Innovazione tecnologica, sociale, green per accelerare la transizione verso modelli di produzione e consumo più sostenibili. Grazie alle competenze, al design, alle relazioni. Ripensare la progettazione dei prodotti, misurare la sostenibilità e raccontare la transizione ecologica e digitale sono le sfide al centro di Intelligenza Circolare, l’evento internazionale organizzato giovedì scorso a Roma da ISIA Roma Design e dal magazine EconomiaCircolare.com.
Nella prestigiosa cornice di Villa Altieri si sono incontrati oltre 200 tra professionisti, accademici, studenti e rappresentanti istituzionali. Con il coinvolgimento attivo della Commissione Europea, di tre Ministeri italiani e di centri di ricerca internazionali di primo piano come la Ellen MacArthur Foundation.
Una giornata di incontri, progetti e visioni “per raccontare come l’eco-innovazione stia trasformando modelli produttivi, filiere e abitudini di consumo”. Attraverso panel, workshop e keynote, sono state condivise esperienze, pratiche virtuose e nozioni indispensabili per rivoluzionare le filiere produttive e il modo stesso di concepire la progettazione di prodotti e nuovi modelli di business.

Il ruolo del design e delle alleanze
“Questo convegno conferma la centralità della ricerca nel design. Designer e artisti, con la loro cultura del progetto, hanno anticipato da tempo il tema dell’ecosostenibilità”, ha detto Giovanna Cassese, presidente dell’ISIA Roma Design. “L’attenzione odierna – ha aggiunto – trova un importante riconoscimento nell’invito del MASE a partecipare al tavolo tecnico sull’Ecodesign. La nostra ricerca è da sempre trasversale, in dialogo con enti come CNR ed ENEA, e l’avvio dei dottorati di ricerca è un passo cruciale per potenziare questa vocazione. Il nostro impegno, come ISIA Roma, è continuare a promuovere questa sinergia per rafforzare il ruolo innovativo dell’intero sistema AFAM”.
L’iniziativa ve ricondotta nell’ambito del progetto PNRR “Creative competencies for the social change: tradition and future of Made in Italy”, con il patrocinio di Città metropolitana di Roma Capitale, in partnership con Erion, Consorzio IRIS LAB, MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, Ecomondo, Sustain Me Hub, EZ Lab Blockchain Solutions, Accredia, Alsistem e GreenLoop Festival (Eurocube).
Intelligenza Circolare, riflette il nostro direttore, Raffaele Lupoli, ha “dato l’innesco a un confronto tra chi innova e tra chi è chiamato a sostenere la doppia transizione, in Italia e a livello internazionale. Le voci che hanno abitato la giornata di giovedì hanno condiviso esperienze, pratiche e nozioni indispensabili per rivoluzionare le filiere produttive e il modo di concepire la progettazione di prodotti e nuovi modelli di business. Come magazine abbiamo ora il compito di continuare ad alimentare i diversi aspetti del confronto partito a Villa Altieri, scendendo in verticale lungo le filiere e le catene del valore, e al tempo stesso monitorando dall’alto lo stato dell’arte di questo indispensabile cambiamento sistemico.”
L’evento ha inoltre rafforzato l’alleanza strategica tra il mondo della formazione, le imprese e le istituzioni locali, un elemento chiave per tradurre le conoscenze in azioni concrete sul territorio. A questo proposito, Pierluigi Sanna, vicesindaco della Città metropolitana di Roma Capitale, ha dichiarato: “Abbiamo ereditato un modello di economia che scarta persone e materiali. Oggi abbiamo il compito di chiudere le filiere produttive per aprire sentieri in cui sia possibile seguire un passo diverso; un cammino in cui nessuno resti indietro. Questo sentiero sarà percorribile solo con l’economia circolare e con la conversione ecologica della società. Eventi come Intelligenza Circolare consentono di intraprendere questa strada con una trasmissione di saperi su ecologia, design e innovazione. Il nostro compito è accogliere queste conoscenze e concretizzarle. Con queste alleanze, l’area metropolitana potrà disegnare territori più circolari e più giusti“.
Intelligenza Circolare si pone quindi non come un punto di arrivo, ma come il catalizzatore di un percorso a lungo termine, volto a costruire una rete solida e a promuovere un cambiamento sistemico basato sui principi della sostenibilità e dell’inclusione.

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