Il pregio di ogni campagna elettorale è di far comprendere alla popolazione obiettivi e aspirazioni dei partiti che intendono governare. Vale anche per l’ambiente, argomento di cui si parla spesso – soprattutto attraverso alcune parole chiave come “sostenibilità” e “transizione ecologica” – ma di cui poi, in realtà, si fa fatica a comprendere le modalità con cui i candidati e le candidate intendono raggiungere tali mete.
Rispetto ai proclami, ai comizi e agli annunci social, i programmi elettorali sono un punto di partenza più ampio, forse addirittura più sincero, per comprendere chi supportare col proprio voto. E, soprattutto, consentono di analizzare che tipo di società e di modello di sviluppo sarà possibile attuare.
Mentre nel nostro Speciale abbiamo rivolto alcune domande specifiche ai maggiori partiti impegnati in campagna elettorale su quelli che sono i nostri temi (economia circolare, gestione dei rifiuti e crisi energetica), in questa rubrica In Circolo abbiamo scelto di chiedere un commento sui programmi elettorali alle associazioni maggiormente impegnate a tutela dell’ambiente e per la costruzione di un mondo migliore.
Ne è venuta fuori, come potrete osservare, una critica abbastanza estesa, a partire dalla consapevolezza che, pur in tempi così difficili come quelli attuali, serve riprendere la voglia di sognare e di porsi traguardi ambiziosi. Ne va della salvezza del genere umano e del pianeta. A voi una buona lettura.
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