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sabato, Novembre 30, 2024

La nuova UNI/TS 11820 potenzia la misurazione della circolarità

Pubblicata nel 2022, la specifica tecnica viene aggiornata grazie al contributo di chi ne ha sperimentato sul campo l’applicazione

Claudio Perissinotti Bisoni
Claudio Perissinotti Bisoni
Laureato magistrale in Ingegneria Gestionale all’Università di Pisa. Già Funzionario Tecnico della Direzione Normazione UNI (ruolo in cui ha gestito i processi della Commissione “Economia circolare” UNI e del task group “Circular economy coordination” nel Technical Committee ISO/TC 207 “Environmental management”) dal 2021 è Technical Project Manager dell’unità organizzativa “Innovazione e sviluppo” con delega a numerosi temi tra i quali l’economia circolare. Partecipa inoltre al gruppo di lavoro ICESP “Strumenti per la misurazione dell’economia circolare” e al topic group “Circular Economy” del CEN/CENELEC SABE (Strategic Advisory Body on Environment).

L’Ente Italiano di Normazione UNI ha rilasciato oggi una nuova versione della specifica tecnica UNI/TS 11820, che affianca le organizzazioni nel valutare il proprio livello di circolarità. La norma, attiva da due anni, viene pubblicata con un aggiornamento frutto del contributo dei tanti soggetti che nei mesi passati hanno sperimentato “sul campo” l’applicazione del framework comune per la misurazione della circolarità.

La normazione tecnica gioca un ruolo fondamentale in questo scenario, fornendo strumenti condivisi e riconosciuti per misurare, verificare e comunicare le prestazioni di circolarità. È in questo contesto che UNI – Ente Italiano di Normazione annuncia la pubblicazione della nuova versione della specifica tecnica UNI/TS 11820.

La specifica tecnica UNI/TS 11820: un riferimento per la misurazione della circolarità

La UNI/TS 11820 nasce dall’esigenza concreta del mercato di disporre di uno strumento affidabile e condiviso per misurare il livello di circolarità delle organizzazioni. Dopo la prima pubblicazione nel novembre 2022, la specifica tecnica ha rapidamente conquistato l’interesse di aziende, enti e professionisti del settore, affermandosi come riferimento nazionale per la valutazione delle prestazioni di circolarità. Il documento è citato anche nella Strategia italiana per l’economia circolare, una delle riforme del PNRR.

Il documento fornisce un framework completo che consente alle organizzazioni di intraprendere un percorso strutturato verso l’economia circolare. Attraverso questo strumento, le organizzazioni possono misurare il proprio livello di circolarità attraverso indicatori specifici, monitorando i progressi nel tempo e identificando le aree di miglioramento. La possibilità di comunicare in modo credibile i risultati raggiunti, tramite verifica di terza parte e Marchio UNI “Claim” rappresenta un ulteriore valore aggiunto del documento.

L’approccio adottato è sistemico e considera molteplici aspetti della circolarità: dall’uso efficiente delle risorse alla gestione responsabile dei rifiuti, dall’innovazione dei modelli di business alla collaborazione lungo la catena del valore, tramite specifici indicatori di circolarità.

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Le novità della versione 2024: maggiore flessibilità e applicabilità

Come detto, la versione 2024 della UN/TS 11820 introduce importanti novità che migliorano significativamente l’efficacia e l’applicabilità. Queste innovazioni sono il frutto del prezioso feedback ricevuto dagli utilizzatori nel corso degli ultimi due anni di applicazione del documento.

Una delle principali novità della nuova versione riguarda la maggiore adattabilità del documento al contesto di applicazione grazie alle modifiche implementate sul parco indicatori e sul metodo di calcolo del livello di circolarità.

Le informazioni e i risultati relativi all’applicazione della specifica tecnica devono essere organizzati e raccolti in un report di circolarità che deve seguire una specifica struttura in modo da riassumere in maniera chiara e trasparente i risultati del processo di misurazione. Il report, inoltre, può essere di supporto alla stesura dei rendiconti di sostenibilità.

Una delle novità più significative riguarda l’introduzione delle soglie di cut-off. Questo concetto, ampiamente utilizzato nelle analisi del ciclo di vita, permette di escludere dalla misurazione gli elementi che hanno un impatto marginale sul risultato complessivo, secondo regole ben definite. In pratica, quando un determinato flusso di materiali o energia rappresenta una percentuale molto piccola del totale, al di sotto della soglia stabilita, può essere escluso dal calcolo. Questo approccio pragmatico consente di semplificare notevolmente il processo di raccolta dati, permettendo alle organizzazioni di concentrare le proprie risorse sugli aspetti più rilevanti, riducendo i costi di implementazione senza compromettere l’affidabilità dei risultati.

Un altro aspetto rilevante della nuova versione è il migliore allineamento di diverse definizioni con la norma ISO 59004, lo standard internazionale di riferimento per l’economia circolare, che ne definisce principi, definizioni e framework per l’implementazione. Le definizioni sono molto importanti per il calcolo degli indicatori, perché aiutano a definire quali dati reperire.

Sono state infine aggiornate le appendici sugli esempi pratici di applicazione e sulla verifica e validazione di terza parte. Quest’ultima consente di certificare i risultati della misurazione attraverso un processo rigoroso e riconosciuto. Il processo di verifica si sviluppa attraverso diverse fasi interconnesse, iniziando con una valutazione indipendente condotta da un organismo accreditato, che verifica attentamente la corretta applicazione della metodologia. Successivamente, si procede alla validazione dei risultati ottenuti, garantendo la loro accuratezza e affidabilità. Il Marchio UNI “Claim” rappresenta un importante valore aggiunto per le organizzazioni e rappresenta un’ulteriore garanzia che attesta la qualità di un prodotto, servizio, processo o professione già certificato secondo uno standard UNI.

misurare circolarità

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Vantaggi per organizzazioni e imprese

L’adozione della UNI/TS 11820:2024 offre alle organizzazioni un ampio spettro di benefici, sia sul piano operativo sia strategico. Dal punto di vista operativo, lo standard fornisce gli strumenti per una misurazione oggettiva e strutturata delle prestazioni di circolarità, permettendo di identificare con precisione le aree di miglioramento potenziale. Questo approccio sistematico può condurre a un’ottimizzazione nell’uso delle risorse. Il sistema inoltre facilita un monitoraggio strutturato dei progressi nel tempo, consentendo alle organizzazioni di valutare l’efficacia delle azioni intraprese e di adattare le proprie strategie di conseguenza.

Sul piano strategico, l’implementazione della specifica tecnica può contribuire a rispondere, in modo proattivo, alle crescenti aspettative degli stakeholder in materia di sostenibilità.

La specifica tecnica offre anche significativi vantaggi in termini di comunicazione. Le organizzazioni possono infatti comunicare le proprie prestazioni di circolarità con maggiore credibilità, grazie a un sistema di misurazione standardizzato e riconosciuto. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un contesto in cui la trasparenza verso gli stakeholder diventa sempre più cruciale, permettendo alle organizzazioni di differenziarsi sul mercato e di valorizzare gli investimenti effettuati in sostenibilità, evitando fenomeni di greenwashing.

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Foto: Canva

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