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lunedì, Novembre 18, 2024

Il GPP in Emilia-Romagna: l’esperienza di Intercent-ER

Dai piani d'azione per la sostenibilità ambientale delle pubbliche amministrazioni, passando per il sistema delle convezioni quadro fino al monitoraggio dei risultati ottenuti con i principi del GPP: l'Emilia Romagna punta al 100% di acquisti verdi entro il 2021

Giancarlo Zocca
Giancarlo Zocca
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università di Bologna, dal 2008 ricopre il ruolo di referente dell'ufficio comunicazione dell'Agenzia Intercent-ER. Dal 2018 è inoltre responsabile del Sistema di Gestione Qualità ISO 9001 della medesima Agenzia.

Da sempre la Regione Emilia-Romagna attribuisce un’ importanza primaria ai temi della sostenibilità e della tutela dell’ambiente, tanto che allo sviluppo delle politiche ambientali è dato ampio risalto in uno dei primissimi articoli dello statuto regionale. In questo quadro, nella piena consapevolezza del ruolo fondamentale che può essere svolto dai consumi pubblici, già nel 2009 è stata approvata una prima legge regionale volta a promuovere l’introduzione di criteri di sostenibilità negli acquisti delle pubbliche amministrazioni del territorio.

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Obiettivo 100% acquisti verdi nel 2021

Pochi anni dopo, nel 2012, è stato adottato il primo piano d’azione triennale per la sostenibilità ambientale dei consumi pubblici in Regione Emilia-Romagna, a cui sono seguiti due ulteriori piani triennali. In particolare, il piano attualmente in vigore, che copre il triennio 2019-2021, definisce un’articolata serie di strumenti, azioni e interventi per fornire un ulteriore impulso allo sviluppo del Green Public Procurement e si pone l’obiettivo di raggiungere entro il 2021 il 100% di acquisti verdi in alcune categorie merceologiche, quali ad esempio arredi per uffici, carta, cartucce per stampanti, apparecchiature informatiche, servizi di pulizia, mezzi di trasporto, ristorazione collettiva.  

Il lavoro della centrale di acquisto regionale

Per raggiungere tali obiettivi, un ruolo chiave è svolto dall’Agenzia Intercent-ER, che opera come centrale di acquisto regionale, soggetto aggregatore e stazione appaltante. Istituita nel 2004 con il compito di razionalizzare la spesa per beni e servizi delle Pubbliche Amministrazioni del territorio e di gestire un sistema telematico di negoziazione (e-procurement), Intercent-ER non si limita ad aggregare la spesa e a ridurre i costi di approvvigionamento degli Enti del territorio, ma nella sua mission attribuisce primaria importanza anche all’innalzamento degli standard qualitativi dei beni/servizi aggiudicati, con particolare riferimento alla valorizzazione dei loro aspetti ambientali

Da oltre un decennio, infatti, Intercent-ER introduce sistematicamente parametri di sostenibilità ambientale nei propri capitolati di gara, sia come requisiti minimi che i fornitori devono possedere per rispondere ai bandi, sia come criteri premianti nella valutazione delle offerte, sia come condizioni di esecuzione contrattuale. Con le sue iniziative di Green Public Procurement, nel corso degli anni l’Agenzia ha contribuito attivamente a ridurre l’impatto ambientale dei beni e servizi utilizzati dalle P.A. regionali, promuovendo la diffusione su larga scala di comportamenti di consumo più consapevoli e favorendo lo sviluppo di sistemi di produzione più sostenibili da parte degli operatori economici che partecipano ai suoi bandi.

Le convenzioni quadro come strumento di acquisto

Nello specifico, il principale strumento di acquisto che Intercent-ER mette a disposizione degli enti dell’Emilia-Romagna è rappresentato dalle Convenzioni Quadro: attraverso le Convenzioni, stipulate dall’Agenzia a seguito di una procedura di gara informatizzata, le imprese aggiudicatarie si impegnano ad accettare – a condizioni e a prezzi stabiliti – ordinativi di fornitura per specifici beni e servizi da parte delle Amministrazioni aderenti, fino al raggiungimento di un importo massimo spendibile. Tramite questo strumento, finora utilizzato dalle PA del territorio per effettuare acquisti che complessivamente sfiorano i 15 miliardi di euro, Intercent-ER è in grado di attuare una politica di GPP di forte impatto e di fornire un contributo molto significativo alla sostenibilità dei beni e servizi acquisiti e consumati dagli Enti pubblici dell’Emilia-Romagna. 

In particolare, nel corso degli anni Intercent-ER ha stipulato oltre cento Convenzioni Quadro con criteri di sostenibilità ambientale, relative alle più disparate categorie merceologiche. Ecco alcuni esempi di iniziative sviluppate negli ultimi anni con elementi green a cui spesso sono stati affiancati criteri sociali: 

