che ha lo scopo di fornire indicazioni di alto livello su come aumentare il riciclo e riuso delle materie per avere una transizione verso un’economia circolare