È tutto pronto per la dodicesima edizione del Riscarti Festival, il festival internazionale del riciclo artistico ad accesso gratuito che si terrà a la Vaccheria Eur, a Roma, dal 19 settembre al 5 ottobre. L’iniziativa – di cui EconomiaCircolare.com è media partner ed A Sud è partner tecnico – si compone di una mostra collettiva che prevede 30 artisti, talk, performance, laboratori didattici e ricerca scientifica. Sarà inoltre accompagnata da una mostra personale collaterale a Taste’accio Gallery il 26 settembre alle 18.
Il progetto intende aumentare la consapevolezza riguardo alle cause e soprattutto alle conseguenze derivanti dalla crisi climatica, far comprendere quale può essere il ruolo di ognuno nel ridurre i rischi ad essa associata ed assumere, collettivamente, comportamenti virtuosi per il risparmio delle risorse più a rischio.
L’edizione del 2025 racconterà l’esigenza di prendersi cura del nostro Pianeta, esplorerà arte, ecologia, riuso e futuro e mirando alla realizzazione di opere d’arte che sottraggono dall’ambiente i rifiuti, restituendoli come risorsa culturale. In questo processo è centrale l’upcycling, la pratica di reinventare gli oggetti giunti a fine vita e dargli un nuovo scopo e nuovo valore.
Anche il luogo in cui si terrà il festival non è casuale: La Vaccheria è un casale restituito alla cittadinanza e sottratto alla speculazione, all’interno della riserva del Castellaccio, che oggi ha aperto anche un cammino ciclopedonale per raggiungere la Vaccheria dalla metro Eur Palasport.

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L’arte che si fa buona pratica
A volte l’arte può apparire distante dal mondo che viviamo, ma ne è impregnata. “A Riscarti l’arte ha un valore anche pratico”, sottolineano in una nota gli organizzatori che al motto di Getta i tuoi rifiuti in un’opera d’arte, spingono tutte e tutti a contribuire alla sfida creativa che sottrae i rifiuti dal cassonetto e li rimette in circolo. L’invito infatti è partecipare all’inaugurazione portando fondi di caffè, bucce di frutta o verdura, gusci di frutta secca, fiori già debitamente seccati e differenziati.
A guidare nell’esplorazione dell’anello di congiunzione tra arte e sostenibilità, saranno i cosiddetti “artisti climatici” che metteranno la loro arte a servizio della causa. In questo contesto, il riciclo diventa una pratica artistica ma anche una responsabilità collettiva, che in questo caso simbolicamente consente di garantirci un futuro.

“La transizione ecologica – ha detto la direttrice artistica e ideatrice del festival, Marlene Scalise – è prima di tutto una transizione culturale, richiede collaborazione fra istituzioni, imprese, cittadini: l’arte fa da collante. Oltre alla regola delle quattro R della circolarità virtuosa e sostenibile, c’è la R della cultura sostenibile: Riscarti è la quinta R”.
L’evento promuove il legame tra arte, scienza e società e vanta un ampio comitato scientifico, tra cui OBLA (Ordine dei biologi del Lazio e dell’Abruzzo) e l’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e Protezione Ambientale), cui quest’anno si arricchisce della partnership della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi FNOB. In particolare, il progetto coniuga arte e ricerca in uno storytelling artistico per il coinvolgimento attivo nella Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, con focus laboratoristi ed esperienziali nelle giornate 24/25/26 settembre.
Daniela Arduini, Presidente dell’Ordine dei Biologi del Lazio e dell’Abruzzo ha sottolineato “attraverso il progetto Earth, acronimo di Environment, Art, Recycling To Hope, intendiamo sensibilizzare i cittadini sull’urgenza di una nuova alleanza tra uomo e natura, basata su conoscenza, responsabilità e azione”.
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Gli eventi in programma
Tra i tanti eventi si segnala la giornata del 20 settembre in cui si terranno i talk scientifici. Elvira Tarsitano, responsabile scientifico dell’evento dal titolo “La Citizen Science per Il raggiungimento degli Obiettivi dell’agenda 2030” ha dichiarato: “Vivere gli spazi verdi urbani, anche attraverso l’educazione ambientale, ci sintonizza con altre forme di convivenza; ci invita a relazionarci con la realtà osservata e percepita, costruendo e ricostruendo altre comprensioni, producendo e distribuendo sensazioni, informazioni e conoscenze a partire della nostra quotidianità, dando un senso a tutto ciò che facciamo con un approccio di landsense ecology verso uno sviluppo sostenibile, possibile anche con l’ausilio dell’ortoterapia. Le città con i loro spazi e i parchi urbani possono costruire un Sense of place proteggendo le caratteristiche ambientali e culturali degli ecosistemi urbani: usare l’istruzione e le arti per informare e drammatizzare il significato del luogo e scoprire e incorporare le loro canzoni”.
Sarà possibile ad assistere anche a due tavole rotonde che vertono una su “Storie di ricuciture urbane: l’orto e l’arte” e una su “Spreco alimentare. Verso sistemi alimentari ecologici e solidali”.
La seconda settimana è dedicata alla formazione per gli studenti e per i giovani biologi, per provare a tradurre in ambito artistico le nuove ricerche scientifiche.
Nell’ultima settimana, dal 3 al 5 ottobre, i Carbon Carpet organizzano laboratori, incontri e uno swap party speciale, con accomodi, cuciture e rammendi artistici.
L’ultima giornata si alterneranno performance a brindisi solidali: c’è “Error Pulse”, il dj-set di Alessia Damiani, la performance “Sangue elettrico” di Caul, e le cantanti di “Isola di Calore” il brano rap scritto da Usiku, Marte e sognicomeobiettivi la cui guida creativa è del rapper Kento e il cui percorso è stato promosso da A Sud, Partner di Riscarti Festival.

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