[di Franco di Pietro]
La storia di come il pane invenduto possa trasformarsi in birra. Una magia dell’economia circolare. Una pratica per risparmiare materie prime, limitare gli sprechi e dissetarci piacevolmente
Sinossi
“La seconda vita del pane” racconta di come dalla lotta allo spreco di pane possa nascere qualcosa di nuovo e assolutamente attraente: una birra. La storia si svolge tra le valli del Piemonte occidentale dove Sirio, un panettiere tradizionale che usa farine bio e forno a legna, per limitare lo spreco di pane invenduto, a fine giornata consegna l’avanzo a Chicco, mastro birraio, per procedere alla cotta della birra. Dopo la fermentazione e l’imbottigliamento, la birra torna ad essere venduta sugli scaffali del panettiere Sirio. Ecco che si chiude così, in maniera molto evidente, il processo circolare che ha dato una nuova vita al pane invenduto.
Il processo è ideato e coordinato da Franco ed Emanuela, due esperti di economia circolare, che hanno messo insieme tutti gli attori e creato un marchio di birra che fa leva sui principi del recupero alimentare.