Contenuto in abbonamento
Benvenute e benvenuti al nono numero della rassegna internazionale di EconomiaCircolare.com. Nel menù di oggi il ruolo dell’intelligenza artificiale (AI) nel ridurre i nostri impatti ambientali sul pianeta; il tema caldissimo dell’inquinamento da plastica, che si tratti delle discariche a cielo aperto del Bangladesh o dei chewing gum. E poi il ruolo che la Cina potrebbe avere nelle trattative sul clima, secondo il presidente designato della prossima COP. Leggerete anche della colossale causa intentata contro Greenpeace da Energy Transfer per l’oleodotto Dakota Access negli Stati Uniti. E poi di ONU e tecnologie, di biodiversità, di logistica.
Buona lettura.
AI SOSTENIBILE: UNA NUOVA COALIZIONE GLOBALE PER L’AMBIENTE
L’AI Action Summit di Parigi ha lanciato la Coalizione per un’Intelligenza Artificiale Sostenibile, con oltre 100 partner, tra cui 37 aziende tecnologiche, 11 governi e 5 organizzazioni internazionali. L’iniziativa mira a utilizzare l’AI per affrontare le sfide ambientali, riducendo emissioni e inquinamento, preservando la biodiversità e proteggendo gli oceani. Al contempo, si propone di mitigare l’impatto ambientale delle infrastrutture AI, come il consumo energetico e la produzione di rifiuti elettronici.
Leggi la notizia sul sito web dell’International Institute for Sustainable Development (IISD)
INTELLIGENZA ARTIFICIALE VERDE E GIUSTA: UTOPIA O NECESSITÀ?L’Intelligenza Artificiale è vista sia come una soluzione innovativa sia come una minaccia ambientale. Se da un lato può ottimizzare le reti energetiche e migliorare la ricerca scientifica, dall’altro il suo sviluppo richiede enormi quantità di elettricità, acqua e minerali rari. Il rischio è che l’AI aumenti il divario sociale e aggravi la crisi climatica, anziché risolverla. Serve una regolamentazione che garantisca un uso etico e sostenibile della tecnologia.
Leggi sul sito del Green European Journal |
L’ONU PUNTA SU PREVISIONE E VALUTAZIONE TECNOLOGICAPER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILEUn rapporto ONU (Technology Foresight and Technology Assessment for Sustainable Development) evidenzia il ruolo della previsione e valutazione tecnologica nelle politiche di sviluppo sostenibile. Questi strumenti aiutano i Paesi a gestire l’innovazione tecnologica, rafforzare la governance e ampliare le opzioni di policy. Il documento invita i governi a creare istituzioni dedicate, promuovere indipendenza nelle valutazioni e adattare gli studi ai contesti nazionali. L’obiettivo è migliorare la capacità decisionale per un futuro resiliente e sostenibile.
Leggi il report sul sito delle Nazioni Unite |
LA LOGISTICA INVISIBILE: COME LE SUPPLY CHAINGOVERNANO E DISEGNANO IL NOSTRO MONDOLe catene di approvvigionamento sono reti complesse che collegano prodotti, denaro e persone a livello globale. Sebbene spesso invisibili, sono fondamentali per l’economia e la vita quotidiana. Il saggio di David Mindell, docente del MIT, ricorda come dietro ogni prodotto si nasconde una storia di produzione, trasporto e lavoro umano. Il testo riflette su quanto i consumatori debbano essere consapevoli delle condizioni di lavoro e dell’impatto ambientale della logistica globale. Ritirarsi completamente da queste reti è impossibile, ma una maggiore consapevolezza può influenzare scelte più etiche e sostenibili.
La vera domanda non è perché un articolo non arriva in tempo, ma lo stupore e la meraviglia che un processo del genere possa essere completato David Mindell, docente MIT
Leggi l’intervento sul sito del MIT |
MONTAGNE DI PLASTICA E BAMBINI AL LAVORO:IL LATO OSCURO DEL RICICLO IN BANGLADESHOgni anno il Bangladesh scarica 1,9 milioni di tonnellate di plastica nell’ambiente, collocandosi tra i sei paesi più inquinati al mondo. A Dhaka, la mancanza di raccolta municipale ha dato vita a un mercato nero del riciclo, dove migliaia di persone – tra cui molti bambini – lavorano in condizioni disumane. Mentre la politica globale fatica a trovare un accordo sulla riduzione della plastica, le discariche del paese continuano a crescere, alimentando un circolo vizioso di povertà e inquinamento.
