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La Città Verde

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Informazioni
Indirizzo:
Via Mascarino, 14, 40066 Pieve di cento BO, Emilia Romagna
Regione: Emilia Romagna
Città: Pieve di Cento
Website:
Attività:
  • Modello produttivo circolare
Target:
  • B2C
  • B2B
Anno di nascita: 1991
Anno riconversione: 2009

    SERVIZI E PRODOTTI PER IL TERRITORIO
    TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E PRODUZIONE DI COMPOST E CIPPATO

    La cooperativa sociale La Città Verde nasce a Pieve di Cento (BO) nel marzo del 1991. Obiettivo della cooperativa è quello di essere impresa sociale che fornisce servizi e prodotti di qualità legati al territorio: cura del verde, igiene urbana, trattamento rifiuti, manutenzione arredi urbani e servizi socio-educativi. Queste attività sono finalizzate ad offrire a persone svantaggiate opportunità di lavoro e benessere associate a percorsi assistiti e personalizzati di autonomia e formazione.

    Attualmente La Città Verde ha sede legale e operativa a Pieve di Cento (BO) e mantiene sedi operative nei comuni di Crevalcore (BO) e Ferrara. Dal 1991 ad oggi la cooperativa ha consolidato il proprio lavoro ponendo attenzione alla produzione di ricchezza relazionale e di reddito. In particolare, ad oggi conta 116 dipendenti, di cui 38 svantaggiati, ed ospita 25 percorsi di inserimento protetto, privilegiando sempre l’appartenenza e il legame delle persone ai luoghi d’origine.

    Attraverso la recente inaugurazione, a luglio 2016, di un impianto di trattamento rifiuti finalizzato alla produzione di compost e cippato a Crevalcore, La Città Verde ha chiuso la filiera dei settori produttivi già esistenti. Infatti, i rifiuti organici derivanti dalle raccolte porta a porta e gli scarti della manutenzione del verde effettuate dalla cooperativa sul territorio, vengono trasformati, insieme a quelli conferiti da altre multiutility, in compost e cippato venduti sul mercato per l’utilizzo nella filiera agricola e delle energie rinnovabili, secondo un perfetto esempio di economia circolare. In particolare, l’impianto di compostaggio ha una capacità di trattamento di 15000 ton di materiale annuo e trasforma, attraverso un processo aerobico, la frazione organica umida e gli scarti verdi dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi in compost destinato alla commercializzazione come ammendate compostato misto per l’utilizzo in agricoltura. All'interno dell’impianto di trattamento rifiuti viene anche effettuato il recupero di rifiuti silvicolturali, imballaggi in legno, scarti di potatura per la produzione di combustibile (cippato), autorizzato per 8.000 tonn/anno ed il recupero di arredo urbano metallico, autorizzato per 90 tonn/anno.

    Attraverso l'impianto di Crevalcore La Città Verde, oltre al beneficio di una gestione sostenibile dei rifiuti, crea nuove opportunità di lavoro, anche per persone svantaggiate, e sostiene l'economia locale, in un’ottica in cui il benessere globale dell’individuo, e conseguentemente della comunità, non può essere scisso dal contesto ambientale in cui vive. La Città Verde promuove e sostiene il modello di economia circolare e sviluppo sostenibile attraverso le proprie attività produttive e attraverso l’adesione a progetti incentrati su queste tematiche. Ne sono un esempio il progetto Ashoka-Schneider (2015-2016), riguardante l’innovazione sociale contro la povertà energetica, e il progetto LIFE+ LOWaste (2011-2014) sul recupero dei rifiuti (www.lowaste.it), classificato in maggio 2016 a Bruxelles tra i 5 migliori progetti del programma europeo LIFE di sempre, dal 1992 ad oggi. Sempre nell'ambito dell’economia circolare, La Città Verde nel 2017 è stata selezionata da Legambiente tra i campioni riportati nell’atlante dell’economia circolare

    Avviato a luglio 2016, l’impianto di trattamento rifiuti situato a Crevalcore (BO) è finalizzato alla produzione di compost da rifiuti biodegradabili (organico e verde) e di biocombustibile da biomasse legnose di scarto. I rifiuti organici derivanti dalle raccolte porta a porta e gli scarti della manutenzione del verde effettuate dalla cooperativa sul territorio, vengono trasformati, insieme a quelli conferiti da altre multiutility, in compost e cippato venduti sul mercato per l’utilizzo nella filiera agricola e delle energie rinnovabili, secondo un modello di economia circolare. Tale modello è caratterizzato da:

    Produzione di compost (circa 4.000 tonn/anno) trasformando tonnellate di rifiuti (fino a 15.000 tonn/anno) sottratte alle discariche, con relativa minore produzione di CO2, rispetto allo smaltimento in discarica
    Produzione di biocombustibile, recuperando biomassa legnosa di scarto (8.000 tonn/anno), in particolare di cippato, che ha un impatto, in termini di emissioni di CO2, molto minore rispetto ai combustibili fossili
    Presenza sul tetto dell’impianto di compostaggio di un impianto fotovoltaico che produce energia elettrica pari a più del 50% del fabbisogno energetico dell’impianto stesso, con media annuale di produzione di energia pari a 247,5 MWh, e relativo abbattimento di CO2 pari a 173 t (media annuale). 
    Impianto di prossimità, che consente di ottimizzare i trasporti con relativa diminuzione delle emissioni di CO2 (conferimento rifiuti provenienti da territori limitrofi distanti non più di 40 km e compost prodotto venduto nel raggio di 15 km).

    La Mission della cooperativa si identifica nella costruzione e sviluppo del bene comune attraverso la fornitura di servizi e prodotti di qualità a prezzo equo nel settore della cura del verde, della gestione e recupero dei rifiuti, dell’installazione e manutenzione degli arredi urbani e dell’agricoltura sociale creando al contempo opportunità di lavoro, occupazione, socialità e integrazione in particolare per persone in difficoltà (33% dei lavoratori sono svantaggiati). Nell'attuare ciò, la cooperativa mira mantenere il legame con il territorio di provenienza delle persone che lavorano all'interno della cooperativa (100% personale locale), consolidare il rapporto di fiducia e collaborazione con clienti ed cittadini, e fornire servizi e prodotti rispettosi dell’ambiente e delle condizioni di salute dei lavoratori e dei collaboratori.

    I servizi erogati sono certificati secondo le normative ISO 9001:2008, ISO 14001:2004 e OHSAS 18001:2007 e nel corso dell’anno 2014 è stato adottato un modello organizzativo gestionale ai sensi del d.lgs.231/2001 riguardante la responsabilità amministrativa della cooperativa. Il lavoro sociale non può essere separato dalla partecipazione a reti e progetti costituite da organizzazioni che direttamente e indirettamente si occupano di lavoro, fasce deboli, territorio e ambiente. Per questo motivo la cooperativa ha promosso la nascita e consolidato l’appartenenza ad alcune reti orientate ai principi di un sviluppo economico fondato sulla solidarietà e sulla cura delle persone e dell’ambiente, quali Impronte Sociali, Consorzio Iniziative Sociali, Ecobi, CIC, AIEL, Ashoka, Associazione Orius. In linea con il profilo della cooperativa, l’attività dell’impianto di trattamento rifiuti, attraverso una gestione sostenibile dei rifiuti a livello locale e l’incentivazione dell’occupazione locale, anche di persone svantaggiate, coniuga aspetti ambientali e sociali, in un’ottica in cui il benessere globale dell’individuo, e conseguentemente della comunità, non può essere scisso dal contesto ambientale in cui vive.