mercoledì, Dicembre 3, 2025

Elettronica in Circolo: grande successo per la giornata dedicata ai RAEE in una scuola di Roma

In che modo possiamo cambiare le nostre abitudini di uso e consumo dei dispositivi elettronici? 130 studentesse e studenti si sono messi alla prova con lezioni e laboratori pratici nel corso di "Elettronica in circolo. AEE e RAEE: dal riuso al conferimento", l'evento organizzato da EconomiaCircolare.com in collaborazione con AMA e l'istituto Ambrosoli

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

Si è conclusa con un bilancio straordinariamente positivo la giornata “Elettronica in circolo. AEE e RAEE: dal riuso al conferimento“, tenutasi lo scorso 25 novembre presso il plesso I.P.S.I.A. “Europa” dell’I.I.S.S. Giorgio Ambrosoli. L’evento, organizzato da EconomiaCircolare.com in collaborazione con AMA e l’istituto Ambrosoli, ha fatto registrare la coinvolgente partecipazione di 130 studenti dell’indirizzo “Gestione delle acque e risanamento ambientale”, un pubblico già sensibile ai temi ecologici e che ha saputo cogliere ogni sfumatura di questa importante iniziativa formativa.

Per EconomiaCircolare.com, l’incontro con la comunità studentesca dell’Istituto, organizzato nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), rientra nel quadro più ampio della campagna di sensibilizzazione “Fai la tua mossa dedicata al corretto conferimento dei RAEE. L’iniziativa mira a valorizzare il potenziale delle AEE promuovendone prima di tutto il riuso e la riparazione, per poi garantire un conferimento responsabile a fine vita.

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Una partecipazione che fa la differenza

La partecipazione dei ragazzi è stata il vero cuore pulsante della mattinata. Lungi dall’essere spettatori passivi, si sono dimostrati curiosi, attenti e incredibilmente coinvolti. Il momento culminante è stato senza dubbio quello dei laboratori pratici. Divisi in gruppi, gli studenti hanno avuto l’opportunità unica di lavorare fianco a fianco con gli esperti di Repair Café Aggiustotutto Roma Tufello e OZ Officine Zero, tentando di riparare piccoli elettrodomestici e dispositivi elettronici portati direttamente da casa. Un altro gruppo, guidato dalla cooperativa Reware, si è cimentato nella riparazione e rigenerazione di personal computer ma anche nella scoperta dei dispositivi rigenerati. Il coinvolgimento diretto ha così acceso in loro una nuova consapevolezza, trasformando la teoria in pratica e la disinformazione in conoscenza attiva. Hanno “toccato con mano” il valore nascosto in un oggetto apparentemente rotto.

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Foto: EconomiaCircolare.com

Cosa hanno imparato i partecipanti: lezioni di valore per il futuro

L’evento è stato una vera e propria scuola di sostenibilità. Durante la sessione plenaria, introdotta dai saluti della Dirigente Scolastica, professoressa Francesca Nardi, e moderata dall’entourage di EconomiaCircolare.com, i giovani hanno assorbito lezioni fondamentali.
Appuntamenti come questo permettono di ancorare concetti che, altrimenti, resterebbero astratti ad un’esperienza memorabile e personale, piantando semi di responsabilità e cittadinanza attiva che, si spera, germoglieranno in futuro. Quali sono i valori “seminati”? Sicuramente quello della corretta raccolta differenziata. Grazie all’intervento dell’ingner Marco Casonato di AMA S.p.A., i ragazzi hanno potuto approfondire le dinamiche della gestione dei RAEE sul territorio e l’importanza cruciale di conferirli correttamente per recuperare materie prime preziose ed evitare l’inquinamento.

Protagonista è stata poi la magia della riparazione e del riciclo: i concetti di ecodesign, riparazione e rigenerazione sono stati resi concreti dalle testimonianze di Francesco Pelaia (Repair Café), Nicolas Denis (Reware) e Matteo di Troia (Officine Zero). Ad ispirare ulteriormente i giovani, la testimonianza video della giornalista ambientale Letizia Palmisano che ha sottolineato il potere delle scelte individuali e come il cambiamento comportamentale possa contribuire a portare risultati concreti.

