Tutti abbiamo un frigo in casa, ma sappiamo come utilizzarlo al meglio per evitare sprechi? Torna “Circolare Conviene”, la web sitcom di EconomiaCircolare.com che immagina con il sorriso il percorso verso la sostenibilità all’interno delle nostre case, attraverso le avventure quotidiane della giornalista Letizia Palmisano.
In questa puntata Letizia si ritrova a fare i conti con un coinquilino molto speciale, con cui già aveva avuto a che fare in passato: un frigorifero “loquace” – cui presta la voce il giornalista di EconomiaCircolare.com, Alessandro Coltrè – che ama insegnarle tutti i piccoli accorgimenti che possono essere messi in atto per non sprecare cibo ed energia.

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Il decalogo antispreco
Letizia mette quindi alla prova il suo frigo, facendogli un piccolo scherzo. Questo diventa l’occasione per ricordarle il decalogo antispreco. La prima regola e buona pratica è quella di non aprire inutilmente il frigorifero e, ovviamente, non lasciarlo aperto più del necessario per non sprecare energia. La seconda regola invita invece a non inserire all’interno del frigorifero pentole o pietanze calde per due motivi: si spreca energia perché fanno salire la temperatura interna e obbligano il motore a lavorare di più, inoltre si rischia anche di rovinare gli altri alimenti.
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Quanta energia consumiamo (e sprechiamo)
Secondo una relazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) nel 2023 le famiglie italiane hanno consumato 49.315 Ktep di energia, spendendo 101,6 miliardi. Il 55,8% dell’energia usata è per usi domestici e il restante 44,2% per trasporto privato. L’uso domestico (ridotto, in quantità, dell’8% rispetto al 2022) è stato soddisfatto soprattutto con gas naturale, biomasse e elettricità.
Se quindi quanto e come aprire un frigorifero ci sembrano delle minuzie in confronto all’enormità della crisi climatica, e alle emissioni di cui sono responsabili i grandi inquinatori, è bene ricordare che le buone pratiche vanno sempre immaginate su larga scala e a qual punto possiamo renderci conto di quanto possano effettivamente incidere. Insomma l’impegno politico non prescinde dal mettere in atto buone pratiche e viceversa: per una conversione ecologica giusta abbiamo bisogno di lavorare su più fronti e in sinergia: iniziando anche, perché no, dal nostro frigorifero.
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