La cosa peggiore di rovistare tra i rifiuti è il pericolo. Ho calpestato alcune volte una siringa usata e ho dovuto fare un test per verificare se ero stato infettato. Non si ha idea di cosa si stia calpestando Rafiqul Islam, raccoglitore di rifiuti
Almeno 1,2 miliardi di persone vivono senza servizi di raccolta dei rifiuti, costrette ad “autogestirli”, spesso scaricandoli sulla terra e nei fiumi o bruciandoli in fuochi all’aperto. I rischi per la salute derivanti dall’inquinamento da plastica colpiscono alcune delle comunità più povere del mondo, che non possono fare nulla per evitarlo. Josh Cottom, Università di Leeds
Leggi la notizia sul sito del Telegraph |
CHEWING GUM E PLASTICA: UN PROBLEMA SOTTO I NOSTRI DENTIMolti consumatori ignorano che la maggior parte delle gomme da masticare contiene plastica. Il “gum base” può includere polietilene e polivinil acetato, gli stessi materiali di sacchetti e bottiglie di plastica. Secondo la ONG City to Sea, il Regno Unito consuma quattro miliardi di gomme in plastica ogni anno, contribuendo all’inquinamento urbano e marino. La campagna in collaborazione con Nuud chiede al governo britannico di vietare le gomme in plastica e promuovere alternative sostenibili.
Leggi l’articolo su Forbes |
PLASTICA E NARRAZIONE: IL SETTORE PRIVATO PUÒ GUIDARE IL CAMBIAMENTO?Secondo Rolling Stone, il settore privato ha un ruolo cruciale nel ridurre l’inquinamento da plastica attraverso innovazione e storytelling. Le aziende non devono solo migliorare i materiali e la logistica, ma anche trasformare la cultura del consumo. Narrazioni efficaci possono spingere i consumatori a pretendere soluzioni sistemiche, piuttosto che scaricare la responsabilità sui singoli individui.
Leggi l’articolo su Rolling Stones |
COP16 A ROMA: ROADMAP FINANZIARIA PER LA BIODIVERSITÀ, MA NIENTE NUOVO FONDODopo discussioni accese, la COP16 di Roma ha adottato una roadmap per finanziare la protezione della biodiversità entro il 2030. L’accordo prevede di mobilitare 200 miliardi di dollari l’anno. Tuttavia, la decisione su un nuovo fondo globale è stata rinviata al 2028. Il nodo principale resta la gestione dei fondi: alcuni paesi spingono per un meccanismo indipendente, mentre l’UE vuole mantenere il controllo tramite il Global Environment Facility.
200 miliardi di dollari all’anno entro il 2030: è questo l’obiettivo di finanziamento per la biodiversità, ma attualmente si è raggiunta solo la metà di questa somma. Mentre la somma necessaria per colmare le attuali lacune nei fondi per la protezione della natura viene stimata in 700 miliardi di dollari
La biodiversità non può aspettare un processo burocratico infinito mentre la crisi ambientale continua a peggiorare Il delegato della Bolivia alla COP16.2
Leggi il resoconto su Climate Home News |
COP30: LA CINA AL CENTRO DELLA LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICOIl presidente designato della COP30, Andre Correa do Lago, ha riconosciuto la Cina come attore centrale nella lotta al cambiamento climatico. Con gli Stati Uniti che si ritirano dagli accordi globali, Pechino viene vista come una possibile guida nella transizione ecologica.
Con 200 miliardi di dollari all’anno in investimenti nelle rinnovabili, la Cina è il Paese che più investe nel settore, spingendo la transizione energetica globale.
Dobbiamo lavorare di più con la Cina perché ha saputo fornire risposte straordinarie alla lotta contro il cambiamento climatico Andre Correa do Lago, presidente designato COP30
Leggi la notizia sul sito di Reuters |
LA CAUSA CONTRO GREENPEACE E IL RISCHIO PER LE PROTESTE AMBIENTALIEnergy Transfer, la società dietro il controverso oleodotto Dakota Access, ha intentato una causa da 300 milioni di dollari contro Greenpeace, accusandola di diffamazione e incitamento a proteste illegali. Il processo, in corso in Nord Dakota, è visto dagli attivisti come un pericoloso precedente che potrebbe scoraggiare future manifestazioni ambientali. Greenpeace sostiene che il caso sia un attacco alla libertà di espressione e al diritto di protesta, mentre Energy Transfer afferma che le azioni del gruppo abbiano danneggiato economicamente l’azienda.
Leggi la notizia su Euronews |





