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Per il fast fashion rivendere i capi usati non riduce le emissioni. Lo studio di Trove
Un calo delle emissioni dello 0,7%: è il calcolo fatto da uno studio sull’impatto della vendita on line di capi usati per marchi come Zara, H&M e Shein. Per gli autori della ricerca “devono puntare su materiali sostenibili e riciclo”
Silvia Gambi contro il fast fashion: “Non serve cambiare continuamente abito per stare bene”
La giornalista di Prato, esperta in comunicazione e sostenibilità nel tessile, spiega perché dovremmo acquistare meno capi. Ma ricorda anche che il cambiamento non riguarda solo chi consuma: aziende e governi dovrebbero avere il coraggio di invertire la rotta verso una moda davvero sostenibile
Greenwashing, l’indice di sostenibilità che promuove le fibre sintetiche per i big del fashion
L’Higg Materials Sustainability Index era considerato uno degli indici più affidabili nel misurare l’impatto ambientale dei materiali. Secondo un'inchiesta dell'Intercept, l’indice Higg non farebbe altro che promuovere tessuti in fibre sintetiche come sostenibili attraverso dati poco trasparenti
Quei brand “green” che inondano il mondo di plastica
Nel report della Changing Markets Foundation la lista delle aziende che praticano greenwashing come tattica per distrarre e ingannare i consumatori, continuando a trarre profitto da vecchi sistemi di produzione e consumo
Greenwashing nella moda, le certificazioni alimentano la dipendenza dal fossile
Dai risultati del report redatto da Changing Markets Foundation emerge un’autoregolamentazione priva di trasparenza, indipendenza e responsabilità. “Serve legislazione efficace e vincolante”
“Rendere circolari i prodotti sarà la norma”: ecco la Sustainable Products Initiative dell’Ue
Il pacchetto di proposte presentato dalla Commissione europea renderà i prodotti europei più circolari, soprattutto nella moda e nell'edilizia
#EUCircularTalks: l’impegno delle multinazionali verso l’ecodesign tra passi avanti e dubbi
Nel corso del seminario online dedicato al design circolare del ciclo #EUCircularTalks, si sono affrontati temi legati alla circolarità, all’ecodesign e ai benefici economici che ne possono derivare. Oltre a vari esperti del settore, sono intervenuti i rappresentanti di H&M, Decathlon e Ikea
Alla Cop26 l’industria fashion dimentica l’economia circolare. Assenti i concetti di riduzione e riutilizzo
Moda inquinante e sprecona: è così che viene etichettata la filiera fashion basata sul modello lineare. Essendo coinvolta nei settori con l’impronta carbonica maggiore, non poteva essere snobbata alla Cop26 di Glasgow che ha ospitato il panel Fashion industry Race to Zero con alcuni dei brand leader della filiera