domenica, Marzo 9, 2025

La nuova bussola Ue c’è, ma dove andiamo? Il meglio della settimana

È una road-map ancora piena di incognite il Competitiveness Compass presentato dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: decarbonizzazione e tutela degli ecosistemi saranno una priorità? E poi i green claims, l'Italia che punta sul gas, la guida sulle etichette e le altre notizie della settimana raccontate dalla redazione di EconomiaCircolare.com

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Redazione EconomiaCircolare.com

L’Europa si è dotata di una nuova “bussola”, ma è davvero chiara la meta da raggiungere? È questa la domanda che scaturisce dalla notizia alla quale EconomiaCircolare.com ha dato maggior risalto questa settimana con un approfondimento del collega Daniele Di Stefano. È una road-map ancora piena di incognite il Competitiveness Compass presentato dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: le parole chiave sono competitività e semplificazione, con l’obiettivo della decarbonizzazione dell’economia confermato ma non più rivendicato come prioritario.

 

SEMPLIFICAZIONE O DEREGULATION?

Sarà dunque il tempo, e la risultanza delle spinte dei vari Paesi e portatori d’interessi, a dirci se effettivamente questa legislatura europea sarà quella della piena ed efficiente attuazione del Green Deal (sui cui obiettivi Von der Leyen ha detto di voler “mantenere la rotta”) o quella di una deregulation che allontana ancora di più i target di riduzione delle emissioni e di tutela degli ecosistemi e della biodiversità. Come registrato in questa rassegna di reazioni, le preoccupazioni non mancano.

Un primo banco di prova lo avremo con il prossimo atto annunciato dalla Commissione, previsto per il mese di febbraio: il cosiddetto “pacchetto Omnibus” che dovrebbe armonizzare e semplificare le procedure introdotte con la Tassonomia europea delle attività eco-compatibili, la direttiva CSRD sul reporting di sostenibilità e la direttiva CSDDD sulla due diligence delle imprese.

Non è un segreto che Francia e Germania abbiano fatto pressioni per ridurre la portata di questi provvedimenti e, d’altro canto, preoccupa il cosiddetto “effetto cascata”, con le imprese di piccole dimensioni gravate da nuove incombenze su richiesta di quelle più grandi, impegnate ad attuare insieme alla loro catena di fornitura i nuovi obblighi di rendicontazione non finanziaria.    

Nei prossimi mesi sono attesi poi il Clean Industrial Deal, a supporto della decarbonizzazione dei settori maggiormente impattanti come l’acciaio e il cemento, la progressiva attuazione del Regolamento Ecodesign e, tra fine 2025 e inizio 2026 il Circular Economy Act, che dovrà ridurre la nostra dipendenza dalle materie prime “vergini”.

 

GREEN CLAIMS IN DIRITTURA D’ARRIVO

Sempre dall’Europa è arrivata questa settimana la notizia dell’apertura della fase di trilogo sulla proposta di direttiva Green Claims. Anche in questo caso c’è il timore che, dopo la proposta di semplificazione fatta dal Consiglio Europeo allo scadere della passata legislatura, l’accordo tra Parlamento, Commissione e Consiglio depotenzi ancora il provvedimento. L’attenzione è puntata sulla necessità che le dichiarazioni ambientali siano basate su prove scientifiche validate da soggetti terzi indipendenti.

direttiva green claimso

ANCORA INFRASTRUTTURE FOSSILI?

Con Andrea Turco abbiamo anche dedicato un focus su “tutto il gas di cui non abbiamo bisogno”, soprattutto in una fase in cui il nostro Paese fa registrare i consumi di gas più bassi da almeno un quarto di secolo. Un recente report dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis conferma quello che il nostro giornale registra da tempo: è un pericoloso ossimoro porsi l’obiettivo di decarbonizzare l’economia mentre di investe in nuove infrastrutture per le fonti energetiche fossili.

 

ETICHETTE E DIFFERENZIATA: LA NOSTRA GUIDA

Altro contenuto da segnalare nella selezione di questa settimana di EconomiaCircolare.com è quello realizzato grazie alla collega Letizia Palmisano e al prezioso supporto di Junker App, prezioso partner di numerose iniziative del nostro giornale. Questa volta abbiamo proposto a lettrici e lettori un vademecum su come comportarsi quando l’imballaggio da conferire nella raccolta differenziata ha un’etichetta adesiva: che siano barattoli, yogurt o sacchetti compostabili è importante sapere quando va staccata e quando si può lasciare sulla confezione. Le variabili sono tante e conoscerle aiuta a garantire una differenziata di buona qualità. Buona lettura!

 

etichette raccolta differenziata

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