Un paio di anni fa – ha detto ad EconomiaCircolare.com Matteo di Troia, capo artigiano di Officine Zero abbiamo fatto un accordo di ricerca e sviluppo con una società di sharing di monopattini e biciclette di Roma e abbiamo iniziato ad analizzare i pezzi che andavano a buttare e ci siamo accorti che in realtà sono perfettamente funzionanti,  gettati via solamente perché non sono più utili per quella fascia di utilizzo e cioè le biciclette e monopattini che hanno bisogno di grossi quantitativi di energia per funzionare. Ma parliamo di batterie che all’interno hanno ancora l’80% di vita non è detto che se non vanno più bene per la mobilità leggera, non possano invece essere sfruttate per alimentare altri dispositivi come ad esempio dei LED”.

Altro valore emerso è quello dell‘importanza del volontariato e dell’impresa sociale: l’incontro con le realtà (che hanno partecipato a titolo totalmente gratuito) ha mostrato loro come la passione e l’impegno possano generare un impatto positivo enorme sulla comunità, creando anche opportunità lavorative e di aggregazione.

Nei nostri eventi – ha raccontato in una video-intervista ad EconomiaCircolare.com Francesco Pelaia, vicepresidente di Repair Café Roma accogliamo le persone che portano oggetti da riparare e ripariamo questi oggetti insieme a loro: lo facciamo per promuovere sia la capacità manuale che il legame fra persone e oggetti. Se sei affezionato ad una cosa e vuoi prolungarne la vita, ciò può essere realizzato – a seconda dei casi – con la riparazione o con il riuso, talvolta anche creativo”.

Reware è una cooperativa che si occupa di rigenerare materiale informatico dismesso da aziende, è una cosa che teniamo a sottolineare perché in tal caso si parla di beni che hanno un valore di uso residuo molto più importante rispetto a quelli di origine domestica. L’incontro con gli studenti è stata occasione per parlare di rigenerazione di apparecchiature elettroniche con un occhio all’ecodesign e ovviamente al diritto alla riparazione”, ha detto Nicolas Denis, presidente di Reware.

Leggi anche: “Fai la tua mossa”, l’iniziativa didattica per portare la raccolta dei RAEE nelle scuole

Oltre il riciclo: consigli per cambiare mentalità e ridurre i RAEE alla fonte

Sulla scia dell’entusiasmo e delle competenze acquisite durante la giornata, è emersa con forza la necessità di un cambio di mentalità per ridurre alla fonte la produzione di rifiuti elettronici. Se siete dispiaciuti per non aver potuto prendere parte, possiamo consolarvi fornendovi qualche pratico e rapido suggerimento. Per passare da un’economia “lineare” (produci, usa e getta) a una “circolare” aderendo alla SERR ecco cosa potete fare sin da subito:

  1. Privilegiare la riparazione: prima di sostituire un dispositivo, è fondamentale chiedersi “Si può riparare?”. Spesso, infatti, un piccolo guasto può essere risolto con una spesa minima, grazie a centri di riparazione locali, ai tutorial online o ai cosiddetti “Repair Café”. Scegliere prodotti progettati per essere facilmente smontabili e riparabili è, quindi, un atto importante in fase di acquisto;

  2. Abbracciare l’usato e il ricondizionato: il mercato dell’usato e dei prodotti ricondizionati (o “refurbished”) è una miniera d’oro sia per il portafoglio che per l’ambiente. Smartphone, computer e piccoli elettrodomestici ricondizionati, come quelli rigenerati da cooperative come Reware, offrono prestazioni eccellenti a un prezzo ridotto, estendendo la vita utile di un prodotto e riducendo la domanda di nuove produzioni.

  3. Praticare lo scambio e la donazione: quell’elettrodomestico che non usiamo più o quel vecchio tablet chiuso in un cassetto potrebbero essere preziosi per qualcun altro. Piattaforme online, mercatini dell’usato o associazioni di volontariato sono canali perfetti per scambiare, vendere o donare oggetti ancora funzionanti, dando loro una seconda o terza vita.

  4. Differenziare correttamente a fine vita: quando un oggetto è davvero giunto al termine del suo ciclo e non è più riparabile o riutilizzabile, è cruciale non gettarlo nel sacco dell’indifferenziata. Come spiegato dagli esperti di AMA, i RAEE devono essere conferiti nelle isole ecologiche comunali, nei centri di raccolta autorizzati o restituiti al negoziante al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente. Solo in questo modo si garantisce il recupero dei materiali ancora utilizzabili e il corretto smaltimento delle sostanze pericolose.

Leggi anche: SERR 2025, con AMA a scuola di Economia Circolare per accendere il valore dei RAEE

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