Per affrontare la transizione energetica sarà necessario investire nella formazione di lavoratori qualificati per un numero stimato a livello mondiale di 100 milioni di nuovi posti di lavoro, che dovrebbero nascere dall’adozione di pratiche sostenibili, dalla crescita dell’utilizzo di veicoli elettrici e dall’aumento dell’efficienza energetica.
È quanto emerge dalla survey presentata il 20 settembre in occasione di “The Green Job. Dal tech ai RAEE: le nuove competenze del mercato del lavoro”, l’evento di chiusura del progetto Training for Circularity. Borse di Studio (WEEE Edition), promosso da EconomiaCircolare.com, Erion WEEE, ENEA, CDCA e patrocinato dalla Città Metropolitana di Roma.
L’evento, che si è tenuto a Palazzo Valentini, a Roma, ha visto la partecipazione dei 10 borsisti di Training for Circularity, il progetto di formazione-lavoro che nell’ultimo anno ha permesso ai giovani laureati e neolaureati di acquisire competenze nel campo dell’economia circolare, con specifico riferimento al settore dei RAEE: dallo studio dell’ecodesign allo sviluppo di strumenti eco-innovativi per il trattamento di questi rifiuti, fino alle strategie di comunicazione, marketing e fundraising per la sostenibilità.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività di “Dire Fare RAEE – Sostenibili per natura“, il programma di sensibilizzazione e comunicazione di ERION WEEE. Le borse sono state bandite e gestite dal CDCA, in collaborazione con ENEA.
Nuove necessità e nuove competenze
Il progetto intende dare risposte concrete ad un quadro che si fa sempre più complesso: a livello mondiale la transizione verde comporterà anche una perdita stimata di 78 milioni posti di lavoro. Si prevede, infatti, che l’occupazione nei settori ad alta intensità di risorse naturali e basati sui combustibili fossili diminuirà notevolmente.
Ad esempio, il settore dell’energia negli Stati Uniti potrebbe subire la perdita di 1,7 milioni di posti di lavoro (in settori legati ai combustibili fossili), mentre in Europa, potrebbero andare persi da 54.000 a 112.000 posti di lavoro diretti a causa della graduale eliminazione dei sistemi di produzione di energia da carbone. Riqualificare questi lavoratori sarà essenziale per ridurre i costi sociali della transizione verde in termini di disoccupazione, comportamenti a rischio e tensioni sociali. Nonostante ciò, le aziende non sembrano particolarmente attive nella ricerca di nuovo personale a causa (nell’84% dei casi) della mancanza di fondi e incentivi.
Il percorso formativo di Training for Circularity
Training for Circularity si è perciò rivolto alle e ai nuovi professionisti nei settori dei RAEE e del green marketing, prevedendo 5 diversi percorsi di studio-lavoro durato 12 mesi. Un percorso a 360° sul tema della circolarità nella filiera dei RAEE: dallo sviluppo di strumenti eco-innovativi per il trattamento di questi rifiuti finalizzati al recupero e alla gestione efficiente delle materie prime critiche, fino alle strategie di comunicazione, marketing e fundraising per la sostenibilità.
Per ciascun iter formativo sono state assegnate due borse di studio: 8 dei 10 studenti dal profilo più tecnico hanno svolto il proprio percorso presso la sede di ENEA, Centro Ricerche Casaccia di Roma, mentre gli altri 2 borsisti sono ospitati, sempre a Roma, dal CDCA. [Qui i risultati delle ricerche di borsiste e borsisti]
“Tutti gli interventi, e gli stessi elaborati delle borsiste e dei borsisti, – il commento di Raffaele Lupoli, direttore responsabile di EconomiaCircolare.com – hanno evidenziato l’urgenza di dotare il tessuto produttivo del Paese di professionalità in grado di coniugare l’approfondimento tecnico con una conoscenza approfondita e multidisciplinare dei principali temi legati alla circolarità. Siamo molto soddisfatti di questo percorso, anche perché le realtà che lo hanno promosso e quelle che hanno interloquito nel corso del dibattito si sono impegnate a proseguire insieme a EconomiaCircolare.com questa complessa ma necessaria missione di favorire politiche e pratiche in grado di colmare il gap di competenze per la doppia transizione, evidenziato anche dal focus group delle imprese che abbiamo interpellato”.
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“Il progetto è stato un esempio virtuoso di come formazione e informazione debbano andare di pari passo per affrontare la doppia transizione, ecologica e digitale. – ha dichiarato Lucie Greyl Presidente CDCA. – Grazie a percorsi specializzanti e a un approccio multidisciplinare, abbiamo provato a rispondere al bisogno di una nuova generazione di professionalità in grado di integrare competenze tecniche, sociali e visione sistemica, tutti elementi fondamentali per stimolare un cambiamento duraturo dei sistemi di produzione e di consumo e promuovere un’economia sostenibile e giusta”.
“Erion WEEE – ha affermato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – riconosce l’importanza di puntare su nuove competenze e professionalità, così da facilitare il passaggio da un’economia lineare a una circolare. Si tratta di una sfida culturale che potrà essere affrontata solo attraverso un impegno concreto sul fronte dell’informazione e della formazione. Per questo motivo, investire sui giovani risulta la strategia più efficace per promuovere un cambiamento concreto”.
“La chiusura dei cicli nelle filiere produttive passa anche dalla formazione di nuove figure professionali. In particolare in un settore strategico come quello dei RAEE e del recupero delle Materie Prime Critiche, che richiede conoscenze tecnologiche specifiche e metodologie innovative. – ha dichiarato Claudia Brunori Direttrice del Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei sistemi produttivi e territoriali ENEA – Con Training for Circularity abbiamo voluto dare il nostro contributo per colmare questo gap di competenze confrontandoci direttamente con le esigenze delle aziende impegnate nella transizione del mondo delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”.
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