mercoledì, Agosto 13, 2025

Batterie portatili, raccolta differenziata su del 10%

Il tasso di raccolta raggiunge il 36,47%. Castelli (Centro di Coordinamento): “Soddisfatti, ma siamo ancora lontani dai target europei. Necessaria un'azione di sistema che coinvolga tutti gli attori della filiera”

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Redazione EconomiaCircolare.com

In Italia nel 2024 sono stati raccolti oltre 10 milioni di chilogrammi di batterie portatili. Si tratta di una crescita del 10,5% rispetto all’anno precedente. Lo dicono i dati forniti dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA).

Quando si parla di batterie portatili si fa riferimento a prodotti di uso quotidiano, come le batterie stilo alcaline o le batterie a bottone al litio, oltre a quelle presenti nei più diffusi dispositivi elettronici ad uso domestico, come smartphone e laptop. I dati del CDCNPA tengono conto sia della raccolta coordinata dallo stesso Centro di coordinamento, sia di quella effettuata direttamente dai consorziati tramite altri canali.

Risultati della raccolta e target UE

I 10.383.926 kg di pile portatili raccolti nel 2024, rispetto al 2023 evidenziano “una crescita importante a doppia cifra (+10,5%), che si traduce in 985.000 kg aggiuntivi”. Il risultato, sottolinea il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, “è ancor più positivo per il fatto che inverte la flessione negativa emersa in quell’anno”.

Tutti questi chilogrammi corrispondono ad un tasso nazionale di raccolta del 36,47% (che, spiega CDCNPA, “è calcolato sul rapporto tra i quantitativi raccolti nell’anno di riferimento con la media dell’immesso sul mercato nell’anno solare di riferimento e nei due anni precedenti”). Tasso in crescita rispetto al 30,66% dell’anno precedente. Parliamo di una media nazionale pro capite di 176 grammi per abitante: “Circa 8 batterie stilo AA”.

Questa crescita riduce ma non annulla il ritardo rispetto agli obiettivi europei: spiega infatti il CDCNPA che il risultato nazionale “risulta ancora distante dal target del 45% previsto dall’UE che si traduce in 217 g/ab, peso che equivale a circa 10 batterie stilo AA”.

Commenta Laura Castelli, presidente del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori: “Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2024, che segnano un’inversione di tendenza rispetto all’anno precedente. Tuttavia, siamo ancora lontani dai target europei e siamo convinti che solo attraverso un’azione di sistema che coinvolga tutti gli attori della filiera potremo raggiungerli. L’impegno e la collaborazione di tutti sono essenziali per accelerare il processo”.

Il CDCNPA precisa che il dato della raccolta e il suo aumento risentono di un cambiamento nel perimetro dei beni contabilizzati: il nuovo Regolamento europeo Batterie (2023/1542), in vigore da agosto 2023 e applicato nelle sue disposizioni generali negli stati membri dal febbraio 2024, “ha modificato infatti i criteri di classificazione di alcune tipologie di prodotto immesse sul mercato che non rientrano più nella categoria delle batterie portatili, di conseguenza tali prodotti non sono più contabilizzati nella relativa categoria di immesso”.

pile batterie
Foto: Canva

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I motivi della crescita della raccolta

I fattori che hanno determinato questo incremento sono diversi, a partire dallo sviluppo della rete di raccolta che si traduce in una maggiore capillarità sul territorio nazionale e, di conseguenza, in una maggiore prossimità al cittadino. Spiga la nota del Centro di coordinamento: “Un importante elemento di positività che emerge dai risultati 2024 è la conferma della crescita dei punti di raccolta iscritti al CDCNPA composta da punti vendita, centri di raccolta, impianti di trattamento dei RAEE, grandi utilizzatori finali, centri di stoccaggio e centri di assistenza tecnica. Nel corso dello scorso anno il numero complessivo di questi luoghi di raccolta è passato infatti da 13.080 a 14.692, con una netta prevalenza di punti vendita”.  

A ciò si aggiunge l’aumento della raccolta di batterie presenti all’interno dei cosiddetti RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, in particolare quelli derivanti dall’elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici: “Questa specifica tipologia di rifiuti elettronici nel 2024 ha registrato un incremento del 7,5% rispetto all’anno precedente”.

Altrettanto importanti si sono dimostrate, infine, le attività e le iniziative di comunicazione e sensibilizzazione ambientale promosse nel corso del 2024 sia dal CDCNPA sia dai sistemi collettivi consorziati.

“Necessaria immediata applicazione delle disposizioni UE”

Il nuovo Regolamento batterie impone che la raccolta raggiunga il tasso del 73% entro il 2031. “Si comprende quanto sia prioritario che le nuove disposizioni europee trovino immediata applicazione nel nostro Paese – commenta il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori – così da produrre i loro effetti in tempi rapidi, e semplificando al tempo stesso tutte quelle attività necessarie a stimolare la raccolta da parte dei cittadini. Un impegno che richiede l’impegno e il coinvolgimento sinergico di istituzioni e attori di tutto il sistema”.

batterie ioni di litio

 

Raccolta di batterie industriali e per veicoli

 Accanto alle batterie portatili, la direttiva 2006/66/CE (in vigore fino al prossimo 18 agosto 2025, quando la gestione delle batterie esauste verrà disciplinata integralmente del nuovo Regolamento) divide questo tipo di rifiuto in altre due categorie: industriali (destinate alla trazione elettrica dei veicoli o all’accumulo di energia) e per veicoli (utilizzate per l’avviamento, illuminazione o accensione dei veicoli). Anche per queste tipologie di batterie esauste il CDCNPA ha fornito dati sulla raccolta, dati parziali perché riflettono esclusivamente la raccolta “effettuata dai consorziati del CDCNPA”. Fatta questa premessa, nel 2024 sono stati intercettati 130.758.929 kg di batterie industriali e per veicoli, in crescita del 32% rispetto al 2023. “Al pari di quello delle batterie portatili, anche questo risultato risulta in controtendenza rispetto alla flessione registrata lo scorso anno”. Un report con i dati complessivi a livello nazionale, fa sapere il CDCNPA, sarà disponibile da metà giugno.

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Cos’è il CDCNPA

Il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori è il consorzio al quale aderiscono i sistemi collettivi (i cosiddetti consorzi) e individuali costituiti dai produttori e importatori di batterie. Il suo compito è “garantire la raccolta differenziata, il corretto trattamento e il recupero dei rifiuti di batterie, promuovendo l’efficienza del sistema nazionale in linea con gli obiettivi ambientali e normativi dell’UE”.

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