giovedì, Novembre 6, 2025

2. È vero che i pannelli solari a fine vita sono rifiuti tossici, impossibili da riciclare?

Quando si parla di fotovoltaico può capitare di sentire molte fake news che ne minano la fattibilità: analizziamo le più comuni, punto per punto, con un approccio scientifico e basato sui fatti

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

La preoccupazione per la gestione del “fine vita” dei pannelli è legittima (ed è una questione che dovremmo porci per qualsiasi prodotto), ma la narrazione che li dipinge come una montagna di rifiuti tossici indifferenziabili è scorretta e fuorviante.

Un pannello fotovoltaico standard in silicio cristallino è infatti composto per circa il 95% da materiali comuni e ampiamente riciclabili:

  • vetro (circa 75-80%)
  • alluminio (per la cornice, circa 10%)
  • silicio (le celle, circa 3-5%)
  • polimeri (backsheet ed encapsulant, come l’EVA)
  • piccole quantità di rame, argento e stagno (per i contatti elettrici)

In Europa, i pannelli solari sono classificati come RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e il loro smaltimento e riciclo sono regolati da una rigida direttiva comunitaria (WEEE Directive). I produttori sono tenuti per legge a finanziare ed organizzare il sistema di raccolta e riciclo. In Europa, da diversi anni, molti consorzi garantiscono che i pannelli, a fine vita, vengano trattati correttamente.

Le attuali tecnologie di riciclo permettono di recuperare oltre il 95% dei materiali di un pannello al silicio. L’alluminio e il vetro vengono separati e reimmessi nei rispettivi cicli produttivi. Il silicio e i metalli preziosi possono essere recuperati attraverso processi termici e chimici sempre più efficienti. L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) stima che, entro il 2050, il valore dei materiali recuperabili dai pannelli a fine vita potrebbe superare i 15 miliardi di dollari, creando una vera e propria filiera di economia circolare. Non un problema, ma un’opportunità: sicuramente un esempio di circolarità.

© Riproduzione riservata

spot_img

POTREBBE INTERESSARTI

Ultime notizie