Riparare? Allunga la vita (ai prodotti) e ridisegna il sistema
Un focus dedicato al mondo della riparazione; un’attività demodè che si fa tendenza e punta a divenire pilastro in una società nuova, basata sulla circolarità.
Volontari, professionisti e semplici consumatori uniti dalla lotta contro l’obsolescenza programmata e lo smaltimento di tutti quei prodotti elettrici ed elettronici che possono essere rigenerati e riparati. Uno speciale dedicato alla riparazione, per guidarvi alla scoperta delle comunità dei Restartes e dei Repair Cafè. Il viaggio inizia in Olanda con l’intuizione della giornalista Martine Postma, che nel 2009 lancia un evento informale in un Teatro di Amsterdam; una serata tra musica e birra dove riparare elettrodomestici, telefonini e computer. Un momento di condivisione destinato a diventare un movimento; una linea di pensiero che ha fatto comunità attorno alla cultura della riparazione.
Il motto “Dont’ dispare, repair” (non disperare, riparalo) ha fatto gemmare in tutta Europa gruppi di riparatori. Anche a Roma, dove nel 2015 è iniziata l’avventura del primo Repair Cafè italiano. Da Nord a Sud del Paese fioriscono i Restart Party, per favorire la condivisione di conoscenze sulla riparazione e la possibilità di recuperare tonnellate di dispositivi elettronici, evitando che finiscano in discarica. Tra eventi gratuiti, fissi o itineranti, oltre che un’occasione per fare esperienza su come recuperare tablet e frigoriferi, la geografia dei riparatori è da anni anche uno spazio di discussione sul diritto alla riparazione. Ripercorrere le origini di questi movimenti è un’opportunità per conoscere la campagna Right to Repair, una vera e propria mobilitazione internazionale con più di 30 organizzazioni di 12 paesi europei, che in questi anni ha contribuito a creare dibattito sull’allungamento della vita dei prodotti e sul diritto di aggiustarli in caso di guasto.
Ma chi sono i nemici dei riparatori? Ci sono delle mancanze nel Piano d’azione sull’economia circolare che ostacolano il diritto alla riparabilità? Lo abbiamo chiesto a Ugo Vallauri, il fondatore di Restart Project e animatore della campagna Right to repair.
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