fbpx
venerdì, Novembre 15, 2024

Gli eco-concept di Ecodesign the future

EX-BOX si sviluppa come un packaging secondario trasformabile in un espositore da banco. L’involucro di cartone ondulato presenta al suo interno una grafica stampata con inchiostri biodegradabili, personalizzabile in base alle esigenze del produttore. La trasformazione in espositore avviene tramite la rotazione verso l’esterno dei lembi che chiudono la scatola. Questa veloce fase di installazione rivela il packaging primario al suo interno: dei prismi a base ottagonale, che l’utente può prelevare direttamente dall’espositore, su cui sono avvolti i cavi USB. I prismi, realizzati in un materiale plastico riciclato, sono pensati per riporre il cavo quando non in uso, proteggendolo anche nei momenti successivi all’acquisto.

“Allo stato attuale, all’interno dei negozi, i prodotti vengono estratti dal packaging secondario che, subito dopo, viene gettato via. A questa situazione si aggiunge anche una ‘sproporzione’ tra le dimensioni del packaging primario e il prodotto in esso contenuto, dando luogo ad un eccesso di materiale usato per gli imballaggi. Il progetto nasce quindi dalla necessità di ridurre i rifiuti derivati dagli imballaggi dei dispositivi elettronici distribuiti nei negozi fisici”.

L’ottimizzazione dell’imballaggio secondario, che svolge la duplice funzione di packaging ed espositore, ne allunga sensibilmente la vita: il poter esporre i prodotti direttamente al suo interno consente di ridurre il quantitativo di materiale utilizzato nel packaging primario, dal momento che l’imballaggio secondario continua a proteggerli.

Questo tipo di approccio consente anche un’ottimizzazione delle spedizioni: le dimensioni dei prismi permettono il trasporto di lotti maggiori a parità di ingombro, e la loro forma geometrica contribuisce a diminuire le vibrazioni nel tragitto.

Il progetto mira a ridurre i rifiuti derivati dagli imballaggi dei dispositivi elettronici distribuiti nei negozi fisici, ad allungare la vita dei prodotti e ad evitare gli sprechi.

Eros Biasotto, laureato in product design all'ISIA Roma Design

Renata Marano, laureanda in Economia Circolare, presso l’Università degli studi della Tuscia di Civitavecchia

Linda Volta, laureata in chimica dei materiali presso Alma mater studiorum, Università di Bologna