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De Salvo (Corertex): Vorremmo che in Europa su end of waste ed EPR arrivassero le nostre ragioni
Il presidente del Corertex, consorzio pratese per il riuso ed il riciclo tessile: “Ci aspettiamo maggiore coinvolgimento da parte del Ministero”. Problemi sul testo dell'end of waste
End of waste tessili, Confindustria Toscana Nord: bene che il Ministero lavori, ma aspettiamo l’Ue
Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato hanno scritto al ministero dell’Ambiente per presentare rilievi: “Il passaggio da rifiuto a materia prima secondaria è troppo avanzato”
Zilla (Cobat tessile): Sull’EPR necessario andare avanti a velocità sostenuta
Secondo il direttore generale del consorzio Cobat tessile, attendere la conclusione dell’iter europeo per approvare norme italiane sulla responsabilità estesa del produttore per il tessile (EPR) significherebbe “togliere tempo prezioso a tutte quelle realtà, aziende e consorzi, che stanno già da tempo preparandosi”
Decreto EPR tessili, i Consorzi pressano il ministero: “Accelerare”
A Ecomondo un convegno che per la prima volta ha raccolto i maggiori consorzi per il fine vita dei rifiuti tessili: “Accelerare le operazioni di confronto con il Ministero affinché il comparto definisca presto le regole in ottica EPR”
“Abbiamo abiti per 6 generazioni: ecco perché un sistema EPR è urgente”. A Ecomondo il nuovo Quaderno sul tessile
Nonostante gli sforzi e la crescente sensibilizzazione, l'Unione Europea è in grado attualmente di riciclare soltanto il 12% dei rifiuti tessili. Dove si può intervenire per migliorare? A questa domanda prova a rispondere il nuovo Quaderno di EcomoniaCircolare.com, che sarà presentato oggi a Rimini
Tessile, riuso, Raee e tanto altro. Gli eventi di EconomiaCircolare.com a Ecomondo 2023
Alla nuova edizione di Ecomondo, l’appuntamento di Rimini per l’innovazione tecnologica dell’economia circolare e verde, il nostro magazine sarà presente con una ricca programmazione. Talk, interviste e convegni, con tre nuovi pubblicazioni sulla filiera tessile, su RAEE e materie prime critiche e sul riuso
Per il fast fashion rivendere i capi usati non riduce le emissioni. Lo studio di Trove
Un calo delle emissioni dello 0,7%: è il calcolo fatto da uno studio sull’impatto della vendita on line di capi usati per marchi come Zara, H&M e Shein. Per gli autori della ricerca “devono puntare su materiali sostenibili e riciclo”
Silvia Gambi contro il fast fashion: “Non serve cambiare continuamente abito per stare bene”
La giornalista di Prato, esperta in comunicazione e sostenibilità nel tessile, spiega perché dovremmo acquistare meno capi. Ma ricorda anche che il cambiamento non riguarda solo chi consuma: aziende e governi dovrebbero avere il coraggio di invertire la rotta verso una moda davvero sostenibile