In attesa del prossimo colpo di testa di Donald Trump, bisogna dare per buoni i dazi imposti dagli USA all’Unione Europea. E in effetti l’aumento delle tariffe sui prodotti commerciali al 15% è entrato in vigore lo scorso 7 agosto per ben 92 Paesi. Secondo l’usuale dichiarazione sbruffona ed esorbitante di Trump, in questo modo gli Stati Uniti “incasseranno centinaia di miliardi di dollari”, anche se non ha saputo quantificare meglio questa cifra roboante.
Quel che è certo è che si stanno riscontrando già i primi effetti sulle politiche economiche ed industriali dei 27 Stati membri dell’UE. Ma resta complicato, per non dire impossibile, fornire proiezioni certe sulla lunga scadenza, considerando la particolare frenesia del presidente USA. Per questo risulta particolarmente interessante l’analisi fornita da McKinsey & Company, la più nota e potente società di consulenza del mondo, sugli impatti potenziale che le politiche statunitensi potrebbero avere sulle energie rinnovabili.

In un articolo intitolato “How might tariffs affect the energy transition?”, gli autori Christian Therkelsen, Diego Hernandez Diaz e Humayun Tai (con la collaborazione di Inés Ures), tracciano tre potenziali scenari e “il loro probabile impatto sulla catena di approvvigionamento attraverso cinque tecnologie di energia pulita – energia solare, eolico onshore, eolico offshore, stoccaggio di batterie e veicoli elettrici”, da qui al 2035. Andiamo a vedere queste ipotesi nel dettaglio.
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Coi dazi USA una transizione più lenta e più cara
Come è noto, la transizione energetica sta procedendo in maniera inesorabile – a giugno nell’UE il solare è diventata per la prima volta la prima fonte di energia – ma ancora molto lentamente. Gli sviluppi geopolitici e tecnologici stanno distogliendo l’attenzione, dando priorità ad altri fattore, come la corsa all’intelligenza artificiale da una parte e dall’altra il poderoso aumento dei budget della difesa, almeno per i Paesi europei. Di fronte a questo quadro frastagliato l’incertezza dei dazi incombe come un macigno sulle economie dei Paesi che li stanno subendo. Ma anche sugli stessi Stati Uniti, che potrebbero ritrovarsi le forniture bloccate.
I tre scenari elaborati dagli esperti di McKinsey & Company prevedono tariffe molto alte e durature, tariffe alte (che è in fondo lo scenario attuale) e tariffe tenui. “La nostra analisi – si legge nell’analisi della società di consulenza – indica che solo in uno scenario di tariffe molto elevate potrebbe cambiare il panorama energetico in modo sostanziale. Indipendentemente dallo scenario, le tecnologie rinnovabili sono ancora pronte ad espandersi fino al 2035 e oltre. Tuttavia, in tutti e tre i casi, le tariffe probabilmente porteranno a un aumento dei costi delle energie rinnovabili”. In particolare l’analisi si concentra su Stati Uniti ed Unione Europea, dando per assodato che la Cina in questo arco temporale rafforzerà ulteriormente la propria leadership sulle cinque tecnologie rinnovabili – energia solare, eolico onshore, eolico offshore, stoccaggio di batterie e veicoli elettrici.
In caso di dazi moderati – possibili se Trump sceglierà di retrocedere anche sulle imposizioni energetiche di GNL, prodotti petroliferi e nucleare che attualmente prevede importazioni da 250 miliardi di dollari l’anno nei prossimi tre anni da parte dell’Unione Europea – ci sarebbe, scrivono gli esperti di Mc Kinsey & Company, “un effetto limitato sull’adozione di tecnologie pulite, soprattutto in Europa”. Mentre invece, nel caso dello scenario più drastico, “entro il 2035 l’adozione di energia rinnovabile potrebbe bloccarsi negli Stati Uniti e l’adozione di energia solare ed eolica potrebbe ammorbidirsi in Europa”.
Per quel che riguarda invece l’adozione di veicoli elettrici (o EV, cioè Electric Vehicle), se negli Stati Uniti i tre scenari indicano in ogni caso un rallentamento degli Stati Uniti (dato che l’UE produce pochissime auto elettriche e gli Stati Uniti le importano soprattutto da Messico e Canada), nell’Unione Europea le auto elettriche potrebbero avere una penetrazione più ampia, specie se dovesse restare inalterato lo stop alle produzione di auto col motore a combustione (benzina, diesel, metano e gpl) a partire dal 2035.

A preoccupare gli studiosi Mckinsey & Company, più di tutti, è il clima di assoluta incertezza generato dalla volubilità di Donald Trump, che si ripercuote non solo sull’Unione Europea ma sull’intero globo. “La nostra analisi si concentra sulla produzione e l’implementazione di tecnologie energetiche, ma non comprende tutte le interconnessioni della catena di approvvigionamento che potrebbero essere influenzate dalle tariffe – ammettono gli studiosi – Né tiene conto di possibili cambiamenti nella domanda di energia innescati dalle tariffe. Non è nemmeno chiaro per quanto tempo le tariffe possano rimanere in vigore”.
Tuttavia la conclusione fornisce qualche fiducia. “La nostra analisi degli scenari indica che l’adozione di tecnologie di energia pulita probabilmente richiederà più tempo e costerà di più – si legge ancora – Ma in tutti e tre gli scenari l’adozione di tecnologie pulite continuerà. Le parti interessate affermano che nel medio e lungo termine saranno pronte a navigare meglio nel panorama incerto”.
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Nel frattempo negli USA il mercato si muove in direzione diversa da quella indicata da Trump. Il Rocky Mountain Institute ha recentemente evidenziato come otto stati USA abbiano iniziato a eliminare i “gas line extension allowances” — agevolazioni per l’allaccio gratuito delle nuove abitazioni al sistema del gas, finanziate tramite le bollette dei clienti esistenti. Questa pratica, una volta giustificata perché i nuovi utenti avrebbero ripagato nel tempo i costi iniziali, è ormai meno sostenibile in un contesto di crescente passaggio a pompe di calore e riduzione dei consumi di gas. RMI stima un risparmio annuo fino a 750 milioni di dollari nei soli stati coinvolti. Altri stati come Illinois, Minnesota, Massachusetts, Maryland e New York stanno valutando interventi simili, contribuendo a rendere le utenze più accessibili e promuovere una transizione energetica più pulita e conveniente
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