mercoledì, Dicembre 3, 2025

5. Che fine fanno i RAEE conferiti dalla cittadinanza? Quanti vengono riciclati?

Perché è così fondamentale investire in sistemi di raccolta RAEE e impianti innovativi? Rispondiamo in 10 punti a tutte le curiosità sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, perché conoscere la complessità della sfida che affrontiamo è il primo passo per invertire la rotta

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

I RAEE conferiti nei canali ufficiali seguono un percorso tracciato e controllato che garantisce altissime performance di recupero. Una volta trasportati agli impianti di trattamento accreditati, i rifiuti vengono sottoposti a diverse fasi: messa in sicurezza (rimozione di sostanze pericolose come gas, oli, mercurio), smontaggio selettivo e triturazione meccanica, seguita dalla separazione delle varie frazioni di materiali (ferro, alluminio, rame, plastica, vetro, ecc.).

Le normative europee stabiliscono rigidi obiettivi non solo per la raccolta, ma anche per il recupero e il riciclo dei materiali. Per i RAEE trattati in Italia, le performance sono eccellenti:

  • Percentuali di riciclo: Secondo i dati ISPRA, nel 2022 circa l’83,7% dei RAEE raccolti e trattati è stato riciclato o preparato per il riutilizzo. Se si include anche il recupero energetico, la percentuale totale di recupero sale all’89,1%. Questi valori sono superiori agli obiettivi minimi fissati dall’UE e collocano l’Italia al di sopra della media europea per efficienza di trattamento. Dal riciclo di un milione di cellulari, ad esempio, si possono recuperare circa 16 tonnellate di rame, 350 kg di argento e 34 kg di oro.

Per quanto riguarda la destinazione, la filiera ufficiale è prevalentemente nazionale ed europea:

  • Trattamento in Italia e in Europa: la quasi totalità dei RAEE raccolti ufficialmente in Italia viene trattata in impianti localizzati sul territorio nazionale. Nel 2021, il 99% dei RAEE domestici è stato gestito in Italia, lo 0,7% in altri Paesi UE e solo lo 0,1% al di fuori dell’UE. L’esportazione di alcune frazioni specifiche (es. schede elettroniche) verso impianti europei altamente specializzati (in Belgio, Germania o Svezia) è una pratica legale e necessaria per il recupero spinto di metalli preziosi e materie prime critiche.

Esportazioni illegali: il problema dell’esportazione verso discariche oltreoceano (principalmente in Africa e Asia) riguarda esclusivamente i flussi illegali, ovvero quella grande massa di RAEE che sfugge ai controlli e viene gestita da reti criminali.

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