Convenzione Quadro                              Elementi di sostenibilità
Energia Elettrica verde Tutti i lotti prevedono esclusivamente la fornitura di energia verde proveniente da fonti rinnovabili (energia eolica, solare termica, solare fotovoltaica, idraulica, geotermica e da biomassa)
Ristorazione scolastica Tra i prodotti in Convenzione sono presenti: derrate biologiche; prodotti tipici e tradizionali; prodotti a filiera corta. Il fornitore si è inoltre impegnato a: adottare misure di sostenibilità sociale lungo la filiera agroalimentare; implementare azioni per ridurre lo spreco alimentare; utilizzare mezzi di trasporto, stoviglie e detergenti a ridotto impatto ambientale.
Multiservizio di manutenzione degli immobili in uso alle Aziende Sanitarie Richiesta la capacità di eseguire il contratto con il minore impatto possibile sull’ambiente, attuando misure di gestione ambientale conformi ad uno schema riconosciuto in sede internazionale. Criteri ecologici sono valorizzati anche come elementi di qualità dell’offerta. Dal punto di vista della sostenibilità sociale, è presente la clausola a tutela del personale impiegato e per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate
PC Notebook e Desktop I Personal Computer in Convenzione sono muniti di etichetta ecologica di tipo I e rispondono alla certificazione Energy Star 6.1.
Arredi per uffici Sono stati applicati i Criteri Minimi Ambientali (CAM), con particolare riferimento alle specifiche tecniche di base e alle condizioni di esecuzione/clausole contrattuali. È stata prevista l’assegnazione di criteri premianti per il possesso della registrazione EMAS o certificazione 14001 o certificazione Carbon Footprint o equivalenti.
Noleggio fotocopiatrici L’iniziativa è impostata al rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) definiti dal Ministero dell’Ambiente per le forniture di attrezzature elettriche ed elettroniche di ufficio
Servizi integrati di lava-noleggio per le Aziende sanitarie e ospedaliere  L’iniziativa prevede l’obbligo di attuare misure di gestione ambientale attestate dal possesso della certificazione 14001:2004. L’aggiudicatario si è inoltre impegnato ad adottare specifiche misure per ridurre gli impatti ambientali, quali: l’uso di imballaggi riciclati e riciclabili; l’uso di detergenti e mezzi a ridotto impatto ambientale; l’uso di sacchi rigenerati; la dismissione del tessile a fine vita. In fase contrattuale è inoltre richiesta la realizzazione di uno studio di Life Cycle Assessment.
Raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti speciali delle Aziende sanitarie Oltre al possesso di una certificazione relativa al Sistema di Gestione Ambientale, è stata valorizzata la capacità di eseguire il contratto con il minore impatto possibile sull’ambiente, tramite l’utilizzo di contenitori in materiale riciclato.
Automezzi a ridotto impatto ambientale La procedura, oltre a integrare i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la fornitura di veicoli adibiti al trasporto su strada, è stata aggiudicata in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto costo/efficacia, calcolato secondo il metodo del Life Cycle Costing (LCC).

 

Nel triennio 2016-2018 gli ordinativi di fornitura emessi dalle pubbliche amministrazione del territorio regionale nell’ambito di Convenzioni di Intercent-ER con elementi green hanno raggiunto il valore di circa 1,4 miliardi di euro, con una crescita del +258% rispetto al triennio precedente. Inoltre, tra 2016 e 2018 gli acquisti da Convenzioni con criteri verdi (escludendo dal computo totale quelle iniziative che per loro natura non possono integrare considerazioni ambientali come farmaci, applicativi software, servizi di telefonia, servizi assicurativi, ecc.) hanno rappresentato il 91,2% degli acquisti complessivi effettuati tramite le Convenzioni di Intercent-ER, raddoppiando il dato del triennio precedente.

Comunicare e monitorare i risultati raggiunti con il GPP

Oltre ad applicare concretamente i principi del Green Public Procurement nelle proprie procedure di gara, negli ultimi anni la centrale Intercent-ER, insieme ad altre strutture regionali ha poi messo in campo una serie di azioni su più livelli per contribuire a uno sviluppo sostenibile del territorio, anche attraverso iniziative di promozione e comunicazione, formazione e monitoraggio dei risultati raggiunti.

Sul piano del monitoraggio, grazie alle elaborazioni realizzate da ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, dal 2018 è stato possibile quantificare in maniera più diretta i benefici ambientali ottenuti con le convenzioni di Intercent-ER. Nel corso del 2019, per esempio, si stima che, grazie agli acquisti effettuati dagli Enti del territorio nell’ambito di alcune delle principali convenzioni stipulate dall’Agenzia, siano state emesse nell’ambiente quasi 306.000 tonnellate di CO2 in meno. In particolare, il risparmio più consistente per l’ambiente si è registrato con la Convenzione “Energia Elettrica 13” che, con l’acquisto di 610 milioni di Kwh prodotti da fonti di energia rinnovabile, ha garantito l’emissione di 294.400 tonnellate in meno di anidride carbonica. Elevati i benefici ambientali anche nel caso della convenzione “Raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti speciali delle aziende sanitarie 4”, con cui le aziende sanitarie regionali hanno potuto usufruire di oltre 2 milioni e mezzo di contenitori riutilizzabili per lo smaltimento di 8.210.610 kg di rifiuti sanitari, permettendo una minor produzione di anidride carbonica pari a 7.897 tonnellate

Serve ancora un salto in vanti

Si può dunque dire che in Emilia-Romagna il Green Public Procurement ha ormai raggiunto un elevato grado di maturazione. Ciò non significa, tuttavia, che non ci sia ancora molto lavoro da fare per accrescere l’incidenza degli acquisti verdi sui consumi della P.A. e per incoraggiare ulteriormente il tessuto imprenditoriale, specialmente in alcuni settori, ad adottare sistemi di produzione ancor più improntati alla sostenibilità e ancora più preparati nel rispondere a fabbisogni pubblici in continua evoluzione, sotto il profilo della maggiore tutela dell’ambiente e non solo. Le novità normative degli ultimi anni e le politiche europee in fase di sviluppo forniranno senza dubbio un fondamentale contribuito per compiere un nuovo, e forse decisivo, salto in avanti.

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