Promuovere stili di vita più sostenibili, è con questo obiettivo che TerraLab, un’associazione di tutela ambientale, ha mosso i primi passi a Milano nel 2019. Nata dall’iniziativa di sette donne, si avvale sia del coinvolgimento attivo della comunità sul territorio, sia dell’implementazione di iniziative digitali volte a sensibilizzare le persone all’importanza di contribuire a uno sviluppo sostenibile, con ricadute positive per le persone e per il pianeta.
Di questa realtà – che sta mettendo a punto, tra le altre cose, il Riverberi Festival, il festival della sostenibilità e della consapevolezza, il prossimo 16 giugno a Milano – ci ha colpito l’attenzione verso le tematiche di genere, e come queste si intreccino con naturalezza con le questioni di matrice più prettamente ambientale.
“Lo sviluppo sostenibile – ha detto ad EconomiaCircolare.com Laura Zunica, co-fondatrice e presidente di TerraLab – è un tema complesso e articolato che comprende numerose sfaccettature le quali si intrecciano e dipendono le une dalle altre. Non è possibile parlare di giustizia climatica senza riflettere sui consumi responsabili, non è possibile parlare di inquinamento dei mari da plastica senza occuparsi del tema della biodiversità, non è possibile parlare di diritti umani senza considerare la questione di genere”.
[Don]Ne Vogliamo Parlare
Nel 2021 viene attivato, insieme a Change for Planet, il progetto [Don]Ne Vogliamo Parlare, volto a sensibilizzare sulle discriminazioni di genere e finalizzato al raccoglimento di fondi per prestazioni sospese di supporto psicologico in favore delle vittime della violenza di genere, grazie alla collaborazione di Fondazione Soleterre.
In un report del 2021 che analizza la parità di genere all’interno del nostro contesto sociale, e il suo legame con lo sviluppo sostenibile, sono state raccolte oltre 100 testimonianze di donne.
“Consigliamo – prosegue Zunica – la lettura d’un fiato di questo documento, soprattutto (ma non solo) a un pubblico maschile: il report offre uno spaccato della nostra società che spesso non viene percepito in maniera adeguata. Poiché per noi la consapevolezza è il punto di partenza del cambiamento, sollevare consapevolezza su questo tema parlandone, attivando la condivisione e la divulgazione di queste testimonianze, ci aiuta a riflettere su quali possono essere possibili soluzioni”.
Ogni anno a novembre, nell’ambito del progetto, viene realizzato un incontro partecipato, con professionisti e professioniste del settore, durante il quale il pubblico condivide esperienze, attivandosi poi in tavoli di lavoro volti a riflettere su valide soluzioni per contribuire ad un cambiamento.
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Reverberi Festival
Le questioni di genere – ed in particolare il tema della parità di genere sul lavoro, il corpo e più in generale il femminismo intersezionale – saranno esplorate anche all’interno del Riverberi Festival, a Milano il 16 giugno alle 16,30, in un panel dedicato che ospiterà Biancamaria Furci, caporedattrice di Bossy, Dalila Bagnuli, scrittrice e podcaster, Martina Micciché, attivista e divulgatrice, e Maria Rita Gallozzi, presidente di FSC Italia.
“Riverberi – conclude Laura Zunica – è il coronamento del lavoro della nostra associazione che da quando è nata nel 2019 si è impegnata ogni giorno nel sensibilizzare le persone e promuovere stili di vita consapevoli e responsabili come strumento per contribuire a uno sviluppo sostenibile in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Speriamo di cuore che questa sarà la prima di tante edizioni”.
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