domenica, Dicembre 7, 2025

Crisi del riciclo della plastica, ieri al MASE incontro interlocutorio di coordinamento

Daniele Di Stefano
Daniele Di Stefano
Giornalista ambientale, redattore di EconomiaCircolare.com e socio della cooperativa Editrice Circolare

Quello di ieri al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) è stato, e non avrebbe potuto essere diversamente, un tavolo interlocutorio e di coordinamento, come ha detto la viceministro Vannia Gava aprendo l’incontro. Servito ai presenti – Confindustria, CONAI, POLIECO, COREPLA, CORIPET, ASSORIMAP, ASSOAMBIENTE, il Centro Nazionale Rifiuti di ISPRAENEA, ANCI, UTILITALIA – per argomentare davanti alle strutture tecniche del ministero l’allarme sulla filiera del riciclo della plastica.

Sono stati esposti i dati che descrivono la crisi delle imprese. E sono state depositate memorie con le proposte per attenuare una sofferenza economica che rischia di tradursi in una grave sofferenza infrastrutturale, se in Europa e in Italia i riciclatori dovessero continuare a chiudere. 

“L’Europa sta perdendo la capacità di riciclo: dal 2023 hanno chiuso circa 40 impianti, con Regno Unito e Paesi Bassi in testa” ha spiegato Walter Regis, presidente di Assorimap, associazione delle imprese nazionali del riciclo. Che parla di “dati incontrovertibili che fotografano l’emergenza nazionale”. Si tratta, chiarisce, di oltre le 280.000 tonnellate di capacità di riciclo perdute nel solo 2024, “che si prevede raggiunga addirittura 380.000 tonnellate nel 2025”. Tanto per farsi un’idea, in Italia, dati COREPLA, nel 2024 abbiamo riciclato poco più di 930 mila tonnellate.

“L’Italia è la prossima linea del fronte” avverte Regis: “I nostri dati mostrano un crollo verticale degli utili di esercizio del settore, precipitati da 160 milioni di euro nel 2021 a soli 20 milioni nel 2023, un tracollo dell’87% che viaggia ormai verso lo zero, nonostante la produzione di plastica riciclata resista. Siamo in piena crisi”.

Tra le proposte dei riciclatori italiani ed europei – che EconomiaCircolare.com ha raccontato nel dettaglio – crediti di carbonio e certificati bianchi da legare alla plastica da riciclo, e maggiori controlli e sanzioni sulla tracciabilità.  

Dall’incontro non sono arrivate promesse, se non quella di sollecitare tutti gli attori potenzialmente coinvolti – come le Regioni, le dogane – per capire quale reazione mettere in campo.

Fuori dal MASE dopo il tavolo si respira soddisfazione. “La filiera della plastica è compatta e il dialogo con il Ministero è aperto. C’è la volontà comune di costruire insieme soluzioni concrete e condivise”, dice a EconomiaCircolare.com il direttore generale di Corepla Giovanni Bellomi. “È stato un primo incontro che dimostra l’apertura del Governo, cui confidiamo seguano non soltanto altri tavoli ma azioni politiche urgenti”, così Walter Regis,

 Un prossimo incontro con gli stessi attori, ha detto la capo dipartimento Sviluppo sostenibile del MASE Laura D’Aprile, sarà convocato tra circa un mese.

Leggi anche: Riciclatori italiani della plastica: “Imprese in crisi. La plastic tax può aiutare